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Val di Cornia, nuovo Comitato di giovani imprenditori agricoli contro le speculazioni energetiche nei campi

del Comitato Terre di Val di Cornia – Comunicato del 21.06.2024

La Val di Cornia (LI) non vuole lasciare che le industrie delle energie rinnovabili si impossessino del suo territorio, in particolare ricoprendo i campi di pannelli fotovoltaici, e dovrà attivarsi con tutte le forze per bloccare gli impianti. È quanto è emerso dal primo incontro del Comitato Terre di Val di Cornia, fondato da un gruppo di giovani imprenditori agricoli e che ha già riscosso l’adesione di importanti realtà agricole, turistiche e produttive.

Il Comitato si è riunito martedì scorso presso il Podere San Giuseppe (zona Casalappi). Erano presenti, oltre che i fondatori Marco Bonucci, Niccolò Pini e Andrea Larini, diversi rappresentanti di aziende agricole ed agrituristiche, cooperative agricole ed esponenti politici e delle istituzioni locali. Da quest’incontro è emerso un quadro allarmante: la Val di Cornia è presa di mira da numerose società di produzioni energetiche con almeno sei progetti di mega impianti tra fotovoltaico a terra, agrivoltaico e pale eoliche. Queste imprese si rivolgono direttamente ai proprietari dei terreni offrendo somme pari a quattro o cinque volte il valore di mercato dei terreni agricoli arrivando in qualche caso a pagare fino a 170.000€ all’ettaro per realizzare stazioni di stoccaggio elettriche (impianti BESS). I progetti presentati prevedono centinaia di ettari di pannelli sparsi tra i comuni di Campiglia Marittima, Piombino e Suvereto e circa 14 pale eoliche. Uno scenario folle, che se venisse avallato porterebbe la Val di Cornia a trasformarsi in pochi anni da un territorio a forte vocazione agricola ed alto valore paesaggistico, ad una vasta zona industriale dedita alla produzione​ di ​energia ​elettrica. La situazione è molto preoccupante in quanto la normativa nazionale permette di realizzare fotovoltaico a terra anche su terreni agricoli purché si trovino nel raggio di 500 metri da una zona considerata industriale, artigianale o commerciale, nel caso della Val di Cornia ciò rappresenta una buona parte della sua superficie agricola.

Finora sono stati individuati i seguenti progetti, che rappresenterebbero uno sconvolgimento dell’agricoltura, del paesaggio e del turismo in Val di Cornia:

• Agrivoltaico, loc. Campo alla Croce, comuni di Piombino e Campiglia Marittima, 27 ettari. – Sorgenia Renewables srl.

• Agrivoltaico, loc. Alturetta e loc. Paduletto, comune di Piombino, 56 ettari. Orta Energy 14 srl.

• Eolico, comuni di Piombino e CampigliaMarittima, 8 pale eoliche San Nicola Energia srl.

• Eolico, loc. Casalappi, comuni di Piombino, CampigliaMma e Suvereto, 6 pale (?) Pellestrina srl. (Documentazione non ancora disponibile.)

• Fotovoltaico, loc. Franciana, comune diPiombino, 31 ettari. IREN Green Generation Tech srl.

• Fotovoltaico, comuni di Campiglia Marittima eSuvereto, 100 ettari. IREN Green Generation Tech srl.

Riguardo a quest’ultimo progetto del gruppo IREN, si è espresso Riccardo Guadagnini, titolare di un’azienda agricola in località San Giovanni (Suvereto), che rischia di vedersi espropriato di dieci ettari di campi e uliveti pienamente produttivi per la costruzione di una sotto-stazione dell’impianto.

Si sa che oltre ai suddetti progetti ufficialmente depositati sono in corso di progettazione numerosi altri impianti dello stesso tipo. Questi primi impianti, in particolare del gruppo IREN, sarebbero delle pericolose porte d’ingresso per una serie di progetti simili che, a cascata, potrebbero beneficiare delle infrastrutture ​già​ presenti. È intervenuto, tra gli altri, il presidente della cooperativa Terre dell’Etruria, Massimo Carlotti, che ha ribadito la sua volontà di proteggere la vocazione agricola dei campi e le sue perplessità riguardo i progetti agrivoltaici. Erano presenti anche l’assessore del Comune di Suvereto Marco Toninelli e il neo eletto consigliere di opposizione Edoardo Parello che hanno confermato l’unanime supporto del consiglio comunale di Suvereto in questa battaglia. Tutti hanno auspicato che i comuni della Val di Cornia si esprimano quanto prima contro questi progetti, facendo sentire la loro voce ai livelli superiori di Regione e Ministero.

Il presidente del Consorzio dei vini Suvereto Val di Cornia, Daniele Petricci, ha rinnovato il sostegno al   comitato,   come   altri   soggetti   imprenditori   agricoli   e   privati. La riunione si è conclusa con la nomina di Marco Bonucci come coordinatore del Comitato e la programmazione di un’assemblea pubblica nella prima settimana di luglio nella zona pedonale di Venturina Terme.

Un commento

  1. E’ vergognosa questa nuova follia! Siamo con voi, bisognerà atrtivare altre iniziative come questa. Grazie!

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