“Che cosa c’è sotto”, un libro per conoscere (e difendere) il suolo

cosa-c-e-sotto-paolo-pileriAltreconomia, rivista e casa editrice indipendente che dal 1999 si occupa di economia solidale, tra i promotori del forum “Salviamo il paesaggio”, sta preparando un manuale terra terra – ma per nulla superficiale – per sapere dove metti i piedi e per scoprire perché il suolo è la risorsa più preziosa che abbiamo.

Altreconomia racconta da anni il lavoro dei comitati e di cittadini attivi nella difesa del suolo, e nel corso degli anni ha offerto strumenti per orientare l’azione della cittadinanza attiva, da “Le conseguenze del cemento” a “Salviamo il paesaggio!”, fino all’ultimo “Rottama Italia”.

“Che cosa c’è sotto” è un libro diverso: a firmarlo è Paolo Pileri, che insegna Pianificazione territoriale ambientale al Politecnico di Milano ed è animatore del progetto VENTO, ed è stato tra i promotori del Centro di ricerca sul consumo di suolo.

Il libro uscirà ad aprile -e avrà un prezzo di copertina di € 12,50- ma da oggi potrai partecipare al progetto in crowdfunding lanciato su Eppela. Potrai comprarlo al prezzo speciale di 10 euro a copia, aiutandoci a coprire i costi di stampa.

Grazie al tuo sostegno, con il tuo preordine potremo non solo stampare ma anche diffondere al meglio il libro, in libreria, nelle botteghe del commercio equo e solidale e on line.

Il libro

Il suolo è bello! Da sempre in basso, calpestato, considerato sporco è in realtà qualcosa di delicato e complesso, di segreto e meraviglioso, di potente e sottile, di vivo, sano, abitato, di profumato e persino di buono.

Questo libro restituisce piena dignità al suolo. “Il suolo è bello ma pochi lo sanno” diceva Hans Jenny, famoso pedologo svizzero. “Che cosa c’è sotto” spiega in modo comprensibile a tutti che cos’è e perché il consumo di suolo deve finire. Non è solo un nitido progetto divulgativo, ma una lucida scelta di partire dal suolo fertile (libero) per dipanare un filo narrativo potente, da cui partire per immaginare un progetto culturale nuovo, un’idea di città, ma anche di Paese e di cittadinanza.

“Il suolo –scrive nell’introduzione l’autore Paolo Pileri- è da sempre la più grande innovazione che muove le nostre società nel futuro. L’unica risorsa che trasforma la morte in vita, la cacca in cibo, come dice provocatoriamente Logan. Dove c’è suolo c’è vita”. Questo è importante saperlo per tempo. È importante in-segnarlo ovvero farlo conoscere per lasciare il segno.

Il suolo oggi subisce continue minacce. Il consumo di suolo è la più grave in Italia -anche a causa di piani urbanistici suddivisi in infiniti rivoli e amministrazioni- si consumano 8 metri quadrati al secondo, e vengono erosi suoli per 24.000.000.000 di tonnellate all’anno. Ma si dimentica, soprattutto, che il suolo è stato definito una “risorsa non rinnovabile”: per generare soli 2,5 centimetri di suolo “vivo” ci vogliono 500 anni. Spesso questo lavoro incredibile viene distrutto in pochi minuti, per sempre.

Non dimentichiamo – come dice Salvatore Settis – che più facilmente perdiamo quel che non conosciamo ovvero ciò che non siamo in grado di difendere in quanto non ha più esistenza nel nostro impianto di pensiero. Il nostro Paese ha per primo al mondo inserito nella sua Carta Costituzionale (articolo 9) il paesaggio, il cui legame con il suolo è immediato, come elemento fondativo di cittadinanza perché i Costituenti intuirono che era la registrazione vivente di una storia originale fatta di mille incroci, ibridazioni e stratificazioni.

Perché sostenerci?

Perché Altreconomia è una rivista e una casa editrice di proprietà dei suoi lettori: Altreconomia infatti è una cooperativa composta da oltre 600 soci singoli, associazioni e altre cooperative. L’assoluta indipendenza dell’informazione di Altreconomia è garantita proprio dal suo “assetto proprietario” e dalle sue fonti di reddito: si tratta infatti di un editore che non beneficia di alcuna sovvenzione né a livello politico né a quello istituzionale, ma vive grazie alle vendite dei propri prodotti e servizi. A differenza dei media mainstream, Altreconomia si prende la libertà di non dipendere dalla pubblicità, limitata al 10% delle pagine e scelta con cura rispetto alla credibilità e al profilo etico degli inserzionisti.

Perché “Che cosa c’è sotto” è un libro necessario?

Perché:

  • è un libro che spiega il suolo, con un linguaggio accessibile a tutti
  • sostenendo la pubblicazione di questo libro sostieni il suolo, come il suolo – da sempre – sostiene noi.
  • esce nel 2015, che le Nazioni Unite hanno voluto come Anno internazionale dei suoli
  • il suolo è l’elemento fondamentale del paesaggio, tutelato dall’articolo 9 della Costituzione italiana
  • è un testo sul quale associazioni, studenti, cittadini attivi potranno confrontarsi e dal quale potranno ripartire alla difesa del territorio…fino all’ultima zolla!
  • “Che cosa c’è sotto” parte dal suolo per immaginare insieme ai lettori una nuova idea di città, di Paese e di cittadinanza
  • il sostegno a questo progetto è anche il sostegno all’informazione indipendente, fragile quanto il suolo: Bibliodiversità e Biodiversità s’incontrano, in un progetto dalla parte dei cittadini di oggi e del futuro

Perché “sotto”… c’è il suolo, che si consuma ma non si rinnova!

Le ricompense

Le ricompense includono una o più copie del libro a prezzo speciale e, a seconda della quota sostenuta, un poster illustrato recante l’Art. 9 della Costituzione e un commento di S. Settis, abbonamenti annuali ad Altreconomia, alcuni prodotti biologici del Parco agricolo Sud di Milano: il parco “di cintura” più esteso d’Europa, minacciato da numerosi progetti infrastrutturali. Con la quota da 200 euro avrai inoltre la possibilità di incontrare l’autore, per una presentazione del libro! (secondo disponibilità e da svolgersi in Lombardia).

Acquistate “Che cosa c’è sotto”. Le ricompense sono tante e originali, militanti o edonistiche, simboliche e concrete, ma la più bella è quella di essere diventati “difensori del suolo”, dalla prima all’ultima zolla!

SOSTIENICI!

GRAZIE DA ALTRECONOMIA

4 commenti

  1. Difesa vitale e imprescindibile. Sostengo molto di cuore ma anch’io preferisco usare PayPal.
    Grazie molte

  2. è LA VERA QUESTIONE E SARA’ DIFFICILE RICONVERTIRE UN’ECONOMIA ED UNA CLASSE ISTITUZIONALE E PARTITOCRATICA CHE HA BASATO TUTTA LA SUA AZIONE SULLA RENDITA IMMOBILIARE E I SUOI RISVOLTI CLIENTELARI.APPROFITTO PER CHIEDERVI SE Sarà POSSIBILE FARCI UN’INIZIATIVA A L’AQUILA (DOPO IL TERREMOTO IN PREDA ALLO SCEMPIO TERRITORIALE )
    PERROTTI 334-2724599

  3. Vorrei sostenere il progetto ma non mi piace inserire in EPPELA i dati della mia carta, per poter partecipare desidero poter usare altra modalità di versamento…. PayPal o bonifico.
    Grazie e cordiali saluti

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