Di: Giovanna Ceiner (Presidente di Italia Nostra – Sezione di Belluno)
Il Consiglio di Stato con sentenza pubblicata il 21 giugno 2024 ha accolto l’appello con il quale le associazioni ambientaliste Italia Nostra Aps, Mountain Wilderness Aps e Lipu Odv hanno impugnato la sentenza del TAR Veneto n. 1280/2022 che ha accolto i ricorsi riuniti di primo grado dei Comuni di Auronzo, di Comelico Superiore, di Santo Stefano di Cadore, della Provincia di Belluno e della Regione Veneto, volti ad ottenere l’annullamento del Decreto Ministeriale n. 1676 del 2019, n. 1676/2019 recante “Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area alpina compresa tra il Comelico e la Val d’Ansiei, Comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, San Nicolò di Comelico e Comelico Superiore (BL)”.
La decisione del Consiglio di Stato ha ripreso la sentenza della Corte Costituzionale n. 64/2021 che indica nel paesaggio un bene unitario, primario, assoluto, che rientra nell’ unica competenza dello Stato e precede, comunque costituisce un limite alla tutela degli altri interessi pubblici assegnati alla competenza concorrente delle Regioni in materia di governo del territorio. Quindi il Consiglio di Stato ha ripristinato l’efficacia dei vincoli paesaggistici e ambientali decisi nel Decreto Ministeriale n. 1676 del 2019 ribadendone la piena legittimità.
Italia Nostra, Mountain Wilderness e LIPU, dopo essersi confrontati con gli avvocati Laura Polonioli e Andrea Reggio d’Aci, in un comunicato congiunto forniranno maggiori informazioni di dettaglio su questa sentenza destinata a fare storia nella difesa dei paesaggi naturali.
Belluno, 21 giugno 2024
La Presidente di Italia Nostra – Sezione di Belluno
Prof.ssa Giovanna Ceiner