Podere Costigliolo: un bene culturale a rischio

Dopo la tragica alluvione che ha sconvolto Genova emerge che il Comune è fermamente determinato a realizzare la nuova strada di S. Ilario, destinata ad attraversare il Podere Costigliolo dell’Istituto Marsano, il cui valore ambientale, paesaggistico e culturale è unanimemente riconosciuto, tanto che la stessa Sovrintendenza regionale lo ha dichiarato bene “di interesse culturale particolarmente importante”.

Il riferimento all’alluvione non è casuale, perché la zona dove verrebbe realizzata la strada è vincolata idrogeologicamente e lo stesso tracciato previsto condurrebbe in un’area caratterizzata da frane quiescenti. 

La nuova strada, a quanto si legge, è “davvero necessaria”, perché consentirà a ben 5 famiglie che abitano in Via Pianello di raggiungere casa con l’auto. Anche il costo “davvero contenuto” della strada viene sottolineato dai giornali, perché finalmente il Comune dimostra di fare  attenzione ai soldi pubblici, avendo rinunciato, su “consiglio” della Soprintendenza, ad un progetto fortemente voluto fino all’anno scorso, del costo di oltre 2 milioni di euro, che prevedeva di realizzare un  tunnel al di sotto del Podere Costigliolo.

Via del Pianello si percorre senza fatica, essendo tutta pianeggiante, fino a raggiungere magnifici terreni inedificati “panoramicissimi” al confine tra Genova e Bogliasco. Intanto già compare l’annuncio di un rustico da ultimare al confine tra S. Ilario e Bogliasco.
Se è vero che in Via Pianello vivono 5 famiglie e che il Comune è disponibile a spendere i soldi pubblici per realizzare una strada diversa da quella invece necessaria per garantire una minima accessibilità carrabile all’abitato di S. Ilario, che si sviluppa sulla parte opposta della collina, a Nord Ovest del Podere Costigliolo, viene davvero il sospetto che l’interesse pubblico non sia una priorità.

I fatti

18 gennaio 2011: è stabilito dalla Soprintendenza di Genova il “Riconoscimento del notevole interesse storico-artistico” del Podere Costigliolo sede dell’Istituto Agrario “B. Marsano” di Genova S. Ilario già avviato il 21 luglio 2009.

28 febbraio 2011: è protocollata la richiesta degli abitanti di S. Ilario alta di migliorare la viabilità a nord-ovest dell’Istituto Agrario Marsano anche in funzione della soluzione di problemi di dissesto idrogeologico, con un tracciato al quale l’Istituto Marsano ha già dato in passato la propria approvazione.

3 marzo 2011: con Decreto del Direttore Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, il Podere Costigliolo, sede dell’Istituto, viene dichiarato di “interesse culturale particolarmente importante”.

2 novembre 2011: presentazione di un emendamento al PUC del Comune di Genova, per inserire “strada di S. Ilario attraverso la realizzazione di un nuovo tratto di viabilità di tipo agricolo-forestale e di servizio a transito controllato di prolungamento di via alla scuola dell’agricoltura verso levante e via Pianello secondo il tracciato valutato di massima favorevolmente dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici con nota del 21.3.2011, definendo le necessarie intese per la servitù di passaggio nelle aree di proprietà dell’Istituto Marsano e per la quale i proprietari privati hanno già assentito alla cessione gratuita delle aree necessarie.

3 novembre 2011: si viene a conoscenza che il  Sovrintendente Rossini il  21 marzo 2011 “esprime  un orientamento di massima favorevole al nuovo tracciato proposto”, a patto, però, che sia fornito “un piano generale dell’accessibilità dell’intero comparto, con particolare riferimento alla zona alta della collina, che a parere di quest’ufficio, presenta i maggiori problemi di raggiungimento”.

Il giardino realizzato dagli studenti del Marsano

Le considerazioni

Quanto alla “viabilità agricolo-forestale”, è quantomeno inusuale che tale viabilità venga realizzata a scapito dell’unica realtà agricola di rilievo di quell’area, che sin dal 1882 si fa carico della formazione in campo agricolo ed ambientale e della conservazione della biodiversità. E’ utile ricordare che la “strada agricolo-forestale” che raggiunge  S. Rocco di S. Ilario, costruita  nel 2008 ,  ha dato il via ad una serie di “ristrutturazioni ” e ha trasformato il piazzale della chiesetta in un parcheggio pubblico. Questa strada è stata realizzata con i fondi europei per lo sviluppo rurale, denominati fondi FSR.

La sua costruzione ha realmente favorito lo sviluppo rurale?
Sono nate nuove aziende agricole ed è stato favorito lo sviluppo di aziende agricole esistenti? Dal confronto delle foto aeree precedenti alla realizzazione della strada con quelle successive che tipo di sviluppo emerge? Le ingenti somme di danaro spese hanno realmente consentito di rispettare l’identità di luogo e il valore culturale del posto, nel rispetto della Convenzione Europea del Paesaggio e del Codice Urbani? Una corretta gestione del territorio potrebbe forse farci riacquistare a livello europeo un po’ di quella credibilità che in questo momento, ahimè, manca.

Gli abitanti di S. Ilario alta hanno chiesto di migliorare la viabilità attraverso un tracciato di basso impatto ambientale.

Perché, allora, si insiste a voler realizzare una strada che taglierebbe un bene dichiarato di “interesse culturale particolarmente importante”  dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria per arrivare in Via Pianello, a sud est della Scuola, invece che a Nord Ovest dove è ubicato il paese?