Le zone umide ai piedi del Monte Bianco minacciate dal campo da golf

Courmayeur in Valle d’Aosta, fa sognare da almeno due secoli tutti gli amanti della montagna con le sue vette imponenti, i suoi ghiacciai, le sue valli Ferret e Veny.

Un ambiente unico che ha visto nascere l’alpinismo moderno e che meriterebbe il riconoscimento di patrimonio mondiale dell’Unesco, ma che, invece, è quotidianamente aggredito dai fan del cemento e inesorabilmente rosicchiato anno dopo anno.

Ultimo episodio: l’adozione del nuovo piano regolatore del comune ai piedi del Monte Bianco che ribalta l’orientamento piuttosto restrittivo della precedente amministrazione e apre alla realizzazione di circa 50.000 metri cubi di nuove case, per un valore approssimativo di 170 milioni di Euro.

Ma le nuove Norme Tecniche di Attuazione, modificate in un secondo tempo nella forma, ma non nella sostanza, sono andate ancora oltre, prevedendo, in netto contrasto con tutte le norme in materia di valutazione ambientale (Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione Impatto Ambientale), la possibilità di raddoppiare il campo da golf della Val Ferret in aree ZPS (Zona Protezione Speciale) e SIC (Sito di Interesse Comunitario) protette dall’Unione europea.

Un vero incubo per i difensori dell’ambiente e una misura in totale contro tendenza rispetto all’evoluzione dell’offerta turistica verso criteri eco-compatibili e sostenibili auspicata, almeno a parole, da tutti.

Il SIC, in particolare, è un ambiente umido di grandissimo valore per la sua unicità e perché ospita, tra le altre, specie rare di rane, farfalle, orchidee ed è zona di nidificazione per numerosi uccelli.

Per questo è stato inserito nella rete Natura 2000, che ha come obiettivo di garantire a lungo termine la conservazione della biodiversità sul territorio dell’Unione europea mediante la conservazione degli habitat naturali e seminaturali.

Un gruppo di cittadini di Courmayeur ha subito reagito ed è nato un blog (http://courmayeurbenecomune.blogspot.it) per informare e sensibilizzare la popolazione sul valore inestimabile di quell’ambiente naturale che era stato finora protetto da altri tentativi speculativi e che verrebbe irrimediabilmente stravolto da un eventuale raddoppio del campo da gioco. Le associazioni ambientaliste si sono schierate al loro fianco.

l Golf club, invece, ha subito annunciato alla stampa locale di essere favorevole ad ampliare il campo da gioco. Illustri membri del Club hanno accusato coloro che vogliono proteggere la Val Ferret e lasciarla, com’è ora, a disposizione delle migliaia di escursionisti che vengono a scoprirne le bellezze lungo i sentieri, di essere dei miopi che non sanno dire altro che no.

Associazioni e cittadini hanno trasmesso agli uffici della Regione Autonoma Valle d’Aosta le loro osservazioni a difesa dell’ambiente e della legalità, ora spetta a questo ente esprimersi sul Piano elaborato dal Comune.

Nel frattempo, chi ha a cuore il Paesaggio sta proseguendo la battaglia, soprattutto continuando ad informare.

 

Per informazioni e contatti:
http://courmayeurbenecomune.blogspot.it

 

 

4 commenti

  1. Un appello alle autorita regionali : fermatevi ! non deturpate il territorio intatto da sempre e tramandato dai ns avi per un gruppo di speculatori che hanno in mente solo il loro malloppo.

  2. Le Valli del Monte Bianco sono forse il più grandioso Paradiso naturale che abbiamo in Italia. Possibile che i soliti spietati affaristi ce l’abbiano vinta? Ancora cemento sotto il Monte Bianco! E poi l’assurdità di un campo da Golf in una Valle (Ferret) che è un capolavoro della natura. Un Italiano che ama il suo paese si dovrebbe semplicemente ribellare.

  3. alle solite: un bene comune di inestimabile valore violentato da un manipolo di speculatori. Un danno enorme per la comunita’, anche in termini economici, e il profitto per pochi. Non se ne può più.

  4. E’ uno schifo ,una ennesima aggressione al territorio alpino , con il rischio di un danno enorme per la comunità ed un altrettanto danno irreversibile all’ambiente …con un finale beffa…un probabile guadagno per pochi.

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