Godega di Sant’Urbano (Treviso): cemento al posto dei vigneti secolari

Italia Nostra segnala l’ennesimo grave pericolo che corre il nostro Paesaggio. A Godega di Sant’Urbano, comune della provincia di Treviso sito  tra Conegliano e Vittorio Veneto, L’Amministrazione Comunale vuole rendere edificabili dei terreni dove si trovano adesso vigneti centenari, aceri gelsi e olmi, i più vecchi dei quali si trovano proprio nell’area oggetto della variazione urbanistica.

Il provvedimento del Comune è già stato portato all’attenzione della Soprintendenza. Italia Nostra giudica inammissibile che una futura colata di cemento possa coprire vigneti di così antica storia.

Il quotidiano On-line ” OggiTreviso” riporta: A dar man forte a Italia Nostra, di cui Francesco Scarpis è presidente e portavoce, Luciano De Biasi, del wwf Alta Marca. “Sosteniamo la battaglia avviata da Italia Nostra – incita De Biasi – contro la cementificazione del vigneto storico di Baver”. Come? “Tempestiamo il sindaco con e-mail di protesta”. E rendendo noto l’indirizzo di posta elettronica del primo cittadino, Alessandro Bonet, dà il via a una protesta interattiva, e molto diretta”.

Il quotidiano ” La Tribuna”  aggiunge: ” Via alla battaglia di Italia Nostra contro le edificazioni sul sito di epoca napoleonica in località Bavier (…) L’impianto dei vigneti risale al Medioevo, è attestato già nel catasto napoleonico e si è conservato fino ai giorni nostri con un impianto a viti, alternate a gelsi e aceri; la tenuta, spiega il presidente di Italia Nostra, Francesco Scarpis è elemento irrinunciabile del sito monumentale rappresentato dal medievale borgo Baver che accoglie la duecentesca chiesetta rurale di San Biagio ben nota per i suoi affreschi e sottoposta assieme al Borgo a vincolo della Soprintendenza. Un angolo dove si concentra un pezzo di storia del Veneto e non solo“.

Particolare dell’interno della chiesetta duecentesca di S. Biagio a Borgo Baver

Anche il mondo politico si muove, con il Consigliere Regionale, Pettenò, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata in cui chiede al presidente Zaia di intervenire direttamente presso il Comune di Godega di Sant’Urbano per salvare dalla cementificazione l’antico borgo di Baver (in località Pianzano) e il vigneto adiacente, considerata l’importanza agricola, produttiva e storica della zona.

Secondo il gruppo del Consigliere Regionale (Prc), infatti, non  si può permettere che venga distrutto l’ennesimo pezzo di storia del Veneto, sostituendolo con villette e condomini. Il presidente Zaia, sempre attento alla conservazione del patrimonio storico, artistico e naturale del Veneto, deve dimostrare nei fatti questa sua cura ed evitare la distruzione di un angolo così incantevole del suo paese natio. Deve quindi intervenire presso il comune di Godega, per tutelare il borgo di Baver e il vigneto adiacente.

9 commenti

  1. Ma quando avranno snaturato questa terra impermeabilizzando tutto, siamo sicuri che qualcuno andrà ad abitare in quelle case tutte uguali e prive di identità? Siamo sicuri di aver bisogno di altri anonimi e consumistici centri commerciali? O è solo un modo per ottenere liquidità facile dalle opere di urbanizzazione? Possibile che non siano capaci di pensare qualcosa di diverso dal costruire e cementificare i terreni agricoli? VERGOGNA!

  2. Manderò l’appello al sindaco, Alessandro Bonet, (urbanista, 2°mandato, lista civica sostenuta da Lega Nord e PDL – note ricavate dal web-). Non spero nella sua conversione. Suggerisco invece lo stesso appello,rivolto dalle forze ambientaliste e dai cittadini contrari allo stravolgimento di quelle terre, al Governatore della Regione Veneto Dott. Luca Zaia (è anche agronomo!), che si è dichiarato già mesi fa contro il consumo di suolo fertile. Questa è per lui una buona occasione per esporsi concretamente.
    Giuliana

  3. C’e’ una petizione da firmare? Un mail bombing? Sono le uniche cose che danno fastidio alla casta.

  4. Ma chi è quell’IDIOTA che pensa di DISTRUGGERE tutta questa GRAZIA di DIO per metterci del puzzolente e marcio CEMENTO , CASE, CAPANNONI, CENTRI COMMERCIALI e PORCATE VARIE ??? Nessuno le vuole, e nessuno vuole queglli amministratori che fanno o permettono queste SCHIFEZZE. Cacciamoli, di qualunque parte siano. ZAIA, SALVACI TU !!!

  5. SI VEDONO MOLTI ANNUNCI “VENDESI” O “AFFITTASI”, C’è TANTO DI INUTILIZZATO, NO AD ALTRO CEMENTO !!!! SEMMAI RISTRUTTURARE L’ESISTENTE.
    … SONO I SOLITI POLITICI CHE CHIAMANO LA CEMENTIFICAZIONE “riqualificazione ambientale”: ma si può essere più disonesti ?

  6. NON CI SERVONO PIU ….ne case ne capannoni , ci serve terra dove l’acqua possa penetrare dove l’occhio possa riposare e dove la temperatura possa rimanere accettabile negli aumenti estivi previsti….ma che altro si dovrebbe aggiungere per far capire queste ovvietà ?!.
    Fortunati loro che sono ancora in questa situazione ” DI POTERNE BENEFICIARE “, la COSA NON SA DA FARE !

I commenti sono chiusi.