Primarie della cultura del FAI, vi invitiamo a votare questo punto: “CHI TOCCA IL SUOLO MUORE!”

Nessun cambiamento è possibile se non è compresa a fondo l’importanza vitale della tutela del territorio. Senza una decisa svolta culturale ed una presa di coscienza da parte di chi ci governa non si va da nessuna parte. Il FAI propone la direzione con le Primarie della Cultura.

Le Primarie della Cultura

www.primariedellacultura.it 

Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, prova ad indicare ai futuri parlamentari qual è la direzione verso cui il Nostro Paese dovrebbe andare attraverso le “Primarie della Cultura”, una consultazione popolare che raccoglie le proposte più importanti e al tempo stesso più concrete su cultura, paesaggio e ambiente. Fino al 28 Gennaio 2013 al sito www.primariedellacultura.it si potrà votare tra 15 proposte.

Tra queste proposte ce n’è una in particolare dal messaggio chiaro, e che vi invitiamo a votare e far votare: CHI TOCCA IL SUOLO MUORE che sottolinea la necessità  di fermare il consumo di suolo con norme di tutela, limiti all’edificazione selvaggia, contrasto all’abusivismo e ai condoni.

Un’esigenza confermata dai numeri, tra cui i preoccupanti 75 ettari di territorio consumati al giorno in Italia.

Un territorio che, oltre ad essere conservato, deve essere sicuro attraverso un’efficace politica di gestione di fiumi e laghi per prevenire il rischio idrogeologico, la protezione delle aree agricole e naturali per la sicurezza alimentare e la tutela della biodiversità, la conservazione e rinaturalizzazione dei boschi e dei pendii per prevenire le frane.  Questi sono gli elementi della proposta “IO NON DISSESTO, PIANI CERTI PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO“.

Investire nella sicurezza è la vera grande opera necessaria al Paese indispensabile alla luce dei disastri ambientali, ormai sempre più frequenti. I numeri citati anche su questo tema sono implacabili : tra il 1950 ed il 2009, ad esempio, le frane hanno provocato 6439 vittime tra morti, feriti e dispersi

Conservare e rendere sicuro il territorio è anche una fonte per la valorizzazione economica del paesaggio e per rilanciare la sua ricettività e la sua produttività.
Nella proposta denominata AGRI-CULTURA  si sottolinea che si può avere PIU’ LAVORO E BENESSERE A KM ZERO e recuperare quello che è definito “il più vecchio lavoro del mondo” senza di cui non si sarebbe sviluppato tutto quello che oggi è economia e commercio. Una soluzione alla crisi che è lì a portata di mano.

Preziose indicazioni per invertire la rotta attuale

Le proposte più votate costituiranno le vere e proprie indicazioni che porterebbero il Paese su una nuova strada: quella della cultura, della bellezza e del paesaggio. Una strada verso il recupero di un valore aggiunto in termini di risorse economiche, vivibilità e salute: una vera finanziaria meno monetaria ma di estrema utilità, oggi purtroppo ancora incompresa. Toccherà, quindi, a chi guiderà il Paese, condividere tali proposte ed invertire la rotta.

Luca D’Achille

 

4 commenti

  1. Anch’io ho già votato 3 delle 15 proposte delle Rimarie della Cultura del FAI e ho espresso tra le tre preferenze quella relativa alla tutela del suolo ed del territorio.
    Sono assolutamente convinto che conservare, riprestinare e ristrutturare per rendere sicuro il territorio, sia una fonte utile per valorizzare anche economicamente il paesaggio, per rilanciare la sua ricettività ed incrementare pertanto la sua produttività.
    Approvo completamente la proposta denominata AGRI-CULTURA nella quale si sottolinea che si può avere PIU’ LAVORO E BENESSERE recuperando il lavoro agricolo senza di cui non si sarebbe sviluppato tutto quello che oggi è economia e commercio.
    Una soluzione alla crisi che è lì a portata di mano: a “KM ZERO”.

  2. Basterebbe fare una legge che PROIBISCE LE DEROGHE. Oppure addirittura mettere la PROIBIZIONE DELLE DEROGHE in COSTITUZIONE. Mi sembra importante quanto il PAREGGIO di BILANCIO … !!!

  3. A Vergiate, provincia di Varese si vuole costruire una mega tintoria spostando ed ampliando quella che c’è in un altra cittadina . L’area interessata sarebbe pari a tre campi di calcio regolamentari . L’amministrazione comunale ( monocolore PD ) non si è pronunciata .
    Esistono nel varesotto tintorie grandi dismesse : perchè non utilizzarle invece che consumare altro suolo ? Allucinante

  4. Ho espresso le tre preferenze possibili, ovviamente ho votato anche “chi tocca il suolo muore”.
    In ogni caso tutti gli argomenti proposti sono importanti e legati fra loro, scelta difficile….sarebbero da tenere tutti in uguale considerazione.
    Forse, come prima azione utile, si dovrebbe abbandonare la pratica consolidata delle leggi e/o norme con la deroga ‘incorporata’. Che senso ha fare buone leggi se si pensa subito al modo migliore per aggirarle ‘a norma di legge'(oltre al danno la beffa)?

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