Fotovoltaico nella Riserva della Vauda: a che punto siamo?

Un aggiornamento sulla Riserva Orientata della Vauda in attesa del parere della Conferenza dei Servizi.

Cresce il numero dei comuni del territorio schierati contro l’“ecomostro”: l’enorme impianto fotovoltaico che la Belectric (tedesca) vorrebbe costruire nella Riserva Orientata della Vadua.

Sia San Francesco al Campo che San Carlo Canavese, comuni che dovrebbero ospitare l’impianto, hanno ascoltato la popolazione e le rispettive minoranze, approvando la mozione di contrarietà, sottolineando la forte preoccupazione della gente e il grave danno all’economia agricola del territorio, che si vedrebbe privata di ben 72 ettari di suolo coltivato da agricoltori locali.

A ruota anche i C.C. dei comuni con territorio nella riserva: Front e Vauda, confinanti con l’eventuale impianto fotovoltaico hanno espresso la loro contrarietà, unendosi a Rivarossa, primo comune che si è opposto a questa devastazione ambientale.

Rimane purtroppo ferrea la posizione di Lombardore, da sempre favorevole al progetto e che ha emesso un’ordinanza per impedire l’accesso ai terreni a causa di una pretesa contaminazione del suolo, mai citata prima e soprattutto basata su dati incompleti e forniti dalla stessa azienda che dovrebbe costruire l’impianto.

In realtà i valori degli elementi rilevati potrebbero essere dovuti al fondo naturale tipico dei territori della zona, purtroppo da questa delibera è conseguito; da parte del Ministero della Difesa, il divieto di acceso ai terreni del Demanio, impedendo nel periodo della fienagione l’accesso alle aziende agricole mettendone a repentaglio la sopravvivenza .

Entro il 30 maggio la Conferenza dei Servizi dovrebbe esprimere il parere definitivo. Sebbene nel tavolo tecnico del 30 aprile ci siano state molti pareri contari o gravemente condizionati, la situazione appare critica.

Molti sono gli interrogativi che sorgono, soprattutto in merito a posizioni di alcuni partiti politici che ritengono la zona una “discarica” o un “campo militare” bisognoso di una bonifici bellica!

A testimonianza di questo inviamo alcune immagini che mostrano la zona: non sono terreni degradati, ma splendidi prati ricchi di foraggio per il bestiame. Se non fossero stati curati in tutti questi anni dagli agricoltori della zona, che con i loro trattori hanno percorso in tutte le direzioni i suoli senza saltare in aria a causa di ordigni inesplosi, non sarebbero così rigogliosi e privi di rovi o sterpaglie.

Queste aree sono in perfetta continuità territoriale ed ecologica con quelle di brughiera cui sono compendio di assoluta necessità per molte delle specie viventi nella riserva.

L’intervento proposto non è solo un attentato al paesaggio e a tutto l’ecosistema della Riserva, ma infligge anche un colpo gravissimo (e per alcuni mortale) all’economia agricola della zona.

Coloro che dovrebbero salvaguardare l’ambiente in cui viviamo, sia per il bene presente che futuro, riflettano sulle proprie decisioni,soppesando le forti speculazioni economiche che porterebbero giovamento solo ad un’azienda tedesca e che priverebbero l’Italia, ed in particolar modo il Piemonte, di uno splendido territorio ricco di specie vegetali e animali di pregio: la più vasta area tutelata in Provincia di Torino e la più ampia brughiera in Italia.

Il fotovoltaico è una risorsa importante da promuovere anche attraverso incentivi, ma deve essere una tecnologia di sostegno alla salvaguardia della natura e non uno strumento di distruzione del paesaggio e dell’ambiente stesso. Perchè i terreni agricoli di proprietà del demanio militare sono soggetti ad un trattamento diverso rispetto ai terreni agricoli di proprietà privata, ai fini dell’accesso agli incentivi statali di cui al decreto legislativo 3 marzo 2011, n.28.

Si all’energia fotovoltaica e pulita, ma sui tetti di case, strutture pubbliche, capannoni industriali, piazzali già cementati, strutture dismesse, di cui i nostri paesi abbondano! 

Movimento Spontaneo Canavesano per la Tutela dell’Ambiente
Amici del Parco Riserva Naturale delle Vaude

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Interpellanza parlamentare dell’on. Bonomo sull’impianto fotovoltaico nella Riserva della Vauda
(discussa il 23 maggio 2013 alla Camera dei Deputati)
Scarica il comunicato stampa e la trascrizione completa dell’interpellanza (formato pdf, 220 kb) >> 

4 commenti

  1. Perché non create una petizion on-line su

    ww.change.org?

    Ci vanno pochi minuti e si potrebbero raccogliere firme contro questo consumo di territorio

    Saluti

  2. Il popolo dei paesi attorno (e non solo) al parco della Vauda ringraziano vivamente l’on. Francesca Bonomo e gli altri on. firmatari di questa interpellanza per la difesa della RISERVA ORIENTATA DELLA VAUDA. Questo parco, un angolo di paradiso che la natura ci ha regalato, non può essere smenbrato per delle sporche e volgari speculazioni contro il volere del popolo in rivolta per difendere i suoi diritti, i diritti al verde, alla fauna, alla flora, ai contadini che da secoli vivono sulla produzione del fieno e del pascolo per i loro animali. Ricordiamo ai politici implicati nel favorire questa sporca speculazione che certamente noi tutti del popolo della Vauda e non ci ricorderemo e faremo ricordare il loro partito e i loro nomi nel momento in cui ci chiderano il voto.

  3. mettiamo quì un link dove si possa mandare una mail di protesta direttamente al Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e a tutti i rappresentanti delle istituzioni. Si potrebbe accomunare alla mail, tutti i siti Italiani interessati da questo scempio.

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