Alpi Veglia-Devero: la Commissione Europea indaga sulla stazione sciistica

In risposta all’interrogazione della europarlamentare Maria Angela Danzì, la Commissione s’impegna a valutare la legittimità dei lavori. L’Italia rischia la procedura di infrazione

Comunicato stampa della deputata al Parlamento Europeo (M5S) Maria Angela Danzì, del 17 aprile 2024

 “La Commissione europea sta valutando le denunce presentate in merito ai gravi danni arrecati dai progetti in corso al Sito Natura 2000 ‘Alpi Veglia e Devero-Monte Giove’. Un passaggio importante che significa che i rilievi mossi hanno una base solida e che l’indagine è e rimane aperta”. Così Maria Angela Danzì, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, che lo scorso febbraio aveva presentato a Bruxelles un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea su quest’area di pregio al centro di lavori di forte impatto ambientale.

“Gli ampliamenti dell’adiacente stazione sciistica hanno pregiudicato l’integrità di questo sito, dove pesanti lavori di sbancamento effettuati senza la necessaria Valutazione di Incidenza Ambientale hanno distrutto almeno 10 ettari di habitat tutelati dall’Europa”, prosegue Danzì. “In totale, tra sbancamenti, lavori sulle piste, impianti di risalita e inquinamento sonoro, almeno 45 ettari di area protetta sono stati finora resi inutilizzabili per la fauna tutelata dalle norme europee. Le risposte del Commissario all’Ambiente, Virginijus Sinkevičius, ai tre interrogativi che ho sollevato sono molto articolate e dicono altre due cose importanti: ricordando la legislazione europea e nazionale in vigore, la Commissione europea richiama il fatto che ‘spetta alle autorità italiane applicare le norme e le procedure’ al caso in questione, indicando quindi nell’Italia la responsabile a garantire l’adeguato ripristino del danno arrecato al Sito.

Ma soprattutto, nel terzo e ultimo punto, la Commissione segnala di avere ‘ricevuto diverse denunce’ in merito alla cattiva applicazione da parte dell’Italia della direttiva Habitat, che richiede le opportune Valutazioni di Incidenza Ambientale. Perciò, la Commissione si riserva la valutazione di azioni appropriate tra cui ci sono anche le procedure d’infrazione nei confronti dell’Italia”, conclude Danzì.

Seguono il testo dell’Interrogazione e la risposta della Commissione Ue.

Danni perpetrati ai siti della Rete Natura 2000 in località Alpe Ciamporino – versante Alpe Bondolero (VB) – Foto di Filippo Pirazzi

INTERROGAZIONE con richiesta di risposta scritta E-000594/2024 alla Commissione

Articolo 138 del regolamento

Maria Angela Danzì (NI)

Oggetto: Grave pregiudizio all’integrità del sito Natura 2000 ZSC/ZPS IT1140016 “Alpi Veglia e Devero-Monte Giove”, istituito nel 1995

Tra il 2000 e il 2016 due ampliamenti di un’adiacente stazione sciistica hanno pregiudicato l’integrità del sito.

Inoltre, tra il 2014 e il 2022 vasti lavori di sbancamento effettuati senza VIncA nella zona sciistica del sito hanno distrutto almeno 10 ettari di habitat tutelati dalla direttiva 92/43CEE, allegato I.

Gli sbancamenti e la gestione della stazione sciistica hanno reso inutilizzabile per la fauna tutelata dalla direttiva 2009/147/CEE, allegato I, almeno 45 ettari.

Non da ultimo altri progetti, approvati attraverso VIncA qualificabili come non opportune, stanno ancora generando danni a specie e habitat.

Quasi 130 000 firme sono state raccolte contro un ulteriore vasto programma di ampliamento della stazione sciistica presentato nel 2018.

Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

1.    È la Commissione informata del grave pregiudizio già arrecato all’integrità del sito e dei progetti realizzati o in cantiere, suscettibili di pregiudicare l’integrità del sito?

2.    Quali azioni potrebbero essere utili a garantire e ripristinare l’integrità del sito?

3.    Intende la Commissione aggiornare i risultati dell’EU Pilot 6730/14, anche considerando numerose e sistematiche VIncA qualificabili come non opportune, di progetti approvati/realizzati nel sito?

Presentazione:22.2.2024

RISPOSTA COMMISSIONE EUROPEA

IT E-000594/2024

Risposta di Virginijus Sinkevičius a nome della Commissione europea

(15.4.2024)

1. Nel luglio 2022 la Commissione ha ricevuto una denuncia relativa al progetto in questione, seguita da diverse comunicazioni supplementari, da ultimo il 3 gennaio 2024. Tale denuncia è attualmente in fase di valutazione.

2. A norma dell’articolo 6, paragrafo 3, della direttiva Habitat[1], qualsiasi progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione del sito ma che possa avere incidenze significative su tale sito forma oggetto di una opportuna valutazione dell’incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo. A norma dell’articolo 6, paragrafo 4, qualora, nonostante conclusioni negative della valutazione dell’incidenza sul sito e in mancanza di soluzioni alternative, un progetto debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, lo Stato membro adotta ogni misura compensativa necessaria per garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata.

L’Italia ha recepito le suddette disposizioni nella propria legislazione[2] e ha adottato linee guida nazionali[3] per migliorarne l’attuazione in tutte le regioni. La Regione Piemonte ha inoltre adottato linee guida e procedure aggiornate per la corretta attuazione delle suddette disposizioni[4]. Fatto salvo il ruolo della Commissione quale custode dei trattati, spetta alle autorità italiane competenti applicare le norme e le procedure di cui sopra al caso individuale e garantire che, in caso di danno a un sito protetto, esso sia adeguatamente ripristinato.

3. Nel quadro del caso EU Pilot 6730/14, la Commissione ha ricevuto diverse denunce relative all’applicazione dell’articolo 6, paragrafo 3, della direttiva Habitat in Italia. La Commissione le valuterà e deciderà in tempo utile la linea d’azione appropriata al caso in questione.

Danni perpetrati ai siti della Rete Natura 2000 in località Alpe Ciamporino – versante Alpe Bondolero (VB) – Foto di Filippo Pirazzi

[1] Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7).

[2] https://www.mase.gov.it/pagina/la-valutazione-di-incidenza-vinca#:~:text=Si%20tratta%20del%20processo%20d,di%20significativit%C3%A0%20di%20tali%20incidenze

[3] https://www.mase.gov.it/pagina/linee-guida-nazionali-la-valutazione-di-incidenza-vinca-direttiva-92-43-cee-habitat-articolo

[4] https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/biodiversita-aree-naturali/rete-natura-2000/valutazione-incidenza-vinca

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