puc – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog Forum italiano dei movimenti per la difesa del paesaggio e lo stop al consumo di suolo Tue, 04 Feb 2020 09:45:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.5 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2011/08/cropped-logo_salviamoilpaesaggio-32x32.jpg puc – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog 32 32 Anche a Salerno si difende il territorio http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/01/anche-a-salerno-si-difende-il-territorio/ Thu, 23 Jan 2020 22:05:25 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=13524 Avviata una raccolta firme a sostegno della Proposta di Iniziativa popolare “SalvaSalerno” contro il consumo del suolo, contro la cementificazione degli ultimi spazi liberi in città, per la riqualificazione, il recupero e l’adeguamento energetico del patrimonio edilizio esistente e per la tutela e valorizzazione dell’ambiente.

Ecco il testo:

  • il Piano Urbanistico Comunale ha consentito la cementificazione di tutti gli spazi ancora liberi, determinando la più grave aggressione al territorio dal dopoguerra ad oggi;
  • Salerno è tra i primi Comuni in Italia per consumo di suolo (i dati ISTAT-ISPRA anno 2018 registrano a Salerno un’alta percentuale di “consumo del suolo”, pari al 34,6%);
  • a fronte di un decremento costante della popolazione (140.000 abitanti nel 2007, 133.000 abitanti nel 2018), negli ultimi 10 anni sono stati costruiti oltre 6.000 alloggi privati, di cui solo il 30% è stato venduto; a questi, si aggiungono 5.000 abitazioni non occupate (e/o in vendita), parte del patrimonio edilizio esistente;
  • è in atto una disastrosa espansione edilizia affidata a pochi costruttori privati, che non favorisce la crescita dell’occupazione nel settore edile e nell’artigianato locale, oggi in profonda crisi;
  • in assenza di una rete fognaria adeguata, di servizi ed attrezzature pubbliche efficienti, c’è necessità di puntare alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e dei beni storico-culturali, alla riqualificazione, al recupero e all’adeguamento energetico del patrimonio edilizio esistente;
  • le cronache delle ultime settimane e i dati ISPRA del 2019 sottolineano la natura emergenziale e non più differibile di interventi a tutela del territorio, dei cittadini e della loro sicurezza e qualità della vita.

È necessaria la responsabile mobilitazione dei cittadini, per imporre una presa di coscienza degli Amministratori Comunali, perchè si adegui lo Strumento Urbanistico alle reali esigenze del territorio.

I sottoscrittori della presente Proposta di Iniziativa Popolare “SalvaSalerno” chiedono che il Comune, in occasione della revisione decennale del PUC, approvi un nuovo Strumento Urbanistico che riduca drasticamente le nuove costruzioni a Salerno ed il conseguente consumo di suolo sul territorio comunale!

Per ulteriori informazioni: salvasalerno2021@gmail.com, oppure il gruppo FB @salvasalerno

Proposta di Iniziativa Popolare ai sensi dell’art.4 del Regolamento degli Istituti di Partecipazione del Comune di Salerno.

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Nuoro: nuovo cemento, mentre la città si spopola http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2013/07/nuoro-nuovo-cemento-ma-la-citta-si-spopola/ Thu, 04 Jul 2013 20:54:56 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=8221 Nuoro (foto da Wikimedia Commons)

Martedì 2 Luglio il Consiglio Comunale di Nuoro ha affrontato un nuovo esame sul PUC,  proprio nel periodo un cui i nuoresi partono per le vacanze! In realtà, la città si sta svuotando, non soltanto in vista della stagione estiva, senza che il Sindaco ed il suo vice si rendano conto di tutto ciò. 

Mentre, infatti, la città si spopola, la Giunta nuorese insiste nel voler adottare  un PUC che prevede la realizzazione di oltre un milione di metri cubi di cemento, al quale si dovrebbe aggiungere un ulteriore mezzo milione di metri cubi previsti dal vecchio Prg ancora da realizzare. 

L’equivalente, insomma, di più di cento campi di calcio di suolo agricolo e naturale che andrebbero definitivamente perduti per fare spazio a nuove costruzioni che nessuno potrà occupare stante il persistente decremento della popolazione nuorese.

Il dato appena evidenziato è stato perfino rilevato in sede di Valutazione Ambientale Strategica dagli uffici della Provincia di Nuoro, demandati al controllo del PUC, i quali hanno formulato una espressa richiesta rivolta a conoscere le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale ad adottare dette scelte che appaiono evidentemente fuori da ogni logica per una città in palese calo demografico.

Il Comune di Nuoro ha replicato facendo un copia-incolla di un testo ormai risalente al lontano anno 2004, richiamando dati e tabelle di cui peraltro si ignora la metodologia utilizzata per la redazione degli stessi.                  

Tali parametri attesterebbero una crescita “esplosiva” del numero delle famiglie, ma non degli abitanti nuoresi, che in realtà appaiono manifestamente  in calo.                                                                                                                                                                         

La stima dell’aumento delle famiglie, nel 2004 presa a fondamento per giustificare l’enorme espansione edilizia è lo specchio sul quale ancora oggi la Giunta nuorese si arrampica per giustificare le previsioni di un PUC ormai da considerarsi a dir poco aberrante e comunque obsoleto.                                                                                                                                            

Sono i dati certi, resi noti dal censimento Istat che smentiscono alla radice le previsioni del Puc sbandierate dall’Amministrazione nuorese.                                                                                                        

In realtà il numero delle famiglie non solo non è aumentato, ma è in netta diminuzione!

Ed infatti, mentre le stime inesatte del PUC, che giustificherebbero le nuove volumetrie, hanno previsto nel periodo 2004/2020 un aumento delle famiglie di 2250 nuovi nuclei,  dagli originari 14.390 esistenti ai 16.640 previsti, in realtà -dai dati  Istat relativi al censimento 2011- si apprende che i nuclei familiari anziché aumentare sono invece scesi a quota 14.129 (-1,8%), con un decremento di 261 unità  rispetto al lontano 2004 e di ben 1.868 (-11,2%) unità rispetto alla stima del PUC.

Su dette premesse sorge legittimo il dubbio sulla necessità ed utilità delle nuove volumetrie!

 

A chi ci governa non interessa evidentemente quanto costerà alle casse pubbliche assicurare i servizi e infrastrutture per una città fantasma che potrebbe espandersi inutilmente a dismisura.                                                     

Perché non si tiene conto e non si fa una ricognizione di tutti gli immobili pubblici e privati vuoti ed inutilizzati?    

Si dovrebbe invece puntare al recupero di tutti gli immobili sfitti ed inutilizzati esistenti in città, evitando l’inutile consumo di suolo naturale ed agricolo.

Il rilancio dell’attività edilizia potrà avvenire con il recupero dell’esistente, così da evitare gli ingenti costi per la realizzazione di nuovi servizi e manutenzioni, allo stato non necessari alla comunità nuorese.

Al quadro così descritto si aggiungono poi le prescrizioni recentemente imposte dai competenti organi della Regione Sarda che dovranno comportare l’approvazione di distinte varianti allo stesso PUC.

Nel dicembre scorso, infatti, la Regione ha approvato lo studio di compatibilità del PUC rispetto al Piano di Assetto Idrogeologico, evidenziando nuove distinte aree della città e dell’agro che sono soggette a pericolosità idraulica e caratterizzate da un alto rischio di fenomeni da smottamento e frane.

Le relative varianti al PAI vigente comportano la necessaria riclassificazione  delle aree in oggetto, circostanza questa che ha indotto la Regione ad invitare il Comune di Nuoro ad avviare le procedure finalizzate all’adozione ed approvazione delle stesse, previa pubblicazione ed acquisizione delle eventuali osservazioni presentate dalla cittadinanza nuorese secondo quanto previsto dall’art.20 della LR n.45/89.

L’amministrazione in questi sei mesi non solo non ha avviato il suddetto iter procedurale, ma non ha neppure adottato le varianti omettendo perfino di rendere pubblici i contenuti delle stesse alla cittadinanza, così dimostrando di voler disattendere la normativa vigente in materia. In realtà, con la delibera che il Consiglio Comunale dovrebbe adottare domani pomeriggio, l’Amministrazione nuorese intenderebbe inviare tutte le carte del PUC alla Regione senza dunque rispettare norme e procedure.

Idea Comune Lista Civica 

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A Benevento nuovo tentativo di realizzare un ecomostro http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/07/a-benevento-un-nuovo-tentativo-di-realizzare-un-ecomostro/ Wed, 11 Jul 2012 07:24:22 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=5701 Come già si era verificato in passato per altri casi analoghi (in particolare per il caso ‘Palazzo Passarelli’, progetto in cui l’impresa costruttrice dovette abbattere un piano dopo decisioni del Tar e del Consiglio di Stato, per una realizzazione di volumetrie eccessive rispetto alla normativa), ancora una volta si assiste al tentativo di realizzare un ecomostro in città.

E’ notizia di questi giorni che, in un nuovo quartiere, Cretarossa, vi è un tentativo di far nascere “un fiore di cemento di 9 piani”, così come denunciato da un Comitato civico, nato per contrastare il progetto nascente.

Il comitato, nominatosi ‘Difendi Cretarossa’, segnalava alcuni giorni fa come “in una area che il nuovo PUC classifica come FZ, spazi pubblici di ruolo locale (art.3 D.l. 1444/68)” stesse per nascere “un condominio di 9 piani più due piani interrati di garage”.

Questo, ancora, il dettaglio del comunicato del Comitato:

“Il Permesso di costruire n.° 1476, che consente questi lavori, è datato 2009, ed è stato rinnovato nel 2010. Da allora sono passati quasi due anni ed  il permesso è da considerarsi decaduto, così come disposto dall’art 15 del DPR 380/01, in quanto dalla data della concessione fino a poche settimane fa non vi è stata alcuna traccia di inizio di lavori. La data presunta dell’inizio dei lavori, infatti, è solo del 14/06/2012, secondo la tabella esposta in cantiere. Inoltre, anche numerosi documenti video e fotografici, in possesso del comitato, possono dimostrare che i lavori alla data del 13/06/2012 non erano ancora iniziati.

Si rilevano, inoltre, altre significative irregolarità: che i lavori della costruenda struttura interessano alcune aree di proprietà di altre cooperative e che non risulta copia di autorizzazioni importanti, quali quella del Genio Civile, per l’autorizzazione sismica, prevista a norma dell’art. 17 e 18 capo 3 della legge 64 del 22/02/74 (e succ. mod. e integrazioni nazionali e regionali)”

Stavolta, rispetto ad altri casi analoghi come il caso Passarelli, le segnalazioni tempestive del Comitato ha fatto bloccare i lavori prima di arrivare alla costruzione dell’ecomostro.

Infatti, grazie al verbale degli accertatori del comune, il dirigente del Settore Urbanistica ha avviato il procedimento per dichiarazione della decadenza del permesso a costruire, dando i canonici trenta giorni ai richiedenti per le loro controdeduzioni. Vano il tentativo della Ditta costruttrice di procedere di gran lena, con lo sbancamento e le fondazioni, nei pochi giorni di “vacatio legis”.

Vi sono, poi, altri due punti meritevoli di riflessioni.

Il primo è la contraddizione del progetto con quanto scritto nel PUC. Pur essendo il PUC ancora in fase di approvazione vi è una palese contraddizione del progetto con quanto normato nel piano comunale, il quale  prevede in quell’area la realizzazione di servizi e non di abitazioni. Va aggiunto, inoltre, che il permesso a costruire è stato dato quando la proposta di Puc era stata già approvata in Giunta comunale, nel febbraio del 2009. Né nelle successive adozioni e conferenze di servizi la destinazione dell’area è stata cambiata, per cui ancora oggi il Puc prevede la zona a servizi. Si può quindi operare in palese contraddizione con un piano urbanistico, pur non avendo questo terminato l’iter di approvazione?

Il secondo punto riguarda l’annosa questione dei terreni con “diritto di superficie” delle cooperative. Infatti per poter realizzare questo stabile, una curiosa convenzione, anni fa, era stata firmata dal Comune con la Ditta.  In questa convenzione, il Comune si impegnava ad acquistare o espropriare un area – sulla quale altre cooperative hanno il diritto di superficie – per poter realizzare parcheggi funzionali alla cubatura del progetto in questione. E’ un punto questo assai complesso, ma si cela dietro questo tentativo, certamente, un escamotage per poter arrivare a cubature altrimenti impossibili.

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