Il Forum Nazionale Salviamo il paesaggio il 16 dicembre 2024 ha organizzato un Webinar sulla Nature Restoration Law, approfondendo gli aspetti relativi agli ecosistemi urbani. Ecco quanto è emerso
La Nature Restoration Law (NRL) è un regolamento europeo che prescrive il ripristino degli ecosistemi degradati in Europa collocandosi nel più ampio quadro di politiche e strategie di sostenibilità come pilastro fondamentale per raggiungere ambiziosi obiettivi entro il 2030. È entrato in vigore il 17 agosto 2024 e non richiede recepimenti da parte degli Stati membri.
La NRL riguarda tutti gli ecosistemi, da quelli terrestri a quelli marini.
Il Forum Nazionale – Salviamo il paesaggio ha organizzato il 16 dicembre 2024 un webinar sulla NRL con un focus specifico di approfondimento dedicato solo agli ecosistemi urbani cui hanno partecipato come relatori Michele Munafò e Angela Cimini dell’ISPRA.
Riportiamo di seguito i concetti fondamentali emersi nella discussione.
Obiettivi principali della NRL riguardo agli ecosistemi urbani
La legge mira a:
- Azzerare la perdita netta di superfici naturali e di copertura arborea all’interno degli ecosistemi urbani dal 2024 al 2030.
- Garantire l’incremento della copertura arborea e delle superfici naturali a partire dal 2031.
- Definire le azioni di ripristino degli ecosistemi attraverso un piano nazionale di ripristino da presentare alla Commissione Europea entro il 1° settembre 2026.
Questi obiettivi si inseriscono in una strategia più ampia del Green Deal europeo, che considera la tutela ambientale non solo un obbligo morale, ma una necessità per mitigare i cambiamenti climatici e migliorare la salute umana.
Consumo di suolo
Il consumo di suolo è un tema cruciale nella NRL, in quanto rappresenta la principale causa della perdita di superfici naturali. Questo regolamento introduce una metodologia standardizzata a livello europeo, basata sullo stato di fatto del territorio, anziché sulle destinazioni d’uso pianificate.
- Definizioni chiave: La NRL stabilisce concetti specifici per “centri urbani”, “agglomerati urbani” e “zone periurbane”, evitando ambiguità che caratterizzano alcune normative nazionali e regionali.
- Dati di monitoraggio: Il regolamento stabilisce che, per monitorare la perdita di superfici naturali e di copertura arborea, gli Stati possono avvalersi di dati prodotti in ambito nazionale o del servizio europeo Copernicus.
- Ecosistemi urbani: La protezione delle aree verdi urbane e della copertura arborea rappresenta una priorità, stabilendo che tali superfici non possano diminuire tra il 2024 e il 2030.
Mappatura del territorio e metodi di analisi
La NRL richiede agli Stati membri di effettuare una mappatura dettagliata degli ecosistemi urbani, utilizzando strumenti cartografici scientificamente validi e in linea con la metodologia prevista dalla normativa.
- Metodologia Eurostat: La mappatura degli ecosistemi urbani si basa sulla metodologia DEGURBA (“degree of urbanization”), che classifica il territorio in base a soglie di densità di popolazione, popolazione totale e criteri di contiguità geografica.
- La griglia Eurostat (1 km) è lo standard di riferimento, mentre l’Italia, grazie a ISPRA, ha sviluppato una mappa più dettagliata con risoluzione a 10 metri utilizzabile per il piano nazionale di ripristino.
- Classificazione territoriale: Gli ecosistemi urbani oggetto della normativa riguardano tre categorie principali: grandi centri urbani, nuclei urbani densi e aree periurbane o suburbane. Questa classificazione è fondamentale per stabilire le aree soggette agli obblighi di legge.
- Strumenti cartografici nazionali: ISPRA ha sviluppato due prodotti principali:
- Continuum urbano-rurale: è una mappatura dettagliata a 10 metri che segue la metodologia di classificazione del DEGURBA ed è in grado di cogliere con maggiore dettaglio tematico e spaziale le specificità territoriali italiane.
- DEGURBA 2021: è una mappatura conforme alla metodologia Eurostat basata sulla griglia a 1km, necessaria per individuare gli ambiti amministrativi comunali soggetti a obblighi di legge.
Ecosistemi urbani
Gli ecosistemi urbani sono considerati ambiti fra i più vulnerabili ai cambiamenti climatici a causa della crescente urbanizzazione. La NRL introduce specifiche misure di tutela:
- Azzeramento della perdita netta di superfici naturali e di copertura della volta arborea: dal 17 agosto 2024 gli stati membri devono provvedere perché non si registri alcuna perdita netta della superficie nazionale totale degli spazi verdi urbani né di copertura della volta arborea. Dal 2031 prevede un incremento progressivo di queste superfici.
- Piantumazione di alberi: Gli Stati membri devono contribuire all’obiettivo di piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030, anche con il contributo delle missioni di forestazione urbana del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
- Monitoraggio continuo: ISPRA e il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) monitorano annualmente il consumo di suolo e la perdita delle aree verdi e della copertura arborea, garantendo elevati livelli di accuratezza.
Gli ecosistemi urbani non includono solo parchi e giardini pubblici, ma anche spazi privati con vegetazione significativa. La NRL non considera la distinzione tra proprietà pubblica e privata, concentrandosi sul valore ecologico delle superfici allo stato di fatto.
Sfide e opportunità
La NRL è considerata quasi “rivoluzionaria” per il sistema normativo italiano, ma la sua applicazione presenta alcune criticità:
- Scelte politiche: Gli Stati membri devono decidere se applicare la legge a tutto il territorio comunale o solo alle porzioni urbane come stabilite dalla normativa. Questa decisione influenzerà notevolmente l’efficacia del regolamento.
- Monitoraggio accurato: L’utilizzo dei dati europei può introdurre errori significativi ed è necessario utilizzare i dati ufficiali di riferimento prodotti in ambito nazionale da ISPRA e dal SNPA per migliorare l’affidabilità delle analisi.
- Coinvolgimento degli enti locali: La sensibilizzazione dei comuni e delle regioni è essenziale per garantire un’applicazione efficace del regolamento.
La Nature Restoration Law rappresenta un passo fondamentale nella lotta al consumo di suolo e nella promozione della sostenibilità urbana. Grazie alla mappatura dettagliata e al monitoraggio continuo, offre strumenti concreti per preservare e ripristinare gli ecosistemi urbani, migliorando la qualità della vita dei cittadini. Tuttavia, il successo del regolamento dipenderà dalla capacità degli Stati membri di adottare scelte coraggiose e basate su evidenze scientifiche. ISPRA, con le sue competenze tecniche e i dati dettagliati, che costituiscono riferimento ufficiale e vincolante per le attività di competenza delle pubbliche amministrazioni, gioca un ruolo chiave nel supportare queste decisioni.
Si tratta di un primo passaggio di apprendimento sulla NRL che è molto vasta, contiamo di ritornarci a breve con ulteriori momenti di formazione. Nel frattempo, vi invitiamo ad inviarci proposte e commenti scrivendo a:
segreteria@salviamoilpaesaggio.it
Per chi volesse approfondire:
versione inglese della NRL e traduzione italiana.