Nasce il Comitato di cittadini per cercare di fermare la realizzazione dei capannoni e salvare prezioso suolo agricolo e boschivo
del Comitato cittadino No Polo Logistico Castano Primo
Comunicato stampa del 27.04.2025
Progetto Polo Logistico – Area Viale della Resistenza – via Sandro Pertini a Castano Primo: “Area polivalente in ambito 17 e 20 di trasformazione”
Siamo un comitato spontaneo formato da cittadini abitanti nei comuni di Castano Primo, Buscate, Cuggiono, Robecchetto, Turbigo, e di un’area più vasta, che hanno a cuore la salute e la tutela del territorio in cui viviamo. Nell’area indicata in oggetto si sta manifestando un interesse privato per la costruzione di un polo logistico.
La presenza di un polo logistico in quest’area di 120.000 mq comporterebbe:
– costruzione di capannoni alti anche più di 20 m. su suolo agricolo e boschivo adiacente a zona residenziale e all’Istituto Scolastico Superiore G. Torno (zona sensibile);
– un totale di ettari 12 pari a 17 campi di calcio, cementificati e sottratti per sempre all’agricoltura;
– aumento esponenziale del traffico veicolare su strada (causando inquinamento acustico ed atmosferico, con conseguente incremento di malattie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche) di mezzi pesanti che transiteranno 24h/24 su Viale Resistenza per connettersi alla superstrada uscita Castano sud – Buscate nord. La medesima uscita verrà utilizzata dai camion provenienti dal polo logistico in costruzione nel comune di Robecchetto (a Malvaglio area compresa tra Candiani e Ristorante “Mariuccia”), su un’area di 94mila metri quadrati;
– Castano Primo rischia di diventare sinonimo di logistica con conseguente degrado e perdita di valore di immobili e attività commerciali locali. I processi lavorativi della logistica sono automatizzati e necessitano di pochi lavoratori solitamente con contratti temporanei e mal pagati, che non lascerebbero nessuna ricchezza alla comunità del Castanese.
Alla luce delle considerazioni sopra descritte, ci appelliamo alla Legge Regionale della Lombardia 8 agosto 2024 n°15 (art.3 commi: a, b, c, e, f…) e alla sentenza del TAR Lombardia – 3230 – 2024 pubblicata il 18 / 11 / 2024 che “disciplinano gli
insediamenti logistici” riguardo soprattutto il riutilizzo di aree dismesse per evitare inutile consumo di suolo, la vicinanza alle Reti Transeuropee dei Trasporti, salvaguardia della salute pubblica e considerazione dell’attività agricola…
Pertanto chiediamo di fermare questo progetto e di dare l’opportunità ai cittadini proprietari dei terreni ma anche a tutti i cittadini castanesi, di discutere nel nuovo pgt in approvazione, la corretta vocazione dei terreni affinchè si possano considerare davvero le varie sensibilità, i bisogni e gli interessi dei castanesi.
A maggio le prime iniziative del Comitato: i Banchetti saranno in piazza Mazzini (zona Unicredit) il 3, 4, 10 e 11 maggio, dalle 9.30 alle 13.00.
Per info nopolologisticocastanoprimo@gmail.com.
Qui è possibile firmare la petizione on line.
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la vera tragedia e’ che amministratori della cosa pubblica ottusi e ignoranti abbiano la possibilita’ e la liberta’ di decidere che un prato millenario debba scomparire sotto un orrendo e inutile capannone, e’ questo che ritengo sia inaccettabile , la terra non e’ nostra , l abbiamo in custodia , lo scempio in cambio di una mancetta in oneri di urbanizzazione . a queste persone non darei in gestione neanche un pollaio di provincia….
Non è solo colpa degli amministratori. Nella mia città dei prati sono stati asfaltati e cementificati per fare un nuovo negozio Lidl. Che è sempre pieno. Io lo boicotto per il danno che ha fatto, ma se la gente frequenta questi posti, è anche colpa nostra se si continua a costruire.
la lidl avra’ sicuramente chiesto il permesso per costruire, e qualcuno lo avra’ concesso, quindi si torna alla enorme responsabilita’ di chi ha il compito di amministrare la cosa pubblica e il territorio ,
poi rimane il fatto che queste grandi catene creano il deserto sociale nei paesi, perche i piccoli negozi chiudono devastando il piccolo commercio, ma questo e’ un altro tema