Salerno, tra natura e potere

Il Comitato “Salviamo il Paesaggio” di Salerno ha deciso di inviare una lettera al Comune per richiedere la definizione di un un valido parametro nelle scelte di governo del territorio attraverso l’attuazione del censimento degli immobili già proposto e della conseguente scala di priorità che riguarderebbe anche progetti in cantiere o in fase di esecuzione da rivedere se risultassero insostenibili da un punto di vista economico ed ambientale.

Di fondamentale e centrale importanza è la questione del Crescent, ecomostro sul litorale di Salerno la cui costruzione continua indisturbata nonostante la battaglia contro questo edificio abbia coinvolto diversi Comitati ed Associazioni presenti in Campania e non solo!

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L’occupazione del litorale cittadino da parte di  un enorme condominio vista mare, destinato ad uffici e ad abitazioni private, quale effettivo miglioramento portererebbe alla collettività?

Perché piuttosto non dar vita nello stesso luogo ad un giardino con piante autoctone affiancato da un museo che ricordi il poliedrico artista salernitano, di fama nazionale, Alfonso Gatto? Al noto poeta, carissimo amico di Eugenio Montale che compose per lui quel sincero commiato che tuttora si legge sulla sua tomba, non è stato dedicato nulla di importante a parte un triste viadotto in cemento che porta il suo nome.

Ironia della sorte, Gatto, scrivendo su una nota rivista d’architettura, Casabella, aveva più volte ribadito la sua concezione dell’architettura come disciplina che non doveva essere al servizio dell’urbs ossia della città intesa come insieme di costruzioni piu’ o meno monumentali simbolo di uno sterile potere accademico e tecnocratico, bensì della polis, ovvero dell’insieme delle persone, proiettata a rendere più piacevole la vita degli uomini e delle donne che vivono e fanno la città.

Se il progetto Crescent verrà brutalmente portato avanti, cosa rimarrà di quel paesaggio che Gatto descrisse in modo onirico e leggero augurandosi che un giorno qualcuno volgesse lo sguardo proprio su quel lato della città che ora sta per essere cementificato? Quale sarebbe il messaggio che ne rimarrebbe?

Lì dov’è nato un grande poeta che ha trovato in questi golfi e in questo mare la sua musa ispiratrice ora cadrà un muro di silenzio e di cemento su uno splendore tutto mediterraneo?

 

Il Comitato “Salviamo il Paesaggio” di Salerno

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Report dell’incontro regionale dei Comitati campani aderenti al Forum nazionale di “Salviamo il Paesaggio”

Salerno, 15/05/2012

L’incontro regionale dei Comitati campani aderenti al Forum nazionale di “Salviamo il Paesaggio” tenutosi a Salerno il 15/05/2012, ha visto la partecipazione effettiva dei Comitati dell’Area Flegrea, di Caserta, del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, della Piana del Sele, di Salerno, Monti Picentini e Agro Nocerino Sarnese e l’adesione dei Comitati dei Comuni napoletani attivi con l’Associazione A.L.T., dei Comuni vesuviani, della Penisola sorrentina e della provincia di Avellino.

Sono intervenuti anche il Comitato “Acqua Pubblica Salerno”, Slow Food Cilento ed attivisti di varie Associazioni ambientaliste, un solo semplice cittadino simpatizzante, la signora Crescenzi Lina.

Il vivace ed informale dibattito che ha caretterizzato l’incontro, ha evidenziato la necessità di un costante dialogo fra i Comitati per un reciproco scambio di informazioni e di idee finalizzato alla costruzione di comuni percorsi e di concrete iniziative solidali sulle priorità di ciascun territorio.

In questa ottica, la definizione, non piu’ rinviabile, di tali priorità diventerebbe il presupposto di qualsiasi sintesi delle azioni dei Comitati a livello regionale per una maggiore visibiltà delle stesse ed un loro piu’ ampio riscontro da parte delle Istituzioni preposte e non solo. La realizzazione di tale rete sinergica condizionerebbe fortemente anche l’azione di quelle importanti Associazioni, aderenti al Forum nazionale, solitamente “distratte” se non latitanti nelle iniziative dei Comitati locali e darebbe forte risalto al dibattito sul D.D.L.reg. sul Paesaggio, in corso di approvazione, rispetto al quale sono state espresse dai presenti dure critiche ed in particolare ai suoi articoli 3 e 15 in quanto lesivi delle competenze statali in materia di tutela del Paesaggio e peggiorativi rispetto alle forme di tutela già in vigore.

E’ emersa l’esigenza di una ridefinizione, ai sensi dell’articolo 9 della Costituzione, delle caotiche presenze istituzionali in tale settore a favore di un ruolo chiaro e decisivo dello Stato centrale da richiedere con una lettera dei Comitati campani al Ministro dei Beni Culturali (proposta da Domenico Nicoletti del Comitato del Cilento).

Sono stati inoltre annunciati importanti appuntamenti di crescita e riflessione quali quello con il paesologo Franco Arminio, il 23 maggio presso l’Art Garage a Pozzuoli, e quello del 28 Giugno a Salerno con gli autori del libro” Paradossi urbani ” Colombo, Laterza, Porcu che parleranno anche del caso Crescent, emblema nazionale del cattivo cemento.

La riunione si è chiusa con la sottoscrizione da parte dei presenti della lettera aperta al Comune di Salerno proposta dal Comitato di Salerno nell’ambito della campagna per il censimento degli immobili.

6 commenti

  1. Io non sono un esperto del settore, ne sono un attivista di lunga data, devo dare atto, a Giovanni e Nicola, che il mio impegno nasce proprio dal vedere che molte associazioni, ritenute “ambientaliste”, spesso, a livello territoriale, tali non sono, o meglio non operano.
    Ho ritenuto invece di attivarmi per il Forum SALVIAMO IL PAESAGGIO proprio perchè nasce dal forte attaccamento alla salvaguardia del Territorio e dei Suoi Tesori, da parte di persone realmente sensibili, vogliose di fare e soprattutto di coinvolgere quante più persone possibili.
    Questo metodo, a mio avviso, ma anche per tanti altri membri che ho già avuto modo di conoscere, farà si che si possa creare una “rete” con capacità di agire a 360°, sia per le professionalità degli aderenti che per la capillarità della presenza sul territorio, dando anche modo di capire chi “veramente” tiene a Cuore e fa qualcosa per salvaguardare il nostro Immenso Patrimonio Paesaggistico ed Architettonico …
    Mi auguro, pertanto, che si vada avanti, INSIEME, e che presto possiamo iniziare a vedere i frutti del nostro impegno, riuscendo a far “svegliare” anche coloro che già tanto avrebbro dovuto fare!

  2. Inventarsi progetti di sviluppo turistico, economico e produttivo di una città molto spesso completamente scollegati dalla storia, dalla cultura, dall’identità e dalle peculiarità della Stessa, nonchè dal resto del contesto territoriale, pensando che basti cementificare tutto e costruire solo palazzi, centri commerciali e supermercati e miriadi di porti turistici motivandoli con la semplice volontà politica di attrarre nuovi flussi turistici per giunta- una volontà politica non sopportata da studi seri e credibili senza preoccuparsi minimamente della salvaguardia del territorio, non so davvero quale città europea o proiettata nel Mediterranea si voglia o si possa costruire.
    Senza storia, identità e aggregazione sociale non si va da nessuna parte.
    I popoli colonialisti e conquistatori lo hanno sempre capito e no ha caso essi colpiti i popoli dominati proprio in questo.

    Ma un Sindaco come Vincenzo De Luca lo capirà mai?

    Io credo di no!

    E la speranza in una sua disponibilità a collaborare con Noi del Comitato “salviamo il paesaggio” di Salerno e zone limitrofe credo che siamo minime.
    Credo che ben poco ci possiamo aspettare in particolare da Assessori e consiglieri comunali della maggioranza al Governo della nostra città tutti presi unicamente a farsi ognuno il proprio compitino e a salvaguardarsi la sedia sotto il sedere.
    Tuttavia non demorderemo e cercheremo di andare avanti soprattutto nel sensibilizzare l’opinione pubblica.

    Statene certi!

    Ciò che, invece, fa veramente rabbia è l’aver sentito dire allo stesso Assessore all’Ambiente, Gerardo Calabrese – a proposito del Crescent – che con questa opera il pensiero stesso di Alfonso Gatto sul paesaggio era ormai superato.

    Ecco in mano a chi siamo finiti!

    Onofrio Infantile
    del Comitato”salviamo il paesaggio” di Salerno e dintorni

    Lunedì 28 maggio 2012

  3. E’ necessario che ogni singolo faccia un passo indietro, e osservi con sguardo scevro da qualsivoglia individualismo e si ascolti nel profondo, facendo emergere i sentimenti di rispetto, accoglienza e compassione nei confronti di un territorio ed un’umanità martoriata da anni di scempio e dimenticanze, e poi si interroghi: ” è proprio indispensabile tutto ciò? Cosa voglio lasciare in eredità alle future generazioni? Un paesaggio che non c’è più,un mare che non riempie più gli occhi e nutre il cuore perchè non più godibile?” Svegliamoci,permettiamo alle nostre coscienze di espandersi mostrandoci di cosa effettivamente abbiamo bisogno, solo il Bello, il Giusto ed il Vero possono indicarci la Via.

  4. Ciao Maria, sono Nicola Vernieri dei Figli delle Chiancarelle, credo che siamo stati compagni d’Università se non ricordo male. Penso che Giovanni sollevi un problema importante della nostra città. A Salerno, sui problemi ambientali, troppi silenzi imbarazzanti e complicità interessate. Ci sono associazioni, non è il vostro caso, sedicenti ambientalisti che non vedono la cementificazione spinta di Salerno e l’inquinamento marino con conseguente scomparsa delle spiagge…

  5. Caro Giovanni, credo che la lettera aperta al Comune di Salerno dimostri in modo inequivocabile la scelta di un sereno dialogo chiaro e trasparente con tutti del Comitato di “Salviamo il Paesaggio” di Salerno che si è costituito solo il 28 febbraio 2012, anche con l’adesione del Comitato “No crescent”,e che quindi è responsabile per le scelte compiute a partire da quella data.Allergici per natura a qualsiasi forma di ipocrisia o,peggio ancora,di omertà, ti invitiamo, con sincera considerazione delle tue perplessità, a partecipare alle nostre riunioni.Maria

  6. A Salerno esistono alcune realtà “autenticamente ambientaliste” che si battono da tempo contro l’ecomostro: il gruppo Facebook “Figli delle Chiancarelle” e il “Comitato No Crescent”. Purtroppo esistono altre realtà “sedicenti ambientaliste”, che non hanno speso tempo ed energie a contrastare tale scempio, anzi per certi aspetti ne sono complici. Alcune di queste aderiscono al vostro forum. A salerno vige una “omertà ambientalista” nei confronti del sindaco e della giunta, forse perchè sono considerati di “sinitra” e perché l’assessore all’ambiente è di SEL.

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