Aeroporto di Firenze: molte le piste su cui indagare

La proposta caldeggiata da l’Enac e  dal presidente Rossi, la nuova  pista parallela convergente piuttosto di quella obliqua dell’aeroporto di Peretola, suscita non poche perplessità.

Potrebbe apparire idealmente auspicabile il potenziamento dell’aeroporto a Firenze, occorre però capire quale sia il prezzo da pagare per tutti noi. La  conseguente devastazione del territorio circostante, che il progetto prevede, appare un elemento non di poco conto.

La concezione per cui l’ambiente possa essere liberamente devastata, senza che ci siano conseguenze sulle nostre vite, appare come l’ennesima dimostrazione di ottusità di questa amministrazione: una visione dell’ambiente come un involucro da sfruttare liberamente.

Da sempre difendiamo l’ambiente come bene comune e pertanto condividiamo le denunce di Legambiente e del Comitato locale “La mente della piana” – quest’ultimi autori tra l’altro di un completo dossier su aeroporto e parco della Piiana – sul pericolo della scomparsa della Fauna dell’Oasi di Focognano e del Parco  stesso della Piana.

A tal proposito quindi , ci sembrano grossolane e poco illuminate le dichiarazioni in merito del consigliere PD+L Toccafondi , quando afferma che “ la priorità restano i fiorentini e non il ranocchio o l’albero del Parco“.

Vorremmo permetterci di suggerirgli una visione più ampia dell’insieme, ricordargli che, se veramente la sua priorità sono le persone,  tutte le oasi naturali, le foreste, i parchi  e le risorse naturali in generale, hanno un compito che va al di là della semplice estetica e che sono invece le fondamenta del nostro sano vivere.

In particolare, oltre alla distruzione dell’Oasi, ci preoccupa anche lo spostamento del Fosso Reale per un tratto di circa quattro km, che comporterebbe una serie di problemi idraulici non indifferenti, come per esempio lo spostamento della vasca di contenimento del polo universitario scientifico, necessario invece per la sicurezza dello stabile.

In Toscana e a Firenze,  non è la prima volta che assistiamo ad esempi di piani che presentano  aspetti di sciatteria conclamata, come la costruzione del  tunnel TAV  e speriamo che almeno in quasto caso si possa far luce ed intervenire su queste rilevanti problematiche prima che il danno sia irreversibile.

Approfondimenti

Per info indice del Dossier del Comitato “La mente della Piana”:

Pubblicato da: Firenze 5 stelle