Earth Overshoot Day – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog Forum italiano dei movimenti per la difesa del paesaggio e lo stop al consumo di suolo Fri, 29 Jul 2022 09:24:12 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2011/08/cropped-logo_salviamoilpaesaggio-32x32.jpg Earth Overshoot Day – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog 32 32 28 luglio 2022: è l’Overshoot Day, il giorno del sovrasfruttamento della Terra http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2022/07/28-luglio-2022-e-lovershoot-day-il-giorno-del-sovrasfruttamento-della-terra/ Thu, 28 Jul 2022 07:23:00 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=15498 In base ai National Footprint & Biocapacity Accounts (NFA) calcolati dal Global Footprint Network, l’Earth Overshoot Day di quest’anno, ovvero il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, cade il 28 luglio.
La giornata ci ricorda che il perdurare del sovrasfruttamento delle risorse terrestri da ormai oltre mezzo secolo, ha portato ad un enorme declino della biodiversità, a un eccesso di gas serra nell’atmosfera e a una maggiore competizione per l’energia e le risorse alimentari. Sia le cause che i sintomi di questo sovrasfruttamento stanno diventando sempre più evidenti con ondate di calore insolite, incendi boschivi, siccità ed inondazioni.

Le conseguenze delle pressioni economiche sono già visibili. La ricerca del Global Footprint Network mostra infatti che più di 3 miliardi di persone vivono ad oggi in Paesi che producono meno cibo di quanto ne consumano e generano meno reddito della media mondiale. Ciò significa che questi paesi hanno una capacità alimentare inadeguata ed un enorme svantaggio nell’accesso al cibo sui mercati globali. Allargando il discorso a tutte le risorse, non solo quelle alimentari, il numero di persone esposte a questa doppia sfida – economica ed ambientale – sale a ben 5,8 miliardi di persone.

Per rigenerare tutte le risorse ed i servizi ecosistemici che l’umanità attualmente richiede al pianeta sarebbe necessaria la biocapacità di 1,75 Terre.

Il 60% dell’Impronta Ecologica mondiale è costituito dalle emissioni di anidride carbonica. Per evitare un cambiamento climatico inarrestabile, è necessario azzerarle entro il 2050, senza aumentare le altre componenti dell’Impronta.

3 miliardi di persone vivono in Paesi che producono meno cibo di quanto ne consumano e generano meno reddito della media mondiale.

Il cibo da solo occupa oggi il 55%, cioè più della metà, della biocapacità della Terra.

5,8 miliardi di persone, ovvero il 72% della popolazione mondiale, vive in un Paese che ha un deficit di biocapacità e che produce meno reddito della media mondiale.

Quest’anno, ben 156 giorni separano l’Earth Overshoot Day – ovvero il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra – dalla fine dell’anno.

Il perdurare da 50 anni di questa situazione di sovrasfruttamento delle risorse naturali significa che i deficit annuali si sono accumulati in un debito ecologico pari a 19 anni di rigenerazione del pianeta. Il risultato è un degrado diffuso degli ecosistemi e l’accumulo di gas serra in atmosfera.

Ritardando l’Earth Overshoot Day di 6 giorni ogni anno, l’umanità riuscirà a rientrare al di sotto dei limiti di un pianeta prima del 2050. Per seguire il percorso ideale, definito dello scenario IPCC 1,5°C, dovremmo spostare la data di 10 giorni all’anno.

Esistono molte possibilità, economicamente valide, per invertire l’Overshoot. Queste iniziative hanno anche una maggiore probabilità di veder accrescere il proprio valore economico rispetto a quelle che contribuiscono all’Overshoot.

Approfondimenti: qui.

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29 luglio 2021: il mondo ha già esaurito le sue risorse naturali per l’anno intero http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2021/07/29-luglio-2021-il-mondo-ha-gia-esaurito-le-sue-risorse-naturali-per-lanno-intero/ Wed, 28 Jul 2021 20:57:56 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=14666 29 luglio 2021: ricordatevi questa data. In tutto il mondo si è celebrato l’Earth Overshoot Day, il giorno del non ritorno, detto anche del superamento: l’umanità in questa precisa data si trova nella drammatica condizione di essersi già divorata tutta la scorta annuale di risorse non rinnovabili a propria disposizione per l’intero anno. In soli 7 mesi scarsi i Sapiens hanno già consumato acqua, terreni fertili, CO2, minerali essenziali che avrebbero dovuto servirci per 12 mesi e per consentire a queste risorse, vitali per la sopravvivenza dell’intero nostro pianeta, di potersi rigenerare.

Questo particolare “compleanno” cade ancora una volta in anticipo: nel 1970 l’Earth Overshoot Day si era registrato il 29 dicembre per poi toccare i primi giorni di ottobre nei primi anni 2000 e poi sempre prima. Significa che l’umanità continua a consumare le risorse primarie del pianeta (Impronta Ecologica) rispetto alla capacità della natura di far fronte alle sue ingorde esigenze (biocapacità).

Dunque il Pianeta, dal 29 luglio, inizia a dar fondo alle risorse dell’anno prossimo, fornendo una chiara dimostrazione di uno sfruttamento che potremmo definire suicida o, almeno, omicida delle future generazioni. Viviamo tutti, individui e comunità, come se avessimo a disposizione più di una Terra e mezza, ricorda il think tank statunitense Global Footprint Network che ogni anno analizza i dati statistici e scientifici e stabilisce la data-limite.
Secondo alcune stime, un dimezzamento delle emissioni globali di carbonio potrebbe spostare l’Earth Overshoot Day di 93 giorni, ovvero di oltre tre mesi.

Il 29 luglio 2021 negli Usa è stata anche lanciata la campagna “100 Giorni di Possibilità“. 100 sono, infatti, i giorni che ci separano dalla Cop26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre prossimi e dalla quale vorremmo poter ricevere qualche concreto cambio di passo dei governi nel contrastare un’emergenza che di anno in anno si fa sempre più irreversibile.

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Earth Overshoot Day 2020: quest’anno cade il 22 agosto. La pandemia rallenta la corsa del Pianeta verso il baratro http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/08/earth-overshoot-day-2020-questanno-cade-il-22-agosto-la-pandemia-rallenta-la-corsa-del-pianeta-verso-il-baratro/ Sat, 22 Aug 2020 13:57:31 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=13997 La recente pandemia di COVID-19 ha causato una contrazione dell’Impronta Ecologica dell’umanità, spingendo indietro di tre settimane rispetto all’anno precedente la data del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra. La sfida della ripresa economica offre ai governi nazionali l’opportunità senza precedenti di creare il futuro che desideriamo…

29 luglio 2019: ricordatevi questa data. In tutto il mondo si è celebrato il giorno del non ritorno, detto anche del superamento: l’umanità in quel giorno si era già divorata tutta la scorta annuale di risorse non rinnovabili a sua disposizione per l’intero anno. In poco meno di 7 mesi i Sapiens avevano già consumato acqua, terreni fertili, CO2, minerali essenziali che avrebbero dovuto servirci per 12 mesi e per consentire a queste risorse, vitali per la sopravvivenza dell’intero nostro pianeta, di potersi rigenerare.

Quest’anno la data-limite, per la prima volta, si è “allentata” cadendo il 22 agosto: il Pianeta ha guadagnato tre mesi ma, ovviamente, la situazione non è affatto rosea. Il blocco mondiale indotto dal Coronavirus ha causato una contrazione del 10% dell’Impronta Ecologica, ma purtroppo continuiamo ad usare le risorse ecologiche come se vivessimo su una Terra più grande di 1,6 volte.

Poiché la salute pubblica e la ripresa economica sono diventate le preoccupazioni dominanti a livello globale, i responsabili delle decisioni sono chiamati ad intervenire su questa emergenza che non ha precedenti, per dare vita ad un futuro in cui tutti possano prosperare con le risorse del nostro unico pianeta (“one-planet prosperity”).
La sostenibilità richiede che sia l’equilibrio ecologico che il benessere delle persone siano garantiti a lungo termine, quindi l’improvvisa contrazione dell’Impronta ecologica di quest’anno non può essere confusa con un vero progresso“, ha affermato Laurel Hanscom, CEO del Global Footprint Network.

Quest’anno, più di prima, il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra evidenzia il bisogno di strategie che aumentino la resilienza di tutti”.

Esistono molte soluzioni che possono essere adottate a livello di comunità o individualmente per avere un impatto significativo sul tipo di futuro in cui investiamo: come produciamo il cibo che mangiamo, come ci muoviamo, come ci procuriamo l’ energia, quanti figli decidiamo di avere e quanta terra proteggiamo per la fauna selvatica.

Ridurre l’impronta di carbonio del 50% sposterebbe la data di 93 giorni. Poiché i sistemi alimentari attualmente utilizzano il 50% della biocapacità del nostro pianeta, ciò che mangiamo è importante. Particolare attenzione meritano le politiche che mentre migliorano la salute pubblica, mirano a ridurre l’intensità di carbonio degli alimenti e l’impatto della produzione alimentare sulla biodiversità come evidenziato dalla ricerca congiunta tra Global Footprint Network e il Barilla Center for Food and Nutrition. Ridurre della metà gli sprechi alimentari significherebbe spostare il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra di 13 giorni.

Poiché dobbiamo prepararci ad un mondo sempre più soggetto ai cambiamenti climatici e alla limitazione delle risorse, il sito overshootday.org propone i cambiamenti di stili di vita che le persone possono fare, mentre il calcolatore dell’impronta può aiutarle a misurare i progressi. Inoltre, le iniziative attive e in esecuzione da parte di aziende, governi, comunità e individui per promuovere efficacemente la sostenibilità sono enfatizzate nella mappa interattiva di crowdsourcing #MoveTheDate.

Riconoscendo l’importanza della Conferenza sul Clima COP26 prevista in Scozia, l’Agenzia scozzese per la protezione dell’ambiente (SEPA), l’Università di Glasgow e il Global Footprint Network hanno lanciato il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra a Glasgow il 20 agosto. Basandosi sull’approccio normativo della SEPA della “prosperità in un pianeta unico“, l’evento in streaming dal vivo prevede l’intervento dei leader del settore pubblico e privato della Scozia e di tutto il mondo. Nel complesso, consentire all’umanità di prosperare sul nostro pianeta limitato sta diventando una strategia aziendale chiave.

L’approccio della “prosperità basata su un pianeta unico” fornisce il contesto per il successo a lungo termine, con l’indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite e l’impronta ecologica come indicatori: così sostiene l’e-book di cui sono autori la Schneider Electric e Global Footprint Network.

La resilienza delle aziende, ma anche dei paesi e delle città, dipende dalla corretta gestione delle risorse ecologiche. La biocapacità australiana è scesa a quasi la metà durante i massicci incendi boschivi del 2019, facendo sì che l’Australia debba fronteggiare, per la prima volta nella sua storia, un deficit di biocapacità. Al contrario, la Scozia, con la sua aggressiva strategia di decarbonizzazione e grazie a risorse di biocapacità piuttosto significative, si sta rendendo conto che sta per chiudere il suo annoso deficit di biocapacità. Il sovraconsumo globale è iniziato nei primi anni ’70. Ora, il debito ecologico cumulato risultante è pari alla produzione di 18 anni della Terra.

In altre parole, il pianeta utilizzando tutta la sua capacità rigenerativa, impiegherebbe 18 anni per ripianare i danni causati da un uso eccessivo delle risorse naturali, ammesso che quei danni siano completamente reversibili. L’ esistenza di soluzioni fa pensare che sia possibile vivere entro la capacità del nostro unico pianeta. Se riuscissimo a #MoveTheDate di 5 giorni ogni anno, l’umanità potrebbe vivere entro la capacità del nostro pianeta prima del 2050.

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29 luglio 2019: sempre più in anticipo il giorno dello sovrasfruttamento della Terra http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2019/07/29-luglio-2019-sempre-piu-in-anticipo-il-giorno-dello-sovrasfruttamento-della-terra/ Sat, 27 Jul 2019 20:28:26 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=13066

Il 29 luglio l’umanità avrà completamente utilizzato il budget di risorse naturali che il nostro pianeta ci ha messo a disposizione per l’intero 2019: tutto ciò secondo quanto afferma il Global Footprint Network, un’associazione internazionale per la sostenibilità che ha aperto la strada all’Impronta Ecologica. E’ l’Earth Overshoot Day (in italiano: il giorno del superamento). La sua data si è spostata in avanti di due mesi negli ultimi 20 anni fino all’attuale 29 luglio, la data più anticipata in assoluto


Il fatto che l’Earth Overshoot Day cada il 29 luglio significa che l’umanità sta usando attualmente la natura 1,75 volte più velocemente di quanto gli ecosistemi del nostro pianeta siano in grado di rigenerare.

E’ come se utilizzassimo le risorse di 1,75 pianeti Terra. Il sovrasfruttamento è possibile perché stiamo esaurendo il nostro capitale naturale – fatto che compromette la sicurezza delle risorse future dell’umanità. I costi di questa sovraspesa ecologica globale stanno diventando sempre più evidenti sotto forma di deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità o accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera. Quest’ultimo porta al cambiamento climatico e ad eventi meteorologici estremi più frequenti.

Abbiamo solo una Terra: questo è il contesto che inquadra in definitiva l’esistenza umana. Non possiamo usare risorse pari a quelle di 1,75 pianeti Terra senza conseguenze distruttive“, ha affermato Mathis Wackernagel, co-inventore della contabilità dell’Impronta ecologica e fondatore della Global Footprint Network.

Il suo libro in uscita, “Impronta ecologica: gestione del nostro bilancio per la biocapacità“, dimostra che il sovrasfruttamento può essere solo temporaneo.

L’umanità alla fine dovrà operare nel rispetto delle risorse ecologiche della Terra, indipendentemente dal fatto che l’equilibrio sia ripristinato da disastri ambientali o da un approccio razionale. “Le aziende e i paesi che comprendono e gestiscono la realtà dell’operare in un contesto planetario sono in una posizione molto migliore per affrontare le sfide del 21° secolo”, scrive Wackernagel.

Accelerare le soluzioni #MoveTheDate

Spostare la data del Earth Overshoot Day di 5 giorni all’anno consentirebbe all’umanità di raggiungere l’equilibrio con le risorse prodotte annualmente dal nostro pianeta prima del 2050. Soluzioni che sono disponibili e finanziariamente vantaggiose ( #MoveTheDate ). Opportunità significative si trovano in cinque settori chiave: città, energia, cibo, popolazione e pianeta. Ad esempio, ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili significherebbe #MoveTheDate di 93 giorni.

Christiana Figueres, ex segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), Bertrand Piccard, fondatore della Fondazione Solar Impulse e Sandrine Dixson-Declve, co-presidente del Club di Roma, sono tra coloro che nelle ultime settimane, tramite Twitter, hanno fatto appelli per #MoveTheDate nelle loro dichiarazioni video.

Pochi giorni prima dell’Earth Overshoot Day, il Global Footprint Network ha lanciato la versione beta della #MoveTheDate Solutions Map dove le persone sono invitate a sostenere le soluzioni esistenti. Gli utenti possono anche connettersi tra loro sulla base della loro posizione geografica e del focus di interesse, accelerando l’implementazione di nuovi progetti nel mondo reale. Sviluppata con la startup Mapotic, la piattaforma social offre anche soluzioni identificate dai partner, a partire dai vincitori del premio Buckminster Fuller Institute.

La mappa delle soluzioni #MoveTheDate è progettata per integrare il calcolatore dell’impronta. Quest’ultimo, che consente alle persone di calcolare la propria impronta ecologica e il proprio Earth Overshoot Day personale, viene utilizzato da più di 2,5 milioni di utenti all’anno ed è ora disponibile in otto lingue, con la recente aggiunta del cinese e del portoghese.

L’importanza della “compatibilità con le risorse di un unico pianeta” per le strategie aziendali di successo è esplorata in un Libro Bianco prodotto da Schneider Electric e dal Global Footprint Network, pubblicato ieri. Segui il suo TweetChat inaugurale, lanciato ieri alle 16:00 CET, #SEMoveTheDate.

Precedenti ricerche condotte da entrambe le organizzazioni mostrano che se il 100% degli edifici esistenti e delle infrastrutture industriali fossero equipaggiati con l’efficienza energetica disponibile e le tecnologie di energia rinnovabile di Schneider Electric e dei partner, la data del Earth Overshoot Day dovrebbe tornare indietro di almeno 21 giorni.

Risorse addizionali

Libro Bianco https://www.schneider-electric.com/en/download/document/one_planet_prosperity

#MoveTheDate Solutions Map http://movethedate.overshootday.org

Earth Overshoot Day http://www.overshootday.org

Infographics https://www.overshootday.org/newsroom/infographics/

Ecological Footprint (book) https://www.footprintnetwork.org/2019/07/22/ecological-footprint-book

Footprint Calculator http://www.footprintcalculator.org

Footprint Explorer http://data.footprintnetwork.org

About the Ecological Footprint

L’ impronta ecologica  è l’indicatore più completo disponibile per la  contabilità delle risorse biologiche. Somma tutte le richieste concorrenti delle persone per le aree biologicamente produttive: cibo, legname, fibre, sequestro del carbonio e superfici per le infrastrutture. Attualmente, le emissioni di carbonio derivanti dalla combustione di combustibili fossili rappresentano il 60% dell’impronta ecologica dell’umanità.

Il libro “Impronta ecologica: la gestione del nostro bilancio sulla biocapacità“, disponibile a settembre, fornisce un’introduzione approfondita, attingendo dall’esperienza trentennale dell’impronta nella lotta al fallimento ecologico con una solida contabilità delle risorse. Estratti sono disponibili per la pubblicazione.

Cos’è il Global Footprint Network

Il Global Footprint Network è una organizzazione internazionale sulla sostenibilità che sta aiutando il mondo a vivere rimanendo entro i limiti della Terra e a reagire al cambiamento climatico. Dal 2003 ci siamo impegnati con più di 50 paesi, 30 città e 70 partner globali per fornire approfondimenti scientifici che hanno guidato politiche ad alto impatto e scelte di investimento. Insieme, stiamo creando un futuro in cui tutti noi possiamo prosperare entro i limiti del nostro unico pianeta.

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