Si sviluppa la rete italiana di Scuole di Architettura per Bambini

Si è soliti pensare che l’urbanistica sia una disciplina rigorosamente tecnica di difficile comprensione per chi non è un addetto ai lavori. Eppure stiamo parlando la lingua dell’oggi e del domani, dello studio della città e del territorio, della vita quotidiana.

Ecco perchè non può non farci riflettere questa iniziativa.

Nel 2015 all’interno della Farm Cultural Park di Favara (Agrigento) nasce la prima scuola italiana – e tra le prime nel mondo – di architettura per bambini: si chiama SOU, in omaggio al famoso architetto giapponese Sou Fujimoto.
Una scuola che si preoccupa di avvicinare i più piccoli all’urbanistica, all’architettura e all’ambiente ma anche all’arte e al design e di educarli al bello.

L’esperienza di Favara ha stimolato la nascita di una seconda scuola ad Ostuni (Brindisi) e, a partire da settembre, anche la città di Asti ospiterà SOU inaugurando una crescita che porterà il progetto anche in un ulteriore ristretto numero di città in tutta Italia.

L’iniziativa è rivolta agli allievi della scuola primaria e secondaria di I grado, per cui con età indicativamente compresa tra i 7 e i 12 anni, che potranno partecipare a laboratori nel periodo compreso tra la fine di settembre 2021 e l’inizio di maggio 2022.

SOU è un’attività educativa dopo scuola che, attraverso gli strumenti forniti dalle discipline dell’architettura, dell’urbanistica e del design, stimola la riflessione, la progettazione e l’azione per il miglioramento della società. Ma vuole anche promuovere ed educare ai valori della partecipazione, della solidarietà, della tolleranza, dell’impegno sociale, dell’ecologia, del rispetto e della cura dei beni comuni. L’obiettivo è quello di abituare i bambini alla libertà del pensiero, alla magia della creatività, al desiderio di rendere possibile l’impossibile e di realizzare i propri sogni.