La Colonia di Castel Raniero: adottiamo un bene comune

Il progetto di tutela attiva della Colonia di Castel Raniero e dell’area circostante, rientra nell’ottica più ampia della ricerca di nuovi e possibili percorsi verso una gestione sostenibile e civica del nostro territorio.

Riteniamo che ci siano alcune azioni fondamentali e urgenti da intraprendere nell’immediato e che rappresentano le linee guida di questa iniziativa: limitare il consumo di territorio, riqualificare il patrimonio esistente, tutelare i beni comuni.

Castel Raniero si trova sulle prime colline dell’Appennino Tosco strategica tra il centro abitato faentino e il parco della Vena dei Gessi.  Il suo nome deriva da un castello esistito nel XIII secolo (Castrum Raynieri). L’area circostante è ricca di peculiarità naturalistiche. I biologi segnalano la presenza di boschetti pedecollinari, che in epoca antica erano in diretta continuità con la primitiva “foresta padana” e, con la completa scomparsa di quest’ultima, attualmente ne costituiscono minuscoli, ma importantissimi lembi relitti.

La presenza di una copertura vegetale insolita e di norma poco diffusa ha attirato l’interesse di botanici alla stregua di Lodovico Caldesi e di Pietro Zangheri. La Colonia si trova in un ambiente ricco di biodiversità da tutelare. I boschetti spontanei, il parco piantumato a pini e cipressi adiacente alla struttura, il paesaggio agrario diversificato e frammentato tipico delle nostre colline, coesistono armonicamente, creando uno scenario incantevole e molto apprezzato dai cittadini e dai visitatori.

Il complesso giace su suoli poveri, decalcificati e “ferrettizzati”, con problematiche idro-geologiche. Il sito della Colonia di Castel Raniero presenta delle specificità e delle caratteristiche ambientali che non vanno snaturate, qualsiasi tipo di intervento deve puntare alla tutela ed alla rinaturalizzazione dell’esistente, rispettando e valorizzando il delicato equilibrio consolidatosi negli anni.

Le fragilità ambientali già elencate e la coesistenza di problematiche manutenzione e di messa in sicurezza urgenti monumentale in particolare, rappresentano una nuova occasione di attenzione, di studio, di riappropriazione e di cura da parte dei cittadini nei confronti dei beni comuni.

Riteniamo che la Colonia di Castel Raniero sia per i faentini un vero e proprio “luogo del cuore” e che quest’iniziativa possa ricomporre la distanza, purtroppo sempre più accentuata, tra la società civile, le istituzioni ed il territorio.

Attualmente il comitato formatosi per la tutela del sito della Colonia di Castel Raniero si sta adoperando per attivare l’inserimento dell’area nella Rete 2000 e sta predisponendo la documentazione per la richiesta dei fondi della Comunità Europea nell’ambito del progetto LIFE La Colonia di CASTEL RANIERO.

Vedi: http://www.tavoloassociazioniambientalisteforli.org/wordpress/wp-content/uploads/2011/05/La-Colonia-di-CASTEL-RANIERO-corretto.pdf