National Geographic: possibile che una prestigiosa rivista possa scegliere di consumare il suolo?

Il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio scrive ai Dirigenti del National Geographic invitandoli a recedere dalla partecipazione a una nuova speculazione che porterà all’edificazione a Caselle (Torino) di un centro commerciale tra i più grandi d’Italia…

All’attenzione dei Dirigenti del National Geographic Italia

Oggetto: Invito ai Dirigenti del National Geographic a rivalutare la loro decisione di realizzare il proprio primo centro europeo di educazione e intrattenimento per le famiglie all’interno del progetto Caselle Open Mall.

A nome del Forum nazionale Salviamo il Paesaggio, Rete nazionale formata da oltre 1.000 organizzazioni e da decine di migliaia di singoli aderenti individuali, da anni impegnata nella tutela del paesaggio e dei territori e in azioni a contrasto del consumo di suolo (anche attraverso una Proposta di Legge popolare elaborata da un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare composto da 75 Esperti, attualmente in discussione al Senato, commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura), mi permetto di sottoporre alla Vostra attenzione la nostra formale richiesta di voler rivalutare la Vostra partecipazione al progetto indicato in oggetto.

Premettiamo che, da sempre, riteniamo il National Geographic una fonte informativa e formativa di massimo rilievo e di cui apprezziamo e sosteniamo la coerenza volta a perseguire l’obiettivo di «incrementare e diffondere la conoscenza geografica e allo stesso tempo di promuovere la protezione della cultura dell’umanità, della storia e delle risorse naturali per stimolare le persone a prendersi cura del proprio pianeta», come recita la Vostra stessa storia.

Nell’editoriale del numero di aprile 2019 dell’edizione italiana (“Città. Idee per un futuro migliore”) il Vostro direttore scrive:
«Le metropoli di domani potrebbero essere agghiaccianti alveari in stile Blade Runner (che, vuole il caso, è ambientato proprio nel 2019). Oppure, con una pianificazione razionale, potrebbero tornare luoghi dove convivere, nel senso letterale di “vivere insieme”. E, a pensarci bene, sarebbe una buona notizia anche per il Pianeta: meno spazio sapremo usare per le nostre attività, più ne avremo restituito alla natura».

Nel 2017 sempre la Vostra prestigiosa rivista informa sui dati Ispra relativi al consumo di suolo nel nostro Paese e, correttamente, segnala la grave perdita ecosistemica in atto e il contesto di assoluta «emergenza» in cui ci troviamo: http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2018/07/17/news/italia_consumo_di_suolo_nel_2017_colpiti_anche_parchi_e_paesaggi_tutelati-4049416/

Ora, con nostra assoluta sorpresa, veniamo informati della Vostra condivisione del progetto Caselle Open Mall che si prefigura come uno dei centri commerciali più grandi d’Italia, essendo prevista la sua realizzazione su un’area complessiva di 300mila metri quadrati di terreno, con impattanti conseguenze anche su tutta la zona circostante a causa dell’allestimento di nuovi collegamenti viari.

Non crediamo siano necessari ulteriori dettagli per concludere che il «danno ambientale» cui pare abbiate dato il Vostro avallo, proponendoVi come partner per la realizzazione di un centro educativo e di intrattenimento, risulta in totale contrasto con i Vostri principi e obiettivi: voler «insegnare» a giovani e famiglie ad amare e rispettare il proprio ecosistema e l’intera biosfera impone, innanzitutto, la coerenza di amare e rispettare il suolo libero e non essere coinvolti in un progetto gravemente lesivo dei valori da Voi stessi propugnati.

Per questo motivo il nostro Forum nazionale Vi invita a voler ritornare sui Vostri passi, a rinunciare al coinvolgimento in questo progetto speculativo e a non tradire i Vostri valori che, altrimenti, annullerebbero il Vostro storico lavoro relegandolo a una vetrina di intenti «piegati» ad interessi puramente commerciali e non, certamente, a quei valori assoluti che i Vostri lettori Vi chiedono di raccontare e assecondare.

RingraziandoVi per l’attenzione, restiamo in attesa di Vostra cortese risposta e porgiamo le nostre più vive cordialità.

Alessandro Mortarino per Forum nazionale Salviamo il Paesaggio

5 commenti

  1. Ritengo in effetti sorprendente, se non assurdo, che la rivista più famosa del mondo sulla natura, si possa non rendere conto dell’errore che potrebbe commettere nella condiovisione del progetto. Nel csso, voglio aspettartmi un ripensamento, rapido e ben pubblcizzato, che stimoli altri cittadini a comprendere quantosia importante e vitale il tema.

  2. Incredibile , come si continui a distruggere il territorio e la società.

  3. qualsiasi rivista stampata, che sia National Geographic, Gardenia, Natura, o qualsiasi altro mezzo stampato non può essere a difesa di valori davvero ambientalisti o dalla parte della natura. Oggi l’unica cosa che possiamo fare per difendere l’ambiente è uscire il meno possibile da casa e solo a piedi, non acquistare nulla o quasi, solo il minimo necessario per sopravvivere, non andare in vacanza, non spendere. Pura utopia.

  4. Peccato. Personalmente sarebbe una sorta di tradimento essendo da oltre 10 anni abbonato di questa rivista di cui ho sempre apprezzato l’originalità, la completezza nonché la presentazione fotografica anche di problemi ed argomenti spesso scottanti e drammaticamente attuali in tema ambientale. Mi auguro veramente in un ripensamento da parte dei dirigenti.

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