Il re è nudo. Nardella querela Montanari: danno d’immagine

di Ilaria Agostini, Piero Bevilacqua, Enzo Scandurra, Vezio De Lucia.

Potrebbe costare cara un’espressione di dissenso sulla gestione della città. 165.000 euro è il risarcimento per danno d’immagine, richiesto dal sindaco Dario Nardella e dalla sua giunta, a Tomaso Montanari che, in televisione, ha espresso una critica radicale sulla situazione urbanistica del capoluogo toscano.
Firenze è una città in svendita” –ha affermato nel luglio scorso Montanari ai microfoni di Report–. “È una città all’incanto, è una città che se la piglia chi offre di più, e gli amministratori di Firenze sono al servizio di questi capitali stranieri”. Questa è la frase incriminata.

Ma è un’affermazione che dice semplicemente il vero. La città è da anni al centro di attività speculative, sia edilizie sia infrastrutturali. È una città il cui centro è stato desertificato dalla monocoltura turistica ostinatamente perseguita dalle consigliature di Renzi e Nardella; una città vessata dal progetto del tunnel Tav (7 km di scavi sotterranei tangenti il centro storico) e da quello dell’ampliamento dell’aeroporto (a 5 km dalla cupola del duomo); una città gravemente compromessa dalla vendita dei grandi complessi edilizi pubblici.

Il primo cittadino in persona si è speso nell’alienazione dei beni pubblici, recandosi alle fiere internazionali della speculazione immobiliare. I migliori edifici, di valore monumentale, pubblici ma anche privati, sono acquistati dalle grandi corporations e trasformati in alberghi a cinque stelle, studentati di lusso, residence esclusivi. Queste trasformazioni, che non vanno certamente a soddisfare il fabbisogno abitativo e di luoghi di socialità civica, sono state favorite dalla gestione dell’amministrazione che ha depennato l’obbligo del restauro come categoria di intervento sui monumenti storici notificati ai sensi del Codice dei Beni Culturali, attraverso una Variante al Regolamento Urbanistico.

Tra queste operazioni rientra il resort di lusso in Costa San Giorgio e il connesso progetto di teleferica che andrebbe a ripercuotersi sul giardino di Boboli. Un’operazione consentita anch’essa da una variante al piano regolatore «dopo che l’acquisto di Costa San Giorgio era stato fatto. Cioè, – continua Montanari su Report – le amministrazioni si impegnano: poi noi non sappiamo tutto quello che si dicono nelle cene private che preludono a questi acquisti, ma è chiaro che l’amministrazione dà delle garanzie, sta dalla parte degli investitori, e si dice continuamente che Firenze deve attrarre investitori stranieri». Il re è nudo.

Quella incriminata è un’affermazione talmente veritiera, che sindaco e giunta si guardano bene dal dire “non è vero”, sanno di non essere credibili. La querela punta tutto, infatti, sul danno d’immagine che è valutato in base allo share. Una brutta figura fatta davanti a due milioni e mezzo di spettatori.

Pochi minuti di una trasmissione molto seguita hanno fatto saltare la mosca al naso al primo cittadino. Assieme a Montanari, Report ha ospitato anche gli Urbanisti per Unaltracittà da tempo attivi su questo fronte. Tutti – lo storico e gli esperti urbanisti – apostrofati nel comunicato ufficiale di Palazzo Vecchio come «professionisti da tempo dediti solo a screditare l’operato dell’amministrazione». A Firenze – da anni soggiogata al potere renziano – chi si esprime criticamente viene intimidito. Emerge una questione democratica: un boomerang per Nardella.

Qui trovate il punto di vista di Tomaso Montanari.

FIRMIAMO QUESTO APPELLO A SOSTEGNO DEL PROF. MONTANARI:

Del modello di sviluppo di Firenze discutiamone in piazza non nei tribunali

Da fiorentini sappiamo che la nostra città ha una storia fondata su una cultura democratica, dove il dibattito politico e il dialogo hanno sempre ricercato una sintesi che miri ad equilibri più avanzati, nell’interesse dei cittadini.

La dialettica politica, anche aspra, tra punti di vista radicalmente diversi, fa parte del nostro DNA, dove il confronto delle legittime idee politiche non è mai considerato come un attacco personale ed è sempre rispettoso della persona.

La decisione del Sindaco di Firenze e della Giunta di rispondere ad una opinione critica con un atto dirompente come una richiesta danni esce dai consueti binari del confronto politico.
Ci riferiamo a quanto affermato dal professor Tomaso Montanari, un fiorentino che rappresenta un punto di riferimento per la cultura di questo Paese, su Report del Giugno scorso, in maniera sicuramente salace ma indubbiamente legittima, sull’Idea di sviluppo di Firenze.

Sappiamo bene, conoscendo sia il Sindaco Dario Nardella che Tomaso Montanari, che ognuno nel proprio ruolo si è sempre speso nell’interesse generale della città.

Indipendentemente dalle variegate e legittime posizioni di ognuno, in virtù di questi ragionamenti chiediamo al Sindaco e agli Assessori di ritirare la richiesta danni, auspicando piuttosto di poter arrivare a creare le condizioni per un confronto pubblico sui temi dello sviluppo di Firenze.

Questa sarebbe una modalità utile a trovare, di nuovo, equilibri più avanzati per una Firenze che dopo anni di disintermediazione e crescita senza regole del turismo massificato, ha seriamente bisogno di un efficace confronto aperto a ogni contributo della Società. Una proficua discussione, magari con un occhio di riguardo ai corpi intermedi, al rischio delle infiltrazioni mafiose che in momenti come questi rischiano di crescere esponenzialmente e ai ceti più deboli, che l’attuale emergenza Covid ha ulteriormente indebolito.

PER ADERIRE SCRIVI A: appellofirenzedemocratica@gmail.com

PRIMI FIRMATARI: Daniele Calosi, Daniela Morozzi, Sandra Gesualdi,
Sergio Staino, Laura Grandi, Andrea Bigalli.

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