L’allarme degli esperti: è l’uso dei disseccanti chimici ad uccidere gli ulivi

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La causa del deperimento di secolari olivi salentini è l’uso di disseccanti chimici. C’è preoccupazione sul futuro di queste piante e tanta confusione sulle cause del fenomeno.

Come spiegato dal Prof. Giuseppe Altieri, docente di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura Biologica e Agroecologia, non sono i batteri come la Xylella fastidiosa a scatenare il deperimento. La presenza di questi batteri è in realtà solo la conseguenza dell’impiego di disseccanti chimici come Glifosate (roundup) e glufosinate ammonio, usati in particolare lungo le linee ferroviarie.

Una scelta sbagliata in origine – denuncia il professore – che provoca attacchi di altri patogeni, cancri rameali e batteriosi comuni, indebolendo ulteriormente le piante, sulle quali poi si insediano la zilella e altre avversità.

Del caso si è occupata anche la trasmissione Striscia la Notizia con un servizio dello scorso mese di gennaio 2014 .

Gli olivi malati sono stati analizzati anche grazie alle fotografie scattate da un drone. Gli esperti che hanno studiato il caso sostengono che dalle immagini si dimostra chiaramente che dove si usano i disseccanti chimici si altera l’equilibrio microbico dei terreni, indebolendo le piante e predisponendole agli attacchi di patogeni.

A questo si aggiunge il problema dell’abbandono colturale, ovvero la mancanza di trattamenti biologici a base di Rame e le potature annuali.

Ancor più grave è il fatto che tali disseccanti sono di fatto vietati dal 1 gennaio 2014, con l’entrata in vigore del d.lgsl.150/2012 sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, che impone l’obbligo di agricoltura integrata in tutta italia, ovvero dell’obbligo di impiego delle tecniche sostitutive di quelle chimiche (in questo caso le lavorazioni meccaniche o il pirodiserbo).

Deve essere promosso, per la cura degli ulivi così come in altre gestioni di sistemi agricoli, l’uso di tecniche di coltivazione Biologica e  l’Agroecologia – è il messaggio finale – e bandire l’uso incivile dei disseccanti tossici e pericolosi per la salute da ogni ambito agricolo ed extragricolo tornando a tagliare l’erba con produzione di humus.

Di seguito un ulteriore contributo del Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo, Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura Biologica, Agroecologia – Ist. Agrario Todi

E’ necessario un immediato programma territoriale di riconversione biologica dell’Agricoltura, a partire dal Simbolo del Salento e della Cultura Mediterranea: “l’Ulivo Sacro Millenario”… Immortale.
Sostenuto dai Pagamenti Agroambientali Europei attraverso i Piani Regionali di Sviluppo Rurale.
Miliardi di euro che spesso tornano indietro a Bruxelles o non arrivano agli agricoltori che potrebbero tutelare la nostra salute (…e la propria in primis…), l’ambiente, la Bodiversità, attraverso l’Agricoltura Biologica Tradizionale, 100% agroecologica, 100% made in Italy e 100% libera da OGM…
Mentre ancora oggi molte regioni italiane sovvenzionano con quei fondi una falsa agricoltura integrata che prevede uso di pesticidi a volontà e addirittura dissecanti chimici, pericolosissimi per la salute, che inquinano le falde potabili e devastano territori e paesaggi (colorazione Arancio di erba morta)… e la biodiversità (microrganismi utili del terreno, erbe salutari, insetti utili, uccelli e mammiferi, ecc…)
Predisponendo i territori alle alluvioni a causa della perdita dell’Humus, base della fertilità e sostanza che trattiene acqua fino a 10 volte il suo peso… acqua che così scorre a valle provocando morte e distruzione…  …e Miliardi di danni.
Mentre l’atmosfera si riempie di anidride carbonica e vapore acqueo, proprio a causa della distruzione dell’humus e delle erbe fotosintetiche, oltre che per la follia degli allevamenti industriali di animali che oggi mangiano alimenti a base di Pesticidi ed OGM (che si accumulano nelle carni), almeno come 20 miliardi di esseri Umani… prima causa dell’effetto serra per la produzione di CO2, Metano, Ossidi di Azoto, Vapore Acqueo e sprechi energetici pazzeschi… (vedasi il film Home).
Fermiamoci… è già troppo tardi… troppo tardi per essere Pessimisti. L’Italia, ad esempio, ha il triste primato mondiale dei tumori dell’Infanzia…
…stiamo distruggendo il nostro futuro in modo irreversibile… la salute dei Bambini.
Le soluzioni sono semplici ed efficaci e renderebbero gli agricoltori biologici e l’Italia più ricca e sana che mai. Un esempio da mettere in primo piano per Expò 2015.
Agroecologia: nella Tradizione… l’Innovazione. A partire dal Recupero delle conoscenze smarrite. Superando i conflitti di interesse, per la convergenza degli interessi di tutti… nessuno escluso.

8 commenti

  1. Esperti di Parziali VERITà contro gli esperti, ritenuti tali, che stanno facendo sdradicare-abbattere gli Ulivi !!?!?!?!?! Signori, i veri untori, sono i prof. ricercatori dott. periti proprietari Busin€$$, giammai agricoltori, che ignorando la storia-curaMillenaria-Ulivi, per molti molti molti decenni, hanno praticato Potature-Bastarde che, nel tempo hanno fatto ammalare gli Ulivi rendendoli attaccabili da tutto e tutti, cioè da tutti i tipi di intemperie, freddo-caldo, giorno-notte, senza o quasi produzione Linfa-Acqua, e, conseguentemente, come concausa, da tutti i tipi di insetti-batteri, per sfasamento dell’eco-sistema , quest’ultima come concausa finale e GIAMMAI COME UNTORE PRINCIPALE ! E GIAMMAI DA ABBANDONO ULIVI, CHE, SE NON SFREGIATO, HA, SEMMAI, RINGRAZIATO PER NON ESSERE STATO ULTERIORMENTE GHIGLIOTTINATO-CAPITOZZATO E MESSO A DIGIUNO FORZATO !

  2. esce fuori una parziale verità, perché la verità sta nelle potature bastarde applicate da molti decenni, mutilando sempre più l’ulivo, con ferite gravi, mettendolo a digiuno forzato, acqua compresa, esponendolo , insieme alla fioritura-frutto, a tutti i tipi di intemperie, differenza di temperatura giorno-notte e, non permettendo più all’ulivo, di poter portare a termine la maturazione delle olive, le stesse, abortite in anteprima, per albero sempre più malato ! ! eccetto le radici che, grazie alla loro profondità, non raggiunta neanche dai diserbanti più potenti, riescono ancora a cacciare i polloni-succhioni nuovi ! nonostante l’albero sia sempre più malato-malandato nei vari decenni !! da qui, l’assurdità dello sdradicamento totale ! La messa a digiuno viene dallo sfogliamento totale dell’ulivo che, dalle foglie, tramite luce-aria-SOLE, produce la Linfa-Alimento, di giorno e, di notte, in modo particolare nei periodi caldi, tramite le foglie, la relativa acqua E, entrambi, per caduta gravitazionale, e giammai dal basso verso l’alto !, alimentano l’ulivo, fino alle loro radici !!, alla pari, per l’acqua, della sopravvivenza delle piante nel deserto ! ! Ecco i Veri motivi del disseccamento ULIVI, per ora nel Salento, in futuro in tutta Italia, se si continuerà a far fare una potatura da spogliarello, ghigliottinamento, capitozzamento e, lasciare solo i rami verso il basso, i quali, per blocco circolazione Linfa-acqua, determinano blocco circolazione con relativi disseccamento rami-tronchi ! ! oltre alle nuove colture INTENSIVE che, nel tempo di qualche decennio, a seguito sviluppo-radici, si auto-soffocheranno a vicenda !! o rimarrà l’albero di ulivo più sano-forte ! Tenete presente che, nelle grosse città, ove ai semafori staziona il peggior numero di auto, con la peggiore carburazione ! con tubi di scarico a 20 cm dal suolo, non secca neanche il prato-erba, con bocca-radice in superficie ! ! figuriamoci, gli alberi con radici in profondità ! ! e quando utilizzati i peggiori prodotti chimici, diserbanti, non si ammala-secca nessun albero presente !!perché, gli stessi, non subiscono le potature BASTARDE degli ulivi ! !

  3. Oohh, finalmente. Un fitopatologo si esprime ed esce fuori la verità. Eehh, lo avevo detto. Qui è un fitopatologo che parla, cioè uno del vero mestiere. Certo, se facesse una bella relazione scritta, cioè con accertamenti e cause della malattia o del disseccamento, sarebbe meglio.
    Ah, e te caro Ottorino, le prove scientifiche, a sostegno della tua tesi, dove sono?

  4. Penso che il Prof. Giuseppe Altieri sia una delle pochissime persone competenti in materia di XYlella a differenza di tanti giustizieri incompetenti autorizzati a gestire questo disastro.

    1. La confusione, gentile Teo Montisci l’hanno fatta i cosiddetti “scienziati” dello IAM di Bari che , a tuttoggi, non hanno ancora dimostrato la correlazione tra disseccamento e xilella (prove di patogenicità) e che nonostante ciò hanno consentito ai nostri miopi amministratori di dare il via a pratiche di contrasto alla xilella che si concretizzano nello sterminio degli ulivi e nell’avvenelamento per mezzo di insetticidi di tutto ciò che si muove sul territorio salentino. Leggere per capire “Xilella report” di Marilù Castrogiovanni, in tutte le edicole e librerie del Salento.

  5. Mi sembra che non ci siano dati di fatto e prove sufficienti per stabilire la correlazione causa effetto tra l’uso dei diseccanti e la malattia degli olivi. E’ possibile che questo nesso esista e sicuramentre i diseccanti non fanno bene alla natura, ma per suffragare un titolo come quello dell’articolo occorrono elementi rigorosi altrimenti come spesso accade si fa solo confusione.

    1. Faccio osservare che ciò che c’è in ballo non sono bruscolini e non soltanto il titolo di un articolo che potrebbe essere impreciso. Mi si dice: “i disseccanti non fanno bene alla natura”. E questo non basta? Perché si continua a usarli? Perché si permette a questi scellerati di rovinare qualcosa (la natura!) che non è di loro proprietà ma un bene collettivo? Aspettiamo le prove? e quando quelle prove un giorno, come ahimè temo, arriveranno, dove ce le metteremo? a cosa ci serviranno? Stiamo guardando un effetto (spettacolare e che fa notizia, quello degli ulivi) che è parte di un fenomeno ben più generale. Io guardo a quest’ultimo e per questa ragione non mi interessa molto di stabilire se ci sono prove sufficienti per stabilire la correlazione causa effetto fra disseccanti e malattia degli ulivi.
      E’ vero che si fa tanta confusione, ma io so che anche il prestigiatore, per far “passare” i suoi trucchi attira sempre l’attenzione, con la scusa della prova rigorosa, su particolari ininfluenti. Cerchiamo di fermare coloro che continuano a rovinare qualcosa che non è di loro esclusiva proprietà bensì un bene comune: la Natura.

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