Selvazzano (PD): supermercati e strade al posto di alberi e fioriere

Selvazzano Dentro è un comune di cira 22 mila abitanti a Ovest di Padova.

E’ attraversato da Ovest a Est dal fiume Bacchiglione che divide il capoluogo in due parti, a destra e a sinistra del fiume. L’aggettivo “Dentro” sta proprio a indicare la posizione del centro dell’abitato situato alla destra del corso del Bacchiglione.

Da qui ci arriva la segnalazione, in località Tencarola, di una massiccia operazione di taglio e rimozione di alberi,  ben 84 bagolari (Celtis Australis, detti anche spaccasassi) piantati nel 1975, che da oltre due decenni stavano soffrendo di un lento e inesorabile impoverimento della crescita. Come riporta il quotidiano “Il Mattino” dell’8 novembre:

La questione era nell’aria da giorni e i residenti di Tencarola hanno a malincuore digerito questa novità. Traffico rallentato, restringimento della carreggiata, pista ciclabile interrotta e tutto per far posto alle macchine operatrici che da ieri hanno iniziato un lavoro di disboscamento del patrimonio arboreo di via Padova….Questa decrescita avrebbe portato per due volte a rischiare il dramma con altrettante piante cadute improvvisamente nel bel mezzo della strada…Ora l’agronomo incaricato di valutare lo stato di salute degli alberi ( Paolo Pietrobon) ha sancito che vanno eliminati con urgenza i primi undici esemplari, che finiranno sotto la scure dell’impresa incaricata del loro abbattimento. Ieri in alcuni momenti nelle ore di punta, si è raggiunto il caos, con code che hanno richiamato alla memoria i momenti critici di prima dell’apertura della nuova bretella della Curva Boston. Fortunatamente la previsione della durata del cantiere in questa prima fase è relativamente breve, poi si dovrà attendere la primavera per veder cadere al suolo il resto delle alberature per far posto alle nuove piante che saranno messe a dimora in sostituzione. Così è stato promesso.

Un momento della fase di abbattimento degli alberi “malati” a Selvazzano

L’operazione comunque suscita alcune perplessità, perché, se è vero che nella perizia dell’agronomo si parla di “marciume radicale” dei Celtis australis, alcuni cittadini ci segnalano che le ceppaie erano perfette, non avendo nemmeno una carie,  anche la la chioma appariva vigorosa, e inoltre sembra che con ogni probabilità gli alberi levati non verranno sostiuiti perchè non rispettano più le distanze previste dal regolamento vigente.

Se da un lato diminuisce il numero degli alberi nel territorio, a fiorire sono invece i Centri della Grande distribuzione. Ormai nel territorio se ne contano ben 8.

L’ultimo nato, di una famosa catena, ha comportato addirittura l’intera riqualificazione di un area, che, come riporta sempre il quotidiano “Il Mattino”  riguardava quella dell’ex Ebos, la fabbrica di elettrodomestici che dal 1990 era oramai ridotta a un ammasso di rottami. Al posto dello stabilimento diroccato è stato ora edificato il nuovo capannone che ospita il supermercato, il centesimo del gruppo che fa capo alla famiglia Canella… lavori hanno preso il via nel 2010 grazie alla convenzione siglata tra la società e il Comune di Selvazzano, che ha ricevuto in perequazione lavori pubblici per un milione e trecentomila euro. Sono state realizzate rotatorie, asfaltate le vie d’accesso e laterali  e inoltre sono stati posti in essere gli impianti di illuminazione pubblica. In un primo tempo era stato previsto anche l’utilizzo di parte di questa cifra per la sistemazione di parte della piazza Mercato di Tencarola e per la rotatoria tra via Montegrappa e via Euganea, sempre all’altezza del ponte di Tencarola.”

Ressa di gente per l’inaugurazione di un nuovo Ipermercato a Selvazzano

Insomma se da un lato si tagliano alberi “malati”, dall’altro spuntano come funghi, senza apparente necessità, Ipermercati e Centri Commerciali, che aumentando e intensificando il traffico della zona, non possono che incidere negativamente sulla qualità dell’aria e sulla sostenibilità della mobilità locale.

Ma non è tutto: dalla località Feriole ci arriva la notizia di una protesta da parte dei residenti di via Miazzo contro il progetto di trasformare l’attuale strada in un’arteria viaria a scorrimento veloce, espropriando  porzioni di giardini e le fioriere esistenti. Via Miazzo, per le sue caratteristiche, è già interdetta al traffico dei non residenti, e in quella strada bambini e animali domestici possono giocare e scorrazzare dato che è poco trafficata. Sempre nelle righe del quotidiano locale “Il Mattino” apprendiamo:

Non intendono sentir parlare di levare le fioriere da via Miazzo e nemmeno di togliere i parcheggi «per non ridurre il quartiere in una strada di scorrimento veloce». L’associazione di cittadini “Insieme per Feriole” dopo l’inizio degli espropri per pubblica utilità annunciate dall’amministrazione comunale, si è messa in stato di agitazione dando vita a una nuova lotta. Novanta le firme raccolte in poco tempo e depositate in Comune per far sentire la loro voce, ma senza ottenere un risultato soddisfacente…«Qualcuno ha capitolato», esordiscono, «ma noi intendiamo sostenere la lotta contro la procedura di esproprio verso i proprietari che resistono alla cessione bonaria. Cercheremo in tutti i modi di supportare la loro azione, anche legale, per opporci a questo progetto». Secondo i residenti “resistenti”, la nuova viabilità renderebbe il traffico ancor più pericoloso, non prevedendo efficaci rallentatori di velocità al posto delle fioriere e inoltre, sempre secondo i referenti dell’associazione, verrebbero eliminate completamente le aree di parcheggio. (28.11.2012)

Istantanea di un sorpasso azzardato in via Miazzo, località Feriole (Selvazzano)

A parziale giustificazione per la realizzazione del progetto c’è il fatto che la strada in questione, via Miazzo, parte dall’incrocio con la sp89 in prossimità della chiesa di Feriole per immettersi dopo centinaia di metri in via Montecchia, dove fa una ampia curvatura. Lungo tutta la strada si incontrano strozzature che obbligano a procedere di fatto a senso unico alternato, lasciando agli utenti della strada il compito di auto-regolamentarsi. Qualcuno ha chiesto come mai non si preveda un senso unico effettivo o di liberare dagli ostacoli la carreggiata, ma su questo fronte il tragitto da fare sembra essere impervio e ancora molto lungo, dato che le fioriere rappresentano di fatto una sicurezza per i residenti; da anni gli automobilisti devono fare i conti con la carreggiata troppo stretta e il limite dei 30 chilometri orari non è sufficiente a evitare gli incidenti. Spesso si tratta di piccoli urti o strisciate tra le auto che si avvicinano troppo tra loro, specchietti rotti o brusche frenate.

 

3 commenti

  1. Gli alberi tagliati a Tencarola non verranno reimpiantati, inutile sperare. Gli spazi non lo consentono, e le norme lo impongono. Ci terremo una bella strada piena di traffico, smog e polvere e manco una foglia per fare ombra: meravigliose estati ci aspettano per l’avvenire. Lo schifo nasce anche dal fatto che chi ha sconsideratamente combinato i guai che hanno portato a questa situazione (il taglio delle radici in prossimità del piede dell’albero per lo scavo e posa di servizi, cordonate e quant’altro negli anni passati) e chi doveva controllare con competenza, non rispondernno di nulla, anzi non si sa neppure chi siano. GLI AMMINISTRATORI PASSANO, I DANNI RESTANO

  2. L’amministrazione comunale di Selvazzano va quindi ad aggiungersi a tutte le altre amministrazioni italiane che insensatamente aumentano le aree cementificate e asfaltate anziché cercare di ridurle come si fa in altri Paesi. D’altronde abbattere alberi, consumare suolo e costruire è lo sport preferito in Italia. Altro che “Giardino Verde d’Europa”…
    Enoch, sei giovane, i danni ambientali sono cosa da vecchi, svegliati e dai una mano all’ambiente. Sei ancora in tempo.

  3. il sindaco di Selvazzano, tale Enoch Soranzo, sta svendendo il territorio e sta facendo scempio di Selvazzano. è un classico prepotente che non guarda in faccia nessuno. crede di far “risplendere” Selvazzano con il cemento, e dimostra solo una scarsa o comunque abietta immaginazione. Degno di nota anche il suo ributtante “autoincensamento”, che lo porta ad affiggere in pubblico striscioni che recitano “Selvazzano che cambia” “Selvazzano che cresce” o slogan del tipo “il coraggio di cambiare”. auspico che i cittadini di Selvazzano si ribellino in modo deciso contro chi tiene in spregio l’Ambiente, il Patrimonio artistico – architettonico, e via discorrendo…w i campi, w i colli, w le Ville venete!

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