Don Bizzotto: sciopero della fame contro le “grandi opere” che minacciano il Veneto

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Due settimane di sciopero della fame per Don Albino Bizzotto, fondatore dei “Beati i costruttori di pace”, da anni impegnato in varie iniziative di sensibilizzazione sociale,  per attirare l’attenzione sull’emergenza ambientale che sta interessando il Veneto.

Il Forum “Salviamo il Paesaggio” vuole far sentire tutto il suo appoggio e solidarietà a Don Albino e alla sua importante azione di protesta contro la devastazione di quel che resta del paesaggio e territorio Veneto.

Sono numerose, infatti, le cosiddette “grandi opere” che, oltre a prestarsi ad ingenti speculazioni finanziarie, minacciano di provocare radicali cambiamenti nel territorio. Strade, tangenziali, allargamenti di carreggiata, ma anche ospedali, centri commerciali e nuovi poli fieristici: questi i progetti che compaiono nel lungo elenco di opere stilato da Don Bizzotto, con la collaborazione di alcune associazioni come ISDE (Associazioni medici per l’ambiente) Padova e WWF Colli Euganei.

Di seguito, si riporta l’elenco completo delle opere in questione:

  • Valdastico Sud
  • proseguimento della A31 Valdastico Nord
  • Nuova Valsugana
  • Veneta SPV
  • A4 VE-TS, terza corsia
  • passante Mestre (opere di completamento)
  • autostrada medio padana veneta Nogara-Mare
  • sistema tangenziali venete
  • A27 Nord cadore
  • padana inferiore (SR 10)
  • A4 Alvisopoli- Bibione
  • GRA Padova
  • tangenziale NE Vicenza
  • tangenziale Nord VR, traforo Torricelle
  • strada mediana Verona A4-A22
  • SS51 D’Alemagna-Cortina
  • porto commerciale di Venezia
  • raccordo A15-A22
  • tangenziale di Treviso
  • A22, terza corsia
  • Motorcity di Verona
  • TAV Venexia -Trieste
  • passante Nord-Rovigo (parco Langer)
  • Treviso-Meolo-mare
  • By pass Favaro V.to
  • By pass Camplato
  • quadrante di Tessera (VE)
  • piattaforma container (Mira)

A queste opere vanno inoltre aggiunti i grandi ospedali veneti in “PROJECT FINANCING”:

  • All’ANGELO e Centro Protonico – Mestre
  • SANTORSO – Alto Vicentino
  • TREVISO (ristrutturazione)
  • Nuovo Ospedale di PADOVA
  • “DELLA DONNA E DEL BAMBINO” – Bassa Padovana
  • BORGO ROMA (ristrutturazione) – Verona

E’ proprio la prospettiva di vedere l’intero territorio regionale trasformarsi in un vero e proprio cantiere a cielo aperto che ha indotto don Bizzotto a prendere la drastica decisione di rifiutare cibo e di iniziare questa pacifica ma estrema forma di protesta.

Di seguito, riportiamo il link ad un articolo del sito Altreconomia, con un’intervista dove don Bizzotto ha spiegato le ragioni e gli obiettivi della sua protesta:

http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=4271

Si riporta di seguito anche il link al sito Beati i Costruttori di Pacewww.beati.org/

Roberto Caravaggi

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28 agosto 2013: Don Bizzotto sospende il digiuno (da Il Corriere del Veneto) >

2 commenti

  1. Un giorno l’Italia sarà tutta una grande Rimini. Si veda ad esempio la Riviera Romagnola, ormai un’unica grande città divisa in più amministrazioni, senza soluzione di continuità nei brutti edifici costruiti uno quasi a ridosso degli altri. Una zona un tempo bella che oggi subisce, dal punto di vista turistico, la concorrenza di luoghi di maggior pregio paesaggistico.

  2. C’è solo da inchinarsi davanti a persone come Don Bizzotto, vero eroe dell’ambiente, mentre c’è solo da vergognarsi di un governatore del Veneto, ex ministro dell’agricoltura (Rido!) che fino ad ora ha fatto solo chiacchiere e nulla per il consumo del suolo. E questi sono i leghisti difensori del Veneto? Ma andassero tutti a casa a vergognarsi per le balle che dicono.

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