Il verde lungo le strade necessita di un cambio di gestione urgente

Una lettera sollecita il Ministro Giovannini a provvedere alla modifica del Codice della Strada e del Regolamento di Attuazione per evitare la scomparsa degli alberi e delle fasce boschive lungo le strade secondarie e locali, contribuire alla decarbonizzazione, prevenire il dissesto idrogeologico, limitare l’inquinamento acustico e da polveri sottili, attenuare le ondate di calore, preservare il paesaggio.

Egregio Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili,

il Governo, ed in particolare il Suo Dicastero, è chiamato a occuparsi di infrastrutture e mobilità, adottando azioni e misure per favorire la mobilità sostenibile e la qualità delle infrastrutture viarie. A questo proposito, sottoponiamo alla Sua attenzione la situazione che si è venuta a creare negli anni nel nostro Paese in riferimento agli alberi e le fasce boschive lungo le strade.

Alcune lacune e controversi passaggi del DGLS 285/1992 (Codice della Strada), e del relativo Decreto attuativo, hanno provocato e provocano tuttora la scomparsa progressiva degli alberi, siepi e arbusti lungo le strade extraurbane, con risultati negativi per l’ambiente ed il paesaggio ma anche per la sicurezza stradale, contribuendo inoltre ad aggravare il dissesto idrogeologico aumentando il rischio di frane e smottamenti.

Questa preoccupazione è condivisa da molte associazioni che in questi anni hanno prodotto una notevole mole di documenti e studi, organizzando convegni e incontri di approfondimento. Riteniamo che siano ormai maturi i tempi per un cambio nella gestione degli alberi e delle fasce boscate lungo le strade: riteniamo che con alcune modifiche puntuali anche solo al decreto attuativo del CdS si potrebbero ottenere risultati positivi per la sicurezza stradale, per il contrasto al dissesto idrogeologico, per l’ambiente ed il paesaggio e infine facilitare gli obiettivi della decarbonizzazione.

Il documento allegato riassume il problema e le modifiche che riteniamo necessarie per ottenere questi importanti obiettivi.

Qui potete scaricare il documento integrale trasmesso al Ministro Giovannini.

2 commenti

  1. La ricchezza dell’Italia è il paesaggio e la cultura di conseguenza il turismo ed i prodotti agroalimentari e di conseguenza l’agricoltura.Lo scrivente per tutta la vita lavorativa è stato protagonista nei traffici internazionali di merci e passeggeri via mare e via aerea.

    Dobbiamo difendere il paesaggio , solo mantenendo vivo il paesaggio difendiamo il futuro delle prossime generazioni.

    Io sono di Sorrento ed attualmente vivo alle falde del Vesuvio. Sono disposto a dare una mano per qualsiasi iniziativa in queste zone. Abbiamo creato un’una università popolare denominata UPPV( università popolare paesi vesuviani).EMAIL saverio.france.russo@gmail.com

  2. Cari Amici , buon giorno,
    Grazie per il Vostro operato su cui sono pienamente d’accordo.Non bisogna mollare.Purtroppo la pandemia ci ha allontanato dalla frequentazione reciproca. Sono il presidente del Copmitato di San Giorgio a Cremano e purtroppo tutti viviamo in una solitudine senza contatti.
    La salvaguardia del Verde sembra non interessare chi ha in mano il potere.
    MA E’ IL FUTURO.
    IL SUD ITALIA E’ SEMPRE VISSUTO SULLA COLTIVAZIONE DELLA TERRA ED SULLA ESPORTAZIONE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI DI QUALITA’.LA RINASCITA DELL’ITALIA PASSA PER IL VERDE.
    DIAMOCI DA FARE
    BUONA GIORNATA
    Francesco Saverio Russo, San Giorgio a Cremano.

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