In Valpolicella si continua a costruire, anche in zona a vincolo paesaggistico

Pubblichiamo il testo di una lettera inviata da un cittadino al Sindaco del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Roberto Albino Zorzi. L’oggetto è, tanto per cambiare, l’ennesima incomprensibile colata di cemento in una zona che dovrebbe invece essere scrupolosamente tutelata per mantenere l’integrità del suo paesaggio.

Oggetto: segnalazione su costruzione cantina gruppo Masi S.p.A. in località Monteleone (Sant’Ambrogio di Valpolicella).

Signor Sindaco,
mi chiamo Gabriele Fedrigo. Sono nato a Negrar dove abito. Da molti anni sono impegnato nello studio e nella difesa di ciò che resta della bellezza della Valpolicella sempre di più messa in pericolo dagli energumeni del cemento, da scriteriati interventi di sistemazione dei fondi agricoli e da costruzioni pretenziose delle cantine del vino che nulla hanno da spartire con la storia di questa nostra terra.

Vi scrivo la presente per esprimere tutto il mio sconcerto e la mia delusione per quanto sta avvenendo in località Monteleone con la costruzione della nuova cantina del gruppo Masi S.p.A.
Mi chiedo come sia stata possibile l’approvazione di un progetto così visivamente impattante e senza alcuna relazione con la storia del territorio circostante, nella fattispecie con il borgo di Montolon, con la villa Serego-Alighieri, con le colline di Gargagnago. La costruzione orba uno degli ultimi scorci panoramici posti su quel cordone cementizio di case che si snoda lungo la Strada Provinciale 4.

Non è ora di finirla con una concezione del territorio che lo assimila, come ricordava lo scrittore Vitaliano Trevisan, al disco rigido di un pc dove si fanno girare i software che si vogliono? Mi potrebbe dire il senso di un progetto che non solo non contribuisce alla valorizzazione estetica della zona ma che la depaupera? Potrebbe dirlo ai cittadini della Valpolicella?…

Un commento

  1. Signore della Valpolicella, la capisco MOLTO profondamente. Abito a Mantova, e fino a qualche anno fa, passando sul cavalcavia della ferrovia all’ingresso ovest della citta, si godeva una magnifica vista del lago di sopra, unico punto rimasto di visuale ormai nascosta per tutta la sua lunghezza . Ebbene? ora sorgono 6 magnifici condomini che coprono proprio tutto, non esiste più un solo punto dove poter vedere il lago dalla strada statale per arrivare in città.

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