No autostrada Orte-Mestre: partecipa al mail bombing dal 15 al 18 marzo

L’autostrada Orte-Mestre è l’opera autostradale più imponente, per costi ed impatti, tra quelle previste nel primo programma delle infrastrutture strategiche.

Il 18 marzo, a quanto risulta da indiscrezioni pubblicate sui media, è in discussione presso il CIPE l’approvazione del progetto preliminare, che non può in alcun modo essere considerata come fatto di ordinaria amministrazione, né essere annoverata tra gli atti di particolare urgenza.

L’approvazione di tale progetto costituisce scelta politica fondamentale per il futuro del Paese. Tale scelta spetta dunque al Governo che la nuova legislatura esprimerà!

Vi invitiamo a partecipare a questo mail bombing, per ricordare ai ministri competenti e ai presidenti delle Regioni interessate 10 buoni motivi per non approvare il progetto preliminare della nuova autostrada Orte-Mestre.

Se il pulsante non funziona puoi inviare la mail seguendo le istruzioni qui di seguito:

Destinatari della mail (inserire tutti gli indirizzi nel campo “destinatario”, separati da virgola):

segreteriausg@governo.it
segreteria.ministro@tesoro.it
ministero.affariesteri@cert.esteri.it
segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it
segreteria.passera@mit.gov.it
segreteriaministrofornero@lavoro.gov.it
caposegreteria.sottosegretario@mpaaf.gov.it
segreteria.capogab@pec.minambiente.it
gabinetto@beniculturali.it
caposegreteria.ministro@istruzione.it
info@politicheeuropee.it
segreteria.carpino@governo.it
presidente@regione.lazio.it
enrico.rossi@regione.toscana.it
presidente@regione.umbria.it
segreteriapresidente@regione.emilia-romagna.it
presidenza@regione.veneto.it

Oggetto: NO ALL’AUTOSTRADA ORTE-MESTRE!

Testo del messaggio:

Al Presidente del Consiglio e ai Ministri che compongono il CIPE,
Ai Presidenti delle Regioni Lazio, Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Veneto
Per conoscenza ai membri dei gruppi parlamentari

All’ordine del giorno della seduta del CIPE prevista per il 18 marzo 2013, a quanto risulta da indiscrezioni pubblicate sui Media, sarà in discussione l’approvazione del progetto preliminare del nuovo corridoio autostradale Orte-Mestre.

Il Governo, che dopo le Elezioni Politiche del 24-25 febbraio 2013 è ancora in carica solo per lo svolgimento dell’attività ordinaria, sarebbe invece intenzionato ad assumersi una rilevante responsabilità politico-istituzionale.

Infatti, l’approvazione del progetto preliminare dell’autostrada Orte-Mestre, l’opera autostradale più imponente, per costi ed impatti, tra quelle previste nel primo programma delle infrastrutture strategiche, non può in alcun modo essere considerata come fatto di ordinaria amministrazione, né essere annoverata tra gli atti di particolare urgenza. L’approvazione di tale progetto costituisce scelta politica fondamentale per il futuro del Paese. Tale scelta spetta dunque al Governo che la nuova legislatura esprimerà.

Le ricordo dieci buoni motivi per non approvare il progetto preliminare della nuova autostrada Orte-Mestre:

1. L’opera ha un valore di 10 miliardi di euro e non è economicamente sostenibile: si conta infatti di reperire le risorse necessarie attraverso strumenti di defiscalizzazione e di sostegno al Project Finacing, strumenti che si stanno già oggi dimostrando estremamente pericolosi per i conti pubblici, soprattutto quando utilizzati per sostenere piani economico finanziari negativi e che generano debiti. Prova ne è il fatto che il Ministero dell’Economia ha sollevato di recente numerose obiezioni rispetto alla redditività e alla fattibilità dell’opera in questione.

2. Provocherebbe se realizzata gravi danni ambientali a carico di importantissime zone di interesse paesistico, naturalistico e ambientale, tutelate da norme nazionali, comunitarie e internazionali quali il Delta del Po, LE Valli di Comacchio e Mezzano, le propaggini meridionali della Laguna di Venezia Laguna, la Riviera del Brenta, il Parco delle Foresti Casentinesi, le valli dell’Appennino centrale

3. Comporta un elevato consumo di suolo, per la maggior parte libero da edificazioni ;

4. Favorisce la cementificazione delle aree libere attraversate o adiacenti alle infrastrutture di accesso, connesse e complementari;

5. Determina un sensibile aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico, accentua il rischio idrogeologico soprattutto nelle aree più fragili;

6. Privilegia ancora una volta e in contrasto con i consolidati indirizzi comunitari in materia di trasporti, il trasporto su gomma a scapito di quello ferroviario e marittimo, più sostenibili;

7. Presenta un calcolo Costi-Benefici negativo perchè i flussi di traffico attuali e futuri che interessano la SS 309 Romea e la E-45 non giustificano in alcun modo la costruzione di un’altra autostrada, che andrebbe a costituire un inutile doppione della A-1 e della A-14/A-13;

8. Costituisce un enorme spreco di denaro pubblico che potrebbe essere meglio impiegato per la manutenzione del territorio e per realizzare in funzione anticongiunturale quelle piccole e medie opere pubbliche che la stessa A.N.C.E. ritiene siano prioritarie per il rilancio del Paese;

9. Ha tempi lunghi di realizzazione (si stimano almeno 10-15 anni) e distoglie risorse per la necessaria e urgente messa in sicurezza di SS 309 e E-45::

10. Favorisce ancora una volta la corporazione ipergarantita dei concessionari autostradali e gli appalti edili speculativi che accompagnano questo tipo di operazioni;

Per tutte queste ragioni CHIEDO di sospendere qualsiasi decisione relativa a una scelta di tale portata e di rimettere ogni provvedimento al prossimo Esecutivo, che avrà la fiducia del nuovo Parlamento appena insediato.

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6 commenti

  1. io penso che in questo paese non si faccia mai niente quest’ opera migiorera le vie di comunicazioni che in romagna sono carenti

  2. La Seduta di oggi 18 marzo non ha esaminato il finanziamento della trasformazione in autostrada della E45.
    Per ora pericolo scampato ma è assolutamente necessario costruire una rete che dal Lazio al Veneto, passando per Umbria ed Emilia Romagna, ponga al centro della riflessione le tematiche della mobilità e dell’impatto sul territorio.
    Di seguito un link di commento da Edilizia e Territorio
    http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/infrastrutture24/2013-03-18/ortemestre-stop-cipe-esecutivo-093038.php?uuid=Abuzq8eH

  3. Concordo in pieno. E’ una di quelle devastazioni ambientali da cui non si tornerebbe indietro. Sembra che tutta la cementificazione del territorio avvenuta dal dopoguerra in poi non abbia insegnato nulla ai nostri alti burocrati statali.

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