Legge Forestale: la rivolta degli scienziati

Botanici e zoologi di tutte le Università contro le nuove norme sui tagli dei boschi.

Contro lo schema di Decreto Legislativo in materia di Foreste e filiere forestali (nuovo Testo Unico delle Foreste), insorgono più di 200 professori universitari di botanica e zoologia, alla cui iniziativa si sono rapidamente aggiunti docenti di selvicoltura, geologia, difesa del suolo, idraulica forestale e diritto ambientale.

Da Bolzano a Catania, i ricercatori italiani che studiano gli ecosistemi forestali hanno sottoscritto un appello  che – ci tengono a rimarcare – “è strettamente scientifico ed estraneo ad ogni riferimento elettorale“, con cui chiederanno al Governo di non approvare il Decreto e al Presidente della Repubblica di non firmarlo, perché non fondato su basi scientifiche e dannoso per le foreste.

I principi ispiratori del Decreto lasciano basiti i docenti universitari: “Il testo parte dalla premessa, paradossale e contraria all’evidenza scientifica, che le foreste abbiano necessariamente bisogno di una “manutenzione”, ossia di essere soggette a tagli, all’apertura di strade e ad altri interventi, per prevenire il dissesto idrogeologico e gli incendi” sottolinea l’ecologo forestale Gianluca Piovesan (professore ordinario di selvicoltura e uno degli artefici del riconoscimento delle faggete secolari italiane come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO). “Si torna indietro di secoli con principi gravissimi – continua Piovesan –, come l’articolo che consente alle Regioni di procedere al taglio forzoso di boschi privati se il proprietario li lascia invecchiare“.

Una norma sconcertante” concorda il botanico ed ecologo Alessandro Chiarucci (professore ordinario a Bologna, noto a livello internazionale per i suoi studi sulla biodiversità): “sembra davvero grave, oltre che infondato dal punto di vista scientifico, equiparare i boschi che hanno “superato il turno” ai terreni agricoli abbandonati“. I boschi, infatti, a differenza delle colture agrarie, sono sistemi autosufficienti, che se lasciati indisturbati progrediscono verso una struttura più complessa e producono benefici ambientali crescenti.
Tra l’altro, con gli attuali prezzi irrisori della legna, dove si prenderebbero i soldi per sostenere questa strana “economia forestale sovietica”?” si stupisce Fabio Clauser, decano dei forestali italiani.

Fra i firmatari dell’appello numerose le firme di scienziati di grande esperienza e riconosciuta autorevolezza: lo zoologo Luigi Boitani, fra i maggiori esperti di conservazione della fauna in Italia; il botanico Franco Pedrotti, uno dei “padri” dei criteri scientifici per la conservazione della natura in Italia; l’ecologo forestale Marco Carrer, fra i massimi esperti italiani di effetti del cambiamento climatico sulle foreste; e numerosi italiani che lavorano in istituzioni di ricerca estera di grande prestigio, come Marco Ferretti, capo dell’unità di ricerca sulla gestione forestale dell’istituto federale WSL della Svizzera.

La produzione di legna e legname dai boschi è un’attività economica fondamentale: non vogliamo certo eliminarla dal territorio. Ma se si vogliono rendere i tagli molto più facili per ragioni economiche, allora si abbia il coraggio di dirlo e si lascino perdere ragioni pseudo-scientifiche” concludono i promotori dell’appello, che chiedono l’apertura di un tavolo interdisciplinare.

 

Ecco il testo integrale dell’Appello tecnico-scientifico sul nuovo Testo Unico Forestale

Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

I sottoscritti docenti universitari e ricercatori di enti pubblici in scienze botaniche, zoologiche, ecologiche, geologiche, ambientali e forestali esprimono sconcerto e preoccupazione per lo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni concernenti la revisione e l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali in attuazione dell’articolo 5 della legge 28 luglio 2016, n. 154”.

Siamo infatti costretti a sottolineare con forza il nostro stupore per i gravi errori scientifici che informano sia alcuni principi generali, sia numerosi aspetti tecnici, del proposto Decreto, che potranno condurre a effetti deleteri sugli ecosistemi, sul suolo, sulla biodiversità e sul paesaggio.

1. Il Decreto assume, contro ogni evidenza scientifica, la necessità di una gestione selvicolturale del patrimonio forestale per la prevenzione del dissesto e degli incendi e la tutela del paesaggio. Se è innegabile che la selvicoltura è un’attività economica di enorme importanza, che non può certamente essere esclusa da tutti i nostri boschi, dobbiamo con forza sottolineare come sia infondato e paradossale attribuirle aprioristicamente, in modo generalizzato, capacità di tutela contro eventi come le frane o l’erosione. Numerosi studi, condotti proprio in Italia, hanno mostrato ad esempio la forte erosione dei suoli che consegue alla gestione a ceduo dei boschi.

2. Appare gravissimo, e infondato sotto il profilo scientifico, equiparare i boschi che abbiano “superato il turno” ai terreni agricoli abbandonati (art.3, c. 2, lett. g). Infatti i boschi, anche se gestiti, sono ecosistemi auto-sostenuti e, in assenza di attività selvicolturali, evolvono in modo autonomo con caratteri che ne aumentano i servizi ecosistemici associati (p.e. qualità delle acque, conservazione del suolo e difesa dal dissesto, habitat per la fauna selvatica). I terreni agricoli, invece, sono ambienti creati artificialmente dall’uomo che richiedono un apporto continuo di energia per rimanere tali. Le conseguenze di tale confusione sulla gestione del territorio e sulla biodiversità e le funzioni degli ecosistemi sono potenzialmente irreparabili.

3. Fuori da ogni logica scientifica e dal buon senso è quanto risulta dal combinato fra l’art.12 (in base al quale le Regioni possono sostituirsi al legittimo proprietario dei terreni agricoli “incolti” per promuovere il recupero produttivo della proprietà fondiaria o per imporlo nei casi in cui non sia possibile raggiungere un accordo) e l’art.3 (che equipara i boschi che abbiano superato il turno ai terreni agricoli incolti): in pratica, le Regioni potrebbero procedere al taglio coatto di boschi il cui proprietario abbia lasciato decorrere il turno. Le conseguenze sono sconcertanti: un bosco che evolve naturalmente verso più complessi stadi ecologici e fornisce maggiori servizi ecosistemici è da considerarsi abbandonato (e quindi va tagliato). Tale risultato è completamente all’opposto del principio della incentivazione dei servizi ecosistemici che il Decreto dice a parole di voler promuovere.

4. Il Decreto fa un uso molto distorto del pagamento per i servizi ecosistemici (PES), utilizzando risorse pubbliche, che sarebbero destinate alla tutela ambientale, per sostenere alcune filiere produttive. In particolare, (art. 7, c. 10), appare molto discutibile sotto il profilo scientifico-ecologico ritenere buone pratiche forestali e assoggettabili ai PES qualunque tipo di utilizzazione forestale purché si abbia rinnovazione. Manca nella legge una prospettiva di indirizzo tecnico-scientifico finalizzata ad innovare tecniche selvicolturali a basso impatto ambientale. Di conseguenza, verrebbero pagate con i PSE anche normali pratiche selvicolturali che non implementano o mantengono i servizi ecosistemici, anzi in alcuni casi potrebbero essere causa di degrado.

5. Le opere di compensazione per eventuali eliminazioni di aree boscate secondo il Decreto non devono essere necessariamente vicine all’area sacrificata e (in base all’art.8, c.4, lett. c,d,e) potrebbero, incredibilmente, anche non essere rimboschimenti ma addirittura consistere nell’apertura di strade e simili a servizio e profitto dell’azienda stessa che ha effettuato la trasformazione. Va sottolineato che la viabilità forestale ha spesso dimostrato di avere notevoli impatti negativi sull’erosione del suolo, sul rischio di frane e sulla biodiversità floristica e faunistica (per il fenomeno noto in ecologia come effetto margine).

6. Il decreto contempla l’eliminazione del bosco al fine di conservare paesaggi agrari in abbandono, azione scientificamente discutibile, che contrasta le naturali tendenze dinamiche degli ecosistemi, utili alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla tutela idrogeologica. Solo in situazioni di paesaggi storici di particolare rilievo o di comunità secondarie di elevata importanza ecologica (e a seguito di approfondite ricerche) si può pensare di contrastare la naturale evoluzione a bosco.

7. La “gestione forestale sostenibile” non può comprendere solo le attività selvicolturali, ma deve prevedere anche l’individuazione delle riserve integrali o il rilascio di isole ad invecchiamento indefinito nelle particelle utilizzate. In tutto il testo manca invece un chiaro riferimento alla zonizzazione del territorio forestale, ossia una distinzione tra boschi da destinare alla produzione e boschi che devono restare indisturbati.

Infine, dobbiamo purtroppo rilevare che molte raccomandazioni approvate dalle Commissioni parlamentari competenti, se applicate, porterebbero ad un ulteriore peggioramento della fondatezza scientifica della norma e delle sue conseguenze sull’ambiente. Infatti, rispetto allo schema originariamente trasmesso dal Governo:

– viene aggiunta una definizione di gestione attiva che rende pericolosamente confusa la distinzione rispetto alla gestione sostenibile;

– viene tolto l’obbligo di utilizzo dell’ingegneria naturalistica per poter considerare le sistemazioni idraulico-forestali come attività di gestione forestale;

viene considerata “buona pratica forestale”, meritevole di pagamento dei servizi ecosistemici (PSE), qualunque forma di selvicoltura inclusa l’ordinaria gestione del bosco governato a ceduo (un’attività che, pur legittima e tradizionale su vaste superfici, appare scorretto poter considerare fornitrice di servizi ecosistemici di importanza tale da essere sussidiata economicamente, in quanto non necessariamente porta ad un incremento del capitale naturale e dei suoi servizi, ma può portare anzi a costi ambientali come ad es. perdita di suolo, a bassi livelli di potenzialità per gli habitat faunistici e ad emissione di CO2; in tal modo inoltre non si incentiva in alcun modo il passaggio a forme di selvicoltura più sostenibili, come la conversione ad alto fusto, diversamente da quanto nello spirito dei PSE);

– vengono incluse tra le compensazioni ambientali per eventuali disboscamenti le piantagioni di alberi in ambiente urbano, che nulla hanno a che vedere con gli ecosistemi naturali.

Per tutti questi motivi, riteniamo che il governo si assuma una gravissima responsabilità ad approvare il D.Lgs. in chiusura di legislatura, in assenza di un ampio e ponderato dibattito scientifico; chiediamo pertanto la sospensione dell’iter del decreto, e l’apertura di un tavolo interdisciplinare di approfondimento, o in subordine che esso venga riveduto tenendo conto di quanto espresso sopra.

 

SOTTOSCRIVONO L’APPELLO:
(elenco provvisorio in corso di aggiornamento)

Abbate, Giovanna – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi La Sapienza
Acosta, Alicia Teresa Rosario – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi Roma Tre
Ansaloni, Ivano – Ricercatore Universitario di Ecologia – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Arduini, Iduna – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Pisa
Audisio, Paolo Aldo – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi La Sapienza
Bacaro, Giovanni – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Trieste
Bacchetta, Gianluigi – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Cagliari
Bagella, Simonetta – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Sassari
Baldan, Barbara – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Padova
Baldantoni, Daniela – Ricercatore Universitario di Ecologia – Università degli Studi di Salerno
Balsamo, Maria – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi di Urbino
Bartolozzi, Luca – Responsabile della Sezione di Zoologia del Museo Storia Naturale – Università degli Studi di Firenze
Beani, Laura – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Firenze
Bellesia, Franco – già Professore Associato di Chimica organica – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Belmonte, Genuario – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi del Salento
Benesperi, Renato – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Firenze
Bertacchi, Andrea – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Pisa
Biondi, Edoardo – Professore Emerito di Botanica – Università Politecnica delle Marche
Biondi, Maurizio – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi dell’Aquila
Bogliani, Giuseppe – Professore Associato di Zoologia – Università degli studi di Pavia
Boitani, Luigi – Professore Onorario di Biologia della Conservazione – Università degli Studi La Sapienza
Bolpagni, Rossano – Professore Aggregato di Ecologia – Politecnico di Milano
Bonato , Lucio – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli studi di Padova
Bonfitto, Antonio – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli Studi di Bologna
Bosi, Giovanna – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Bottacci, Alessandro – Socio Ordinario dell’Accademia Italiana di Scienze forestali
Bracco, Francesco – Professore Associato di Botanica – Università degli studi di Pavia
Bragazza, Luca – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Ferrara
Bressi, Nicola – Funzionario Direttivo Museo Civico di Storia Naturale – Trieste
Bruschi, Piero – Professore Associato di Botanica – Universita’ degli Studi di Firenze
Buffa, Gabriella – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Venezia
Caccianiga, Marco – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Milano
Campetella, Giandiego – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Camerino
Caneva , Giulia – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Roma Tre
Canullo, Roberto – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Camerino
Caputo, Paolo – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Napoli Federico II
Cariani, Alessia – Ricercatore a Tempo Determinato di Zoologia – Università degli Studi di Bologna
Carnicelli, Stefano – Professore Ordinario di Pedologia – Università degli Studi di Firenze
Carpaneto, Giuseppe Maria – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi Roma Tre
Carranza, Maria Laura – Professore Associato di Ecologia – Università degli studi del Molise
Carrer, Marco – Professore Associato di Forest Ecosystems and Global Change – Università degli Studi di Padova
Castiglione, Stefano – Professore Ordinario di Botanica – Università degli studi di Salerno
Catorci, Andrea – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Camerino
Celesti, Laura – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi La Sapienza
Cerabolini, Bruno Enrico Leone – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi dell’Insubria
Chiarucci, Alessandro – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Bologna
Chiatante, Donato – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi dell’Insubria
Ciapica, Silvio – Professore a contratto di Gestione Forestale – Università degli Studi di Genova
Ciarcia, Gaetano – Professore Ordinario di Anatomia Comparata e Citologia – Università degli Studi di Napoli Federico II
Cifani, Giandomenico – già Responsabile dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione – CNR sede dell’Aquila
Cima, Francesca – Ricercatore Universitario di Anatomia Comparata e Citologia – Università degli Studi di PadovaCiucci, Paolo – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli Studi La Sapienza
Colombo, Lucia – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Milano
Congiu, Leonardo – Professore Associato di Ecologia – Università degli studi di Padova
Conti, Fabio – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Camerino
Contoli, Longino – già Primo Ricercatore – CNR
Coppola, Elio – Professore Associato di Pedologia – Università degli Studi della Campania
Corti, Claudia – zoologo conservatore del Museo di Storia Naturale – Università degli Studi di Firenze
Cottarelli, Vezio – già Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi della Tuscia
Cozza, Radiana – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi della Calabria
Cutini, Maurizio – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi Roma Tre
De Castro, Olga – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Napoli Federico II
De Marco, Anna – Ricercatore Universitario di Ecologia – Università degli Studi di Napoli Federico II
De Matthaeis, Elvira – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi La Sapienza
Del Prete, Carlo – già Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Del Vecchio, Silvia – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Venezia
Dessì Fulgheri, Francesco – già Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi di Firenze
Di Filippo, Alfredo – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi della Tuscia
Di Giulio, Andrea – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Roma Tre
Di Marco, Carlo – Professore aggregato di Istituzioni di diritto pubblico – Università degli Studi di Teramo
Di Marzio, Piera – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi del Molise
Di Pietro, Romeo – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi La Sapienza
Di Salvatore, Enzo – Professore Associato di Diritto Costituzionale – Università degli Studi di Teramo
Domina, Gianniantonio – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Palermo
Falconi, Rosanna – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli Studi di Bologna
Fanciulli, Pietro Paolo – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Siena
Fattorini, Simone – Ricercatore Universitario di Ecologia – Università degli Studi dell’Aquila
Ferrari, Carlo – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Bologna
Ferretti, Giulio – Tecnico Botanico – Università degli Studi di Firenze
Ferretti, Marco – Head Research Unit Forest Resources and Management – Swiss Federal Research Institute WSL
Ferrito, Venera – Ricercatore Universitario di Anatomia Comparata e Citologia – Università degli Studi di Catania
Filesi, Leonardo – Professore Associato di Botanica – Università IUAV di Venezia
Filibeck, Goffredo – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi della Tuscia
Filigheddu, Rossella – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Sassari
Fochetti, Romolo – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi della Tuscia
Foggi, Bruno – Ricercatore Universitario di Botanica – Universita’ degli Studi di Firenze
Fornara, Fabio – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Milano
Frattaroli, Anna Rita – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi dell’Aquila
Fusco, Giuseppe – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Padova
Gagliardo, Anna – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli Studi di Pisa
Galassi, Diana Maria Paola – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi dell’Aquila
Galeotti, Paolo – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi della Pavia
Galli, Loris – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli Studi di Genova
Galloni, Marta – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Bologna
Garbari, Fabio – già Professore Ordinario di Botanica, già Presidente della Società Botanica Italiana – Università degli
Studi di Pisa
Gargano, Domenico – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi della Calabria
Gentili, Rodolfo – Tecnico Botanico – Università degli studi di Milano
Gerdol, Renato – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Ferrara
Ghiselli, Fabrizio – Ricercatore a Tempo Determinato di Zoologia – Università degli Studi di Bologna
Gigante, Daniela – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Perugia
Giglio, Anita – Ricercatore Universitario di Entomologia – Università degli Studi della Calabria
Giordani, Paolo – Ricercatore a tempo determinato di Biologia Farmaceutica – Università degli Studi di Genova
Gratani, Loretta – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi La Sapienza
Grimaldi, Salvatore – Professore Ordinario di Idrologia e Sistemazioni Idraulico Forestali – Università degli Studi della
Tuscia
Grossoni, Paolo – già Professore ordinario di Botanica Forestale – Università degli Studi di FirenzeGuarino, Riccardo – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Palermo
Guglielmino, Adalgisa – Professore Associato di Entomologia – Università degli Studi della Tuscia
Guidetti, Roberto – Professore Associato di Zoologia – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Guidi, Loretta – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli Studi di Urbino
Iberite, Mauro – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi La Sapienza
Lambertini, Carla – Professore a contratto di Botanica – Università degli Studi di Bologna
Lardicci, Claudio – Professore Associato di Ecologia – Università degli Studi di Pisa
Leonardo, Ancillotto – Professore a contratto di Zoologia – Università degli Studi di Salerno
Lovari, Sandro – già Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi di Siena
Luchetti, Andrea – Ricercatore a tempo determinato di Zoologia – Università degli Studi di Bologna
Lustrino, Michele – Professore Associato di Petrologia e Petrografia – Università degli Studi La Sapienza
Maccherini, Simona – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Siena
Maistrello, Lara – Ricercatore Universitario di Entomologia – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Mantovani, Barbara – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi di Bologna
Mariotti, Mauro – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Genova
Martellos, Stefano – Ricercatore a tempo determinato di Botanica – Università degli Studi di Trieste
Martinoli, Adriano – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi dell’Insubria
Mazzini, Massimo – già Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi della Tuscia
Mercuri, Anna Maria – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Meriggi, Alberto – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Pavia
Migliozzi, Antonello – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Napoli Federico II
Moretti, Antonio – Ricercatore Universitario di Geologia strutturale – Università degli Studi dell’Aquila
Nascimbene, Juri – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Bologna
Nepi, Massimo – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Siena
Nimis, Pierluigi – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Trieste
Nistri, Annamaria – Conservatore del Museo di Storia Naturale – Università degli Studi di Firenze
Oliverio, Marco – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi La Sapienza
Pedrotti, Franco – Professore Emerito di Botanica, già Presidente della Società Botanica Italiana – Università degli Studi di
Camerino
Perco, Franco – già direttore zoologo dell’ Osservatorio Faunistico della – Provincia di Pordenone
Peruzzi, Lorenzo – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Pisa
Petroni, Giulio – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Pisa
Piccioni, Luigi – Ricercatore Universitario di Storia economica – Università degli Studi della Calabria
Pilastro, Andrea Augusto – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli studi di Padova
Piovesan, Gianluca – Professore Ordinario di Assestamento Forestale e Selvicoltura – Università degli Studi della Tuscia
Piraino, Stefano – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi del Salento
Pirone, Gianfranco – già Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi dell’Aquila
Ravera, Sonia – Presidente Società Lichenologica Italiana
Riccardo, Motti – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Napoli Federico II
Ricci, Claudia – già Professore Ordinario di Zoologia – Università degli studi di Milano
Ricotta, Carlo – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi La Sapienza
Rizzi, Chiara – Ricercatore a Tempo Determinato di Progettazione architettonica – Università degli Studi della Basilicata
Rocchini, Duccio – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Trento
Romano, Bernardino – Professore Ordinario di Pianificazione Territoriale – Università degli Studi dell’Aquila
Rondinini, Carlo – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli Studi La Sapienza
Rossi, Graziano – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Pavia
Russo, Danilo – Professore Associato di Ecologia – Università degli Studi di Napoli Federico II
Russo Ermolli, Elda – Ricercatore Universitario di Geomorfologia – Università degli Studi di Napoli Federico II
Rutigliano, Flora Angela – Professore Associato di Ecologia – Università degli Studi della Campania
Sabatini, Maria Agnese – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Sacchetti, Gianni – Professore Ordinario di Biologia Farmaceutica – Università degli Studi di Ferrara
Sacchi, Roberto – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Pavia
Sadori, Laura – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi La Sapienza
Sala, Luigi – Ricercatore Universitario di Zoologia – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Sanita’ di Toppi, Luigi – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Pisa
Sardella, Raffaele – Professore Associato di Paleontologia e Paleoecologia – Università degli Studi La SapienzaSbordoni, Valerio – già Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Scapigliati, Giuseppe – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi della Tuscia
Scapini, Felicita – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Firenze
Schirone, Bartolomeo – Professore Ordinario di Assestamento Forestale e Selvicoltura – Università degli Studi della
Tuscia
Scoppola, Anna – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi della Tuscia
Selvi, Federico – Professore Associato di Botanica – Università degli Studi di Firenze
Serino, Giovanna – Professore Associato di Biologia Molecolare – Università degli Studi La Sapienza
Sgarbi, Elisabetta – Professore Associato di Botanica – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Simeone, Marco Cosimo – Ricercatore Universitario di Assestamento Forestale e Selvicoltura – Università degli Studi della
Tuscia
Siniscalco, Consolata – Professore Ordinario di Botanica – Università degli Studi di Torino
Stanisci, Angela – Professore Associato di Botanica – Università degli studi del Molise
Strumia, Sandro – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi della Campania
Tongiorgi, Paolo – già Professore Ordinario di Zoologia – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Tosatti, Giovanni – già professore di Geologia Applicata e Ambientale – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Tripepi, Sandro – Professore Ordinario di Zoologia – Università degli Studi della Calabria
Ugolini, Alberto – Professore Associato di Zoologia – Università degli Studi di Firenze
Vacca, Andrea – Professore Associato di Pedologia – Università degli Studi di Cagliari
Vagge, Ilda – Professore Associato di Botanica – Università degli studi di Milano
Vallisneri, Maria – Professore Aggregato di Zoologia – Università degli Studi di Bologna
Varone, Laura – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi La Sapienza
Viciani, Daniele – Ricercatore Universitario di Botanica – Università degli Studi di Firenze
Virzo De Santo, Amalia – già Professore Ordinario di Ecologia – Università degli Studi di Napoli Federico II
Wellstein, Camilla – Ricercatore a Tempo Determinato di Botanica – Libera Università di Bolzano
Zanella, Augusto – Professore Associato di Dendrologia – Università degli Studi di Padova
Zuffi, Marco Alberto Luca – Tecnico Zoologo – Università degli Studi di Pisa

 

18 commenti

  1. Attenzione, alcuni dei problemi in questione possono ravvedersi in minima parte anche nella proposta di legge contro il consumo di suolo per paradosso. Non vorrei che questo malcostume si stesse diffondendo ovunque, in ogni sede.

  2. Ma si puo` sapere dove si puo` scaricare questo benedetto testo unico?! Insomma, in Italia scaricare una legge in discussione sembra essere impossibile!!!!

  3. […] Legge Forestale: la rivolta degli scienziati. Botanici e zoologi di tutte le Università contro le nuove norme sui tagli dei boschi. L’articolo su Salviamo il Paesaggio […]

  4. abito in pianura e ogni giorno vedo dove non ci sono più gli alberi che ben conoscevo e mi sento sempre più soffocare dallo smog..Vi supplico non disturbate i boschi…lasciateli come sono..mi schiero contro quel decreto legislativo che va contro la natura e di cui fa parte anche l’uomo…non distruggete la nostra gioia di andare nel bosco a scoprire ogni volta quanto ci è indispensabile così come da solo è cresciuto..

  5. Vivo sul lago di Garda, vicino alla zona di coltivazione dei vitigni Lugana, i coltivatori pur di aumentare il loro profitto tagliano gelsi e querce, facendo tabula rasa di boschetti che sono una grande ricchezza. Basta tagliare alberi, qualcuno si dimentica forse della loro importanza per la nostra stessa vita.

  6. E’ una legge pericolosissima della quale faranno cattivo uso i soliti ignoti legati alle lobby della produzione dei biogas. Oggi ho visto cigli di strade scempiate e mi si è stretto il cuore. Bisogna assolutamente sostenere i firmatari di questo appello, perchè il rischio che corriamo è di attivare un disboscamento distruttivo sia a livello climatico che paesaggistico.

  7. La società italiana, si comporta, spesso, come un idiota che sega il ramo su cui sta seduto. Cicche per terra, bottiglie e rifiuti lungo i margini stradali. Mancata raccolta differenziata, con la scusa del “non ho tempo” oppure, “che vuoi che sia, una bottiglia per strada”. Idioti, un a bottiglia dura anche 100 anni, la natura non la degrada. cosa stiamo facendo all’ ambiente dove viviamo? Non abbiamo un altro pianeta di scorta, dove andare, dopo aver prosciugato questo. Ora questa altra stronzata, un bosco non é un prato, si sa gestire benissimo da solo. Da piccolo c’ erano tanti boschi di alto fusto, bellissimi, non avevano mai visto una motosega, stupendo vedere questi alberi alti, maestosi, camminarci sotto. Ora ce ne sono rimasti pochi, vogliamo ridurre tutto ad una macchia? In nome del profitto di qualche tagliaboschi ammanicato con i soliti amministratori locali? Sfido chiunque a capire la differenza tra una pizza cotta a legna o a gas, smettiamola di star dietro alle stupidaggini, non si taglia un albero per fare una stupida pizza. Gli alberi sono esseri viventi, ci danno GRATIS ossigeno e BELLEZZA, una società evoluta deve proteggerli, non offenderli. Belline le querce o i lecci potati, non sono mica olivi. E quando questo virus, chiamato uomo, non esisteva, la terra come faceva? Faceva benissimo. proteggiamo gli alberi, piantiamoli invece di tagliarli.

  8. E’ uno dei tanti difetti della nostra “politica”. Per la soluzione di un problema, si preferiscono ascoltare esclusivamente le ragioni economiche, che sono poi quelle che hanno poi riflessi elettorali nel breve termine, anziché tecnici ed esperti del settore.

  9. E’ tristissimo vedere quanto la natura stia diventando sempre più uno dei tanti mezzi per speculazioni politiche e di denaro.
    Qualsiasi spazio verde libero o privato, deve essere trattato, domato, ordinato a misura ed esigenze umane in nome anche ad un presunto e diffuso senso di ordine e pulizia applicabile anche al verde.Sarebbe meglio che gli spazzini pulissero bene le strade, la gente imparasse ad avere più senso civico ed a godere semplicemente della bellezza e dei vantaggi del verde per il benessere di tutti e non solo delle ditte che si mettono i soldi in tasca. Si vedono scempi di potature ed alberi ridotti a pali per paura delle foglie o degli uccelli che, posandosi sui rami, sporcano le auto! Lasciate libere almeno le foreste!!

  10. Spero che non sia l’ennesima occasione mancata per dare al nostro Paese una disciplina forestale che vada nella direzione di sostenere gli usi sostenibili (e quindi anche colturali) delle foreste e non capisco quella che mi pare una mancanza di comunicazione tra accademici: qui firmano docenti di scienze botaniche, ecologiche e faunistica, quelli di selvicoltura invece sostengono la legge. Ma se vi parlaste PRIMA, in modo da dare al legislatore un apporto consensuale e qualificato della comunità scientifica, non sarebbe meglio?

  11. Il solito problema italiano :la natura libera e selvaggia , in Italia , non ha diritti. Aspettarsi che una politica ignorante e rapinatrice faccia qualcosa in senso positivo è speranza vana. In tal senso destra e sinistra pari sono.

  12. Ma, a me sembra una disputa, a questo punto, senza ne vinti e ne vincitori. Che la salvaguardia dei boschi viene appesa ad un didillo e non a tecniche selvicolturali ed assestamentali, proprie della nostra scienze forestali. Perché, circa il 90% di tecnici, professori ed accademici forestali sono d’accordo su questa legge.
    Allora mi chiedo, dov’è l’arcano vero e tecnico-scientifico e professionale forestale?

    1. Il dato del 90% di assensi lei da dove lo ricava?
      Ha fatto una ricerca statistica (tecnico-scientifica) per determinarlo o butta lì cifre tanto per avvalorare la sua opinione?

  13. sono felice dell’appello. Noto la mancanza totale di esperti dell’ISPRA…. ma non sarà un caso.

  14. È un abominio , questo scempio segue il disastro operato nelle campagne della bassa emiliana , dove sono sparite le siepi dai campi ( nonostante che gli agricoltori avessero ricevuto fondi europei per piantumarle). Si assiste ogni giorno nella mia provincia a tagli sistematici di pioppi , di biancospini e di tutta la vegetazione spontanea lungo gli argini di tutti i corsi d’acqua . Si sta distruggendo tutto il nostro ambiente in nome del dio denaro . Tutto questo deve finire .

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