FAO: oltre un terzo dei terreni sul pianeta sono in degrado e il cibo ha bisogno di terra

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ha illustrato nel suo ultimo Rapporto il peggioramento dello stato del suolo, della terra e delle risorse idriche del nostro pianeta e le sfide che questa situazione sempre più critica pone per nutrire una popolazione globale che si prevede possa raggiungere la quota di dieci miliardi di persone entro il 2050.

Il Direttore Generale della FAO QU Dongyue ha sottolineato come le pressioni sugli ecosistemi del suolo, della terra e dell’acqua siano oggi estremamente intense e raggiungano livelli di stress che vanno ormai considerati come punto critico: “In questo contesto, è chiaro che la nostra futura sicurezza alimentare dipenderà dalla salvaguardia della nostra terra, del suolo e delle risorse idriche. Gli attuali modelli di produzione agroalimentare non si stanno dimostrando sostenibili, tuttavia possono svolgere un ruolo importante nell’alleviare queste pressioni e contribuire positivamente agli obiettivi climatici e di sviluppo“.

Secondo il Rapporto, mantenendo l’attuale trend, produrre il 50% in più di cibo necessario potrebbe significare prelievi di acqua per usi agricoli in aumento fino al 35%, con inevitabili disastri ambientali e crescenti conflitti sociali per accaparrarsi le risorse.

Tra le principali sfide:

  • Il degrado del suolo causato dall’uomo colpisce il 34% di terreni agricoli: 1.660 milioni di ettari.
  • Oltre il 95% del nostro cibo è prodotto sulla terra, ma è rimasto poco spazio per espandere la superficie produttiva.
  • Le aree urbane occupano meno dello 0,5% della superficie terrestre della Terra, ma la rapida crescita delle città ha avuto un impatto significativo sulle risorse terrestri e idriche, inquinando e invadendo terreni agricoli di prima qualità, cruciali per la produttività e la sicurezza alimentare.
  • L’uso del suolo pro capite è diminuito del 20% tra il 2000 e il 2017.
  • La scarsità d’acqua mette a rischio la sicurezza alimentare globale e lo sviluppo sostenibile, minacciando 3,2 miliardi di persone che vivono nelle aree agricole.

Soluzioni a portata di mano

Con terreni coltivabili e risorse di acqua dolce limitate, è vitale un rapido aumento della tecnologia e dell’innovazione. Dobbiamo rafforzare l’architettura digitale necessaria per fornire dati di base, informazioni e soluzioni scientifiche per l’agricoltura che utilizzino appieno le tecnologie digitali e siano a prova di clima.

La governance della terra e dell’acqua deve essere più inclusiva e adattabile, a beneficio di milioni di piccoli agricoltori, donne, giovani e popolazioni indigene. Sono i più vulnerabili ai rischi climatici e ad altri rischi socioeconomici e affrontano la maggiore insicurezza alimentare. Occorre una pianificazione più integrata a tutti i livelli. E gli investimenti in agricoltura devono essere reindirizzati verso vantaggi sociali e ambientali.

Suoli, terra e acqua sostenibili sono le fondamenta di sistemi agroalimentari resilienti. Quindi l’uso sostenibile di queste risorse è la chiave per raggiungere gli obiettivi di mitigazione e adattamento al clima. Ad esempio, un uso saggio del suolo da solo può potenzialmente sequestrare un terzo delle emissioni di gas serra dai terreni agricoli.

Qui tutti i dati di sintesi del Rapporto FAO “SOLAW 2021”.