Lombardia, centri commerciali su aree agricole: è vero stop o solo deboli vincoli?

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Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il 12 novembre le “linee guida per sviluppo del commercio”. Oltre agli obiettivi di rilancio del commercio di vicinato, si discute sulle ripercussioni in termini di consumo di suolo.

La lunga discussione sul nuovo provvedimento in tema di commercio non si è fermata al dibattito in aula ma prosegue nei diversi commenti che si susseguono, in attesa dei futuri passaggi, in Giunta Regionale ed infine nuovamente in Consiglio, che potrebbero modificarne delle parti.

Sugli effetti in termini di consumo del territorio agricolo i promotori del provvedimento sottolineano che si fermeranno i nuovi insediamenti sulle aree agricole e si darà precedenza alle realizzazioni che sceglieranno il riuso di aree dismesse o da bonificare. Ci sarà massima attenzione ai riflessi ambientali, territoriali e infrastrutturali delle grandi e medie strutture di vendita, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità energetica, l’inquinamento acustico, atmosferico e alla mobilità sostiene il relatore Mauro Piazza. Viene ridotto il limite di superficie per cui è attivato l’Accordo di programma e vengono suddivisi gli oneri di urbanizzazione derivati anche tra i Comuni circostanti.

Dall’altra parte, quella dell’opposizione, ci si aspettava molto di più, una vera e propria moratoria. C’è quindi perplessità sulla forza delle condizioni imposte. Sarà favorita o penalizzata la pianificazione sovra comunale? I comuni meno sensibili potranno comunque trovare la scappatoia per decidere autonomamente la realizzazione delle strutture che consumano ulteriore suolo?

Di certo è un bene che ci sia da entrambe le parti la consapevolezza della necessità di tutelare il suolo agricolo. Sarà però possibile solo alla fine  capire se alle buone motivazioni seguiranno efficaci disposizioni attuative e quindi il raggiungimento di un risultato che sarebbe positivo per tutti.

Luca D’Achille

Un commento

  1. Dopo aver realizzato in Lombardia, oltre 100 GRANDI CENTRALI Fotovoltaiche su grandi e fertili aree agricole e ivi rimarranno per almeno 20 anni, per oltre 10.000.000 di mq., nel totale SILENZIO delle pseudo grandi ass. che si definiscono ambientaliste, impegnate invece su ALTRI fronti, si vuole ora correre ai ripari.
    Come sempre in Italia quando sono scappati buoi, si vuol chiudere la porta.

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