Una petizione per fermare le grandi opere

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I gruppi, i movimenti e le associazioni chiedono con una petizione al Presidente della Repubblica una moratoria sulle grandi opere, per fare pulizia e chiarezza prima del semestre europeo affidato all’Italia. 

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Il recente arresto di Antonio Rognoni, Direttore generale di Infrastrutture Lombarde, ripropone il problema della fondatezza programmatica e della giustificazione socioeconomica delle grandi opere e delle iniziative come EXPO2015.

I gruppi politici, i comitati, i movimenti e le associazioni firmatari di questo comunicato – che hanno anche lanciato la petizione – sostengono e ringraziano la Magistratura e gli enti che hanno fatto emergere queste malversazioni e chiedono al Governo una moratoria sul comparto delle grandi opere perchè ritengono che non si possa rilanciare l’economia italiana con opere nate vecchie come Pedemontana, con sprechi ingenti di soldi pubblici, con la devastazione del paesaggio che é una delle principali risorse nazionali.

In particolare chiedono al Governo e agli organismi competenti (nuovo CIPE) di non concedere a Pedemontana  alcuna agevolazione pubblica o aiuto fiscale (si parla di 480 milioni di euro).

I cittadini, che stanno sopportando gli effetti della crisi e delle conseguenti manovre economiche, hanno bisogno di avere la certezza che si sta facendo ogni sforzo per una corretta gestione della cosa pubblica.

I firmatari chiedono quindi di conoscere i bilanci delle grandi opere e  di avere un quadro preciso sul concorso economico dello Stato per queste iniziative che vengono presentate come “a carico dei privati”, chiedono che si faccia uno studio di tutti i debiti nascosti nei bilanci delle società miste pubblico-private che saranno la causa di un nuovo e ancor più esplosivo debito pubblico, chiedono infine una analisi indipendente dei costi-benefici di queste opere.

L’Unione Europea é orientata alla sostenibilità e quindi ai trasporti su ferro e non su gomma: perseverare nel 2014 con iniziative che generano effetto serra e cambiamento climatico é antieconomico e insensato sia da un punto di vista ambientale che umano. Anche le banche cominciano a rendersi conto della non profittabilità di questi investimenti che talvolta hanno tempi di rientro dell’ordine dei 50 anni!

 

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E’ indirizzato al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente del Consiglio, al Presidente della Commissione Europea, al Presidente della Regione Lombardia, ai Capigruppo dei partiti presenti in regione, ai Sindaci delle città di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Sondrio,Varese e ai presidenti delle omonime province, al Procuratore della Repubblica di Milano.

Per contatti: info@listacivicaitaliana.org
corradi.circolo@tin.it  
cesare.vacchelli@teletu.it

Ecco un sommario elenco delle grandi opere coinvolte in Lombardia nelle inchieste della Magistratura:
Expo 2015 (1.200.000 euro per attività di supporto e consulenza, 25 appalti “turbati”); 525.000 euro per consulenze per opere stradali come Pedemontana, Tangenziale Est Esterna di Milano e il collegamento Brescia-Milano noto come Bre-Be-Mi, autostrada CR-MN (240.000 euro per consulenze); 2.400.000 euro per consulenze per l’autostrada Brescia-Bergamo-Milano (Bre-Be-Mi);  autostrada Broni-Mortara-Stroppiana; 400.000 euro per appalti in vari ospedali; circa 1.800.000 euro per le bonifiche da amianto di un’area a Pieve Emanuele.

Primi firmatari:

– Lista civica italiana
– Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
– Coordinamento Nord Sud del Mondo
– Forum nazionale Salviamo il paesaggio
– Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio
– Campagna “Ferma la banca”
– Rete civica italiana
– Coordinamento comitati contro le autostrade CR-MN e TI.BRE (Tirreno-Brennero)
– Legambiente Lombardia
– Comitato Parco A. Cederna e il Comitato “La Villa Reale e’ anche mia”
– Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile
– WWF Lombardia
– Lista civica “Un’altra provincia” – Milano
– Movimento 5 Stelle Regione Lombardia
– Movimento 5 Stelle Vimercate
– Associazione Dimensioni Diverse – Onlus
– Rete Ambientalista Pavese
– Coordinamento Comitati ed Associazioni contro l’autostrada Broni-Mortara-Stroppiana
– Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza
– Rete Associazioni e Comitati per Salute, Ambiente e Sviluppo sostenibile della provincia di Pavia
– Associazione ApertaMenteLab – Soncino
– Amici di Emmaus – Piadena
– Comitato No Gasaran – Sergnano

6 commenti

    1. Per favore basta con questa storia del sempre “no” ! I gruppi che propongono iniziative di questo genere sono portatori di innumerevoli SI che porterebbero al riequilibrio del nostro rapporto con il pianeta e a una valanga di posti di lavoro dotati di senso. Alcuni esempi? Si al riciclaggio dei rifiuti, al cibo biologico a KM 0, alle case ben coibentate, agli oggetti riparabili. Mi fermo qui… Se non é convinto della necessità di rivedere il nostro modo di produrre la invito a documentarsi su http://www.footprintnetwork.org o a leggere qui http://retecivicaitaliana.it/le-iniziative/earth-overshoot-day-2011/. Cordiali saluti

  1. A quando una petizione per salvare il territorio dai sindaci virtuosi che vogliono solo fare cassa?

  2. Quello che si fa per la tutela del territorio non è mai abbastanza. E’ necessario partire dall’educazione dei bambini e dei giovani perché sono loro che ne pagheranno le maggiori conseguenze.

  3. Firmo a nome di Mountain Wilderness Italia ne sono il portavoce, Luigi Casanova

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