Cementificazione Divino Amore – Mugilla a Marino (Rm), un disastro ambientale

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da ilgrattacielo.org

Cari abitanti di Santa Maria delle Mole (Marino), tra poco scompariranno 240 ettari di territorio comune sotto il cemento, in nome dell’interesse privato.

Scomparirà la fauna tipica e caratteristica del luogo; gli istrici, le volpi, i tassi, i falchi, le rondini. Si impermeabilizzerà il suolo per l’equivalente di 170 campi da calcio. Verrà compromessa sensibilmente la capacità del terreno di assorbire l’acqua e di smaltire il calore.

Presto non ci sarà più acqua utile per la rete idrica e si dovrà quindi scavare ancora più a fondo le falde aumentando la presenza nell’acqua di metalli pesanti, elementi radioattivi ed inquinanti (fluoruri, manganese ed arsenico).

Per non parlare degli impatti sul microclima locale: nelle aree urbane il clima diventa più caldo e secco a causa della minore traspirazione vegetale ed evaporazione e delle più ampie superfici con un alto coefficiente di rifrazione del calore. Soprattutto in climi aridi come quello mediterraneo, la perdita di copertura vegetale e la diminuzione dell’evapotraspirazione, in sinergia con il calore prodotto dal condizionamento dell’aria e dal traffico e con l’assorbimento di energia solare da parte di superfici scure in asfalto o calcestruzzo, contribuiscono ai cambiamenti climatici locali, causando l’effetto “isola di calore” (Commissione Europea, 2012b).

Si dovranno gestire oltre 7000 tonnellate di rifiuti in più all’anno (stima basata su analisi ISPRA) per i 14mila nuovi abitanti previsti, in un comune che non ha uno straccio di piano rifiuti con una raccolta differenziata attorno al 21%. Questo porterà inevitabilmente ad un aumento delle tasse per la gestione e smaltimento dei rifiuti ed inevitabili impatti sui territori limitrofi (vedi discarica di Albano Laziale).

Si dovrà subire il congestionamento delle vie di comunicazione ed altri consumi di suolo per ulteriori vie di comunicazione, con conseguente aumento esponenziale dell’inquinamento da polveri sottili, da aggiungere a quello già presente generato dalla viabilità di via Appia Nuova, via Nettunense ed il traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino. Senza trascurare l’elevata quantità di radon presente nel territorio.

Si dovranno gestire 14mila persone in più senza servizi sociali, servizi pubblici, e senza uno straccio di progetto di pianificazione urbanistica.

Si subirà la morte di questo territorio in mano a gente incapace portata a spasso da speculatori senza scrupoli.

Per non parlare del fatto che l’aera interessata dalla cementificazione ricade all’interno di determinati e specifici vincoli quali: 
beni patrimoniali diffusi, testimonianze di carattere identitario, archeologici e storici e relativa fascia di rispetto di 100 mt. Lineari (Art. 13 comma 3 lettera D, L.R. 24/98);

Che Il PTPG della provincia di Roma, (Testo approvato dal Consiglio Provinciale con Delibera n° 1 del 18/01/2010), desumendolo dall’inquadramento regionale, ribadisce ulteriormente la criticità della zona indicandoli come “nastri verdi”, ovvero territorio agricolo tutelato, e all’art 15 c. 2-6 sottolinea quanto già prevede l’art 94 della 152/06: ovvero nelle zone indicate non è possibile autorizzare interventi urbanistici di varia natura, in particolare nuovi insediamenti abitativi.

Nella foto seguente è evidenziata l’area soggetta al consumo di suolo:

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9 commenti

  1. Che tutto sommato il termine DEMOCRAZIA non indica in fondo altro che il dominio, anche imposto con la violenza, dei più forti sui più deboli (non è quella parola “aulica” che vogliono farci credere che sia). Ed i più forti e prepotenti sono anche difesi dallo Stato. Per i poveracci che sono lieti anche solo si vedere un campo verde non resta nulla. Sarebbe diverso se l’Italia fosse una “CONDIVISIONE” fondata sul “rispetto”

  2. è incredibile, distruggono un patrimonio tanto grande da non saperlo nemmeno quantificare, per poche sporche lire o euro qual si voglia, idem a grottaferrata..tutti i castelli, distruggono vigne per far villette, condomini che poi tanto non riescono a vendere: la stupidità sommata all’ignoranza.
    Davanti alla Molara pure….stanno già costruendo. uno stupro visto dall’alto.
    La zona industriale di S.Cesareo, guardatela con google map…..sembra un’errore dello schermo..
    infinita tristezza, infinita rabbia

    1. mentre noi ci scambiamo commenti e manifestiamo l’un l’altro tristezza e rabbia (o rassegnazione) i cementificatori e gli amministratori locali che ne assecondano i desideri, per tornaconto politico, per interessi personali o persino per una malintesa (ed anche un pò malata) idea di sviluppo, continuano imperturbabili a fare i loro porci comodi, con un solo scopo : il vantaggio di pochi a danno di tutti gli altri e del territorio, fregandosene di tutto e di tutti, figuriamoci dei nostri commenti: gli amministratori qualcuno li avrà pure eletti: malgrado questo occorre – in tanti – mobilitarsi, far sentire forte il proprio dissenso e lottare con le unghie e coi denti, brandendo come una clava le leggi che questi personaggi fingono di ignorare (o ignorano per davvero, nel senso che talvolta, oltre ad essere intelletualmente disonesti si scopre che sono anche delle “capre” – con rispetto parlando per questi simpatici animali …) o che cercano in vari modi di piegare alle proprie esigenze – in un quadro di formale, apparente legalità, in grado di reggere solo fino a quando qualcuno non mette il dito nella piaga e denuncia le porcherie messe in atto : è quello che è stato fatto ad Albano dove, leggi alla mano e con l’aiuto di persone competenti i cittadini si sono uniti ed opposti, a suon di ricorsi al TAR alla spegiudicata (e delinquenziale, come gli ultimi sviluppi giudiziari stanno finalmente mettendo in chiaro) politica di gestione dei rifiuti, volta a favorire sempre i soliti mascalzoni; è quando stanno facendo, contro le speculazioni edilizie a Marino e dintorni anche comitati locali cone ad es. “Argine Divino Amore” che ha ingaggiato anche qui una battaglia legale mediante ricorsi al TAR : aiutiamoli e sosteniamoli, ciascuno come può, anche solo con una firma, soprattutto facciamo sentire con forza la nostra voce e forse qualcosa potrà cambiare

      a proposito di Molara: di cosa si tratta? (mi trovo la maggior parte del tempo fuori sede per lavoro e non sono aggiornato in proposito : alcuni anni fa un tentativo di speculazione edilizia che minacciava un importante sito archeologico era stato “stoppato” anche grazie alla decisa protesta di tutte le associazioni ambientaliste dei castelli) : grazie per ogni ulteriore dettaglio e Buona giornata

  3. chiamiamo gli svedesi,o gli olandesi,o i danesi per salvare l’Italia!

    1. ma sì mi arrendo all’evidenza: noi italiani siamo un popolo incivile, mi costa ammetterlo ma è così

  4. una follia!!!! come qualsiasi sfruttamento. l’uso è lecito, l’abuso è condannabile perchè impoverisce la terra e di conseguenza diventa emergenza generazionale.

  5. Follia allo stato puro ! A tutto questo si deve aggiungere tutto il cemento armato che il comune di Marino stà autorizzando e che sta distruggendo le ultime vigne, l’ultimo prezioso territorio dei Castelli Romani… fatevi un giro per via del pascolaro, Frattocchie, Via dei Glicini oppure le zone limitrofe alle coste del lago di Castel Gandolfo; ovunque cemento ! Ma la giunta zingaretti dove stà ? Il ministero dell’ambiente dove stà ? I neoambientalisti, quelli che hanno “costruito” Cecchina, Pavona, le mole, Santa Maria delle Mole con il loro cemento abusivo e che ora non voglio le discariche vicino al loro “giardinetto” dove stanno ?

    1. Vorrei sapere che cosa si andrà a costruire…non so se ho letto troppo in fretta e mi è sfuggito… Grazie!

      1. Residenze per 14000 nuovi abitanti più altro ancora….
        credo basti per INDIGNARSI.

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