Digiuno perché ho fame di verità sul PAT di Venezia

FIRMA LA PETIZIONE PER FERMARE IL PAT DI VENEZIA:
http://www.petizionionline.it/petizione/per-fermare-il-pat-del-comune-di-venezia/6059

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di Michele Boato

Si sta avvicinando la data in cui i consiglieri comunali di Venezia saranno chiamati a esprimersi col loro voto personale sulla proposta di PAT-Piano di Assetto Territoriale del Comune di Venezia.

Una scelta così importante, che avrà pesantissime conseguenze per il nostro territorio per i prossimi decenni, rischia di essere fatta in un mare di bugie, cose travisate o taciute, accordi inconfessabili che farebbero prevalere interessi di una ristretta cerchia economico-politica contro quelli della stragrande maggioranza della popolazione, della salute e dell’ambiente.

Decine di associazioni di volontariato, a cui fanno riferimento migliaia di liberi cittadini e cittadine, di ogni idea politica, stanno cercando da mesi di mettere in evidenza le più clamorose bugie ripetute dall’assessore che rappresenterebbe “sindaco e giunta comunale all’unanimità”:

– che con questo Pat non ci sarebbe ulteriore cementificazione di suolo agricolo,

– che in esso non sarebbe previsto il Quadrante di Tessera con i suoi oltre 100 ettari  (un milione di metri quadrati) di terreno da urbanizzare e costruire,

– che è assolutamente necessaria una nuova linea ad alta velocità ferroviaria verso Trieste,

– che la stazione va collocata all’aeroporto di Tessera, con una costosissima e pericolosa galleria da 9 km sotto Mestre,

– che all’aeroporto è prioritario portare anche il tram, passando per chilometri di campagna da Favaro a Tessera, prima di collegare la Miranese, la Castellana e l’Ospedale,

– che dall’aeroporto deve partire anche una “linea di forza”, che può essere anche l’assurda sub-lagunare, per raggiungere Venezia.

L’ultima e altrettanto clamorosa bugia è quella che la Provincia di Venezia, il 9 novembre scorso, non avrebbe vietato di urbanizzare e costruire nelle aree, come quella del Quadrante di Tessera, che sono state ripetutamente allagate in questi ultimi anni.

LA POPOLAZIONE DEL NOSTRO COMUNE HA DIRITTO DI SAPERE LA VERITA’, finora soffocata da una cappa di cemento tenuta in piedi da personaggi della politica di destra e sinistra e da vari speculatori immobiliari.

Perciò, continuando a lottare assieme alle 40 associazioni per ripristinare trasparenza e democrazia nel nostro Comune,

ho deciso di dare inizio ad un DIGIUNO PER LA VERITA’
dall’alba di lunedì 2 gennaio 2012.

• Mi limiterò a bere acqua, e sarò sempre controllabile, giorno e notte:
• all’Ecoistituto del Veneto, viale Venezia 7, lavoro e incontro le persone,  mattina ore 8 – 12 e pomeriggio 15 – 21,
• davanti il Municipio di Mestre, ogni giorno ore 12 – 13
• alla Banca del Tempo, via Dante 9 (angolo via Fusinato), mi riposo ore 13 – 15 e dormo ore 21 – 6.

Michele Boato
(Ecoistituto del Veneto)
micheleboato@tin.it

 

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Quinto giorno di digiuno e il 21 gennaio manifestazione

6 gennaio 2012  (da La Nuova Venezia – Cronaca)

MESTRE – Prosegue ed entra oggi nel quinto giorno il «digiuno per la verità» dei comitati contro il Pat, il nuovo piano di assetto del territorio che sarà votato dal Consiglio comunale il 23 e 24 gennaio prossimo. Michele Boato arriva oggi al quinto giorno di digiuno e continua la sua azione di sensibilizzazione davanti al municipio di Mestre in via Palazzo dove è presente dalle 12 alle 13. Rispetto a domenica scorsa, quando pesava 80.1 chili l’ambientalista mestrino a ieri ha perso quattro chili, arrivando al peso di 76.2. Con lui per 38 ore si è unita al digiuno Carla Bellenzier di AmicoAlbero. Mentre ieri dalla mezzanotte alla mezzanotte di oggi si associa, a titolo personale, Davide Scano già consigliere di Municipalità Mestre Carpenedo, coordinatore di MestrEcologia e collaboratore dei Grilli di Venezia. Oggi partecipa all’azione non violenta anche Vincenzo Olivier assieme a Fabrizio Zabeo, portavoce del Comitato Allagati di Favaro, che proseguirà anche nella giornata di sabato. «Altre persone hanno dato la loro disponibilità a partecipare per una o due giornate» avvisa Michele Boato nel suo bollettino quotidiano. Oggi alle 11 alcune associazioni del coordinamento per un altro Pat si riuniscono per “festeggiare la Befana” di fronte al Municipio di Venezia mentre sabato 7 alle 12 al Municipio di Mestre vengono presentate le prossime iniziative pubbliche. Un convegno dal titolo «La città che vogliamo» che si terrà a Mestre il 14 gennaio e la manifestazione per fare «la festa al Pat» che si terrà a Venezia il 21 gennaio. Su Facebook la manifestazione viene in queste ore pubblicizzata attraverso le pagine personali di tante persone. Il volantino invita a «fermare questo Pat» e critica «le speculazioni private che il Comune permetterà». L’elenco comprende l’area di Tessera city, la metropolitana Sublagunare, il progetto della Tav e le decine di grattacieli in terraferma. L’invito è a tutti:«La dignità. Sol quella ci resta – si legge – fermiamo le giostre, alziamo la testa. Riprendiamoci ponti e canali e mandiamo a casa le iene e gli squali». La frase campeggia sopra al disegno di Mestre, con la sua torre civica, e la basilica di San Marco con sullo sfondo un grande lunapark, grandi navi, grattacieli e treni ad alta velocità. (m.ch.)

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DIGIUNO di MICHELE BOATO
Domenica 8 Genn. 7° GIORNO

Oggi si sono associati al digiuno di Michele Boato il presidente di AmicoAlbero, Luca Mamprin, dottore forestale e Sonia de Savorgnani, studentessa di 17 anni,che segue le notizie dall’India dovequest’anno sta studiando. Domani si aggiunge lo scrittore Giuliano Agostinetti, martedì Mariolina Forcellato e mercoledì Marilena Taboga, entrambe di Nascere Meglio.

Come ogni giorno, anche oggi c’è stato il presidio davanti il Municipio di Mestre dalle 12 alle 13. Come ieri, anche oggi si sono fermate moltissime persone, in cui prevalgono sempre più le persone che conoscono il problema di Tessera City e che ci esprimono la loro solidarietà. Del digiuno si stanno interessando Il Fatto quotidiano e la rete Alternativa di Giulietto Chiesa.
Inoltre il Forum “Salviamo il paesaggio”, che fa capo al sindaco di una piccola città lombarda, Domenico Finiguerra, ed ha ramificazioni in tutta Italia, ha deciso di farne un caso nazionale. Per questo Domenico Finiguerra verrà a Mestre domenica 22 gennaio per un pubblico incontro. Concorda con gli obiettivi del digiuno il consigliere com. Nicola Funari.

Domani lunedì 9, ottavo giorno di digiuno, alle 12 presidio davanti al Municipio di Mestre e alle 18 presso l’Ecoistituto si riunisce il coordinamento delle 40 associazioni Per un Altro Pat, per organizzare, tra l’altro, il convegno “La città che vogliamo” che si terrà sabato 14 a Mestre.

Martedì 10 il presidio si sposta davanti al Municipio di Venezia, dove, in Commissione Urbanistica, si discute l’interrogazione del cons. Jacopo Molina sul fatto che il Pat riporta molti dati vecchi, che riguardano il progetto dell’assessore Vecchiato, molto diverso e meno impattante di quello di Micelli.

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DIGIUNO di MICHELE BOATO
Lunedì 9 Genn. 8° GIORNO

OGGI LUNEDI’ 9 genn. OTTAVO GIORNO DI DIGIUNO di Michele Boato,
affiancato dallo scrittore Giuliano Agostinetti e da Agnese Kojak , presenti al presidio che si è tenuto, come ogni giorno da lunedì 2, davanti al Municipio di Mestre dalle 12 alle 13.
Lo stato di salute, monitorato dalla dott.ssa Federica Ancillotto, è buono. Sono stati prescritti dei sali di potassio per prevenire cedimenti del cuore.

Oggi inoltre si è associato anche il consigliere comunale Renato Boraso, presidente dello scorso Consiglio comunale, uscito dal gruppo Pdl, con una dichiarazione molto dura relativa ai 480 ettari complessivi di cementificazione che prevede questo Pat.
Boraso ha deciso di digiunare anche domani, martedì 10, affiancandosi anche a Mariolina Forcellato di Nascere Meglio.

Al presidio, oltre a un centinaio di cittadini (80 volantini non sono bastati) sono venuti alcuni mass media: Radio Padova, Tele Venezia e due Tv su internet Pianetaoggi e Multimediarecords. Le interviste si possone trovare su JouTube cercando “Pat di Venezia – Michele Boato”.

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Martedì 10 gennaio 

Oltre a me (che sto bene in salute e prendo con l’acqua un pò di sali di potassio per rafforzare il cuore) ha digiunato anche Mariolina Forcellato di Nascere Meglio; bel articolo di Mitia Chiarin sulla Nuova. Ieri sera e stamane una intervista su TeleVenezia che ieri ha riaperto la redazione. Manca sempre Rai 3. Presidio davanti il Municipio di Venezia, solidarietà non formale da Molina, Ticozzi, Enzo Scarpa (uscito dal gruppo Pd), Bonzio, Gavagnin e Funari (uscito dal gruppo IdV)
Alle 15 in commissione urbanistica si è discusso dell’interpellanza di Molina del Pd, sui dati mancanti, Vas relativa ad un precedente Pat (risalente al 2008!!) e, a voce, poca trasparenza perchè i materiali non compaiono nel sito.

Altri consiglieri (Bonzio di Rif., Funari ex IdV, Gavagnin di 5stelle, Marta Locatelli del Pdl) si associano; prima di Micelli il centurione del Pat e della Giunta è Caccia della Lista per Bettin, che testualmente dice “abbiamo fatto moltissime riunioni pubbliche: ce ne vuole per sostenere che ci sia deficit di trasparenza!”.

Micelli, assessore all’urbanistica del Pd, dice che “solo i cons.com.sono titolati a ricevere le carte” e sorvola sulla questione principale, l’assenza di Vas (su cui dal pubblico era intervenuto anche Cristiano Gasparetto di Italia Nostra). Lo copre il capo dell’urbanistica Oscar Girotto (principale consigliere di tutti gli ultimi assessori all’urb.) dicendo testualmente “il processo di Vas non ha una conclusione, è una elaborazione continua, che si conclude solo con la conclusione di tutto l’iter”….

Mercoledì 11

Oggi digiunano anche: Marilena Taboga di Nascere Meglio, Toio de Savorgnani e Giancarlo Gazzola a nome dell’ass. Mountain Wilderness Veneto, che aderisce all’iniziativa.
Dalle 12 alle 13 presidio davanti il Municipio di Mestre.
Sul Gazzettino c’è un bel articolo di Navarro, con la foto del sottoscritto assieme ai cons.com. Funari(ex IdV), Gavagnin(5 stelle) e le altre persone presenti al presidio. C’è anche un articolo sulla Nuova Venezia con i nomi di sette cons.com. che solidarizzano.

Giovedì 12

UNDICESIMO GIORNO DI DIGIUNO di Michele Boato
(in buona salute, peso 72, 5Kg.) si associano Maria Lanaro della Banca del Tempo, lo scrittore Giuliano Agostinetti e i due scalatori di Mountain Wilderness Toio de Savorgnani e Giancarlo Gazzola (questi tre al secondo giorno di digiuno)

Alle 21 al Candiani vi aspetto tutti al mio spettacolo storico-musicale “Oltre un secolo – per andare oltre inutili stragi e buffi cavalieri” ; col quartetto jazz di David Boato, Francesco Socal, Rosa Brunello e Niccolò Romanin, le voci di Luisa Pasinetti e Giusi Forte, la chitarra di Mauro Stella, immagini di Angelo Favalli e Paolo Stevanato e le voci narranti di Enrico Corradini e la mia (se sono stanco, tra una lettura e l’altra mi metterò seduto..). Ingresso gratuito, ma bisogna ritirare il biglietto al Candiani ore 10.30 – 12.30 e 15 – 22. (200 posti poi basta)

Venerdì 13

DIGIUNANO ANCHE NOVE DONNE, che si danno appuntamento alle 12 davanti al Municipio di Mestre:
dott.ssa Federica Ancillotto, dott.ssa Alessandra Cecchetto Coco, infermiera prof. Leda Cossu, Marilena Taboga coordinatrice di Nascere Meglio, Carolina Serena, Clementina Satulli, Marilena Tosini,Marina Marino, Marcella Corò dei Comitati Rifiuti Zero.
Presidio al Municipio di Mestre 12-13

Sabato 14

Tredicesimo giorno di digiuno di Michele Boato per la verità sul Pat di Venezia.
Con lui digiunano Fabrizio Zabeo dei Comitati Allagati e Massimo (Mao) Valpiana, presidente nazionale del Movimento Nonviolento.

Non c’è stato il presidio davanti al Municipio per partecipare tutti al Convegno “La città che vogliamo”: la sala del Centro Civico di via Sernaglia non riusciva a contenere le quasi 200 persone che hanno partecipato, con 19 interventi pieni di proposte riguardanti la città di terra e quella di mare.

CONVEGNO “LA CITTA’ CHE VOGLIAMO”

Idee molto concrete per una città a misura di persone, bambini e alberi.
ore 10 al Centro Civico di via Sernaglia (angolo Cappuccina)
Interventi introduttivi di MariaRosa Vittadini, Stefano Boato, interventi di una decina di associazioni attive nel nostro territorio: Cristiano Gasparetto di Italia Nostra, Luciano Mazzolin di Ambiente Venezia, Mara Franco Comitato Campalto, Fabrizio Zabeo Comitati Allagati, i giovani di CàTron-Città Aperta, Davide Scano Grilli Venezia, Michele Boato dell’Ecoistituto del Veneto-Rete Ambiente Veneto, ecc.; dibattito aperto fino alle ore 13

 

Ecco l’intervento conclusivo, di Michele Boato, in totale sintonia con l’introduzione di Maria Rosa Vittadini che ha tratteggiato la città sostenibile, cioè senza segregazioni, basata sulla socialità, percorribile a piedi e in bici, attraversata da tram e filovie, con poche auto rispettose anche dei bambini che giocano, amante del verde, amichevole con giovani, donne e anche turisti:

VORREI MESTRE PIU’ BELLA, VIVIBILE, SOLIDALE

Mestre oggi ha ancora una sola piazza pedonale, Piazza Ferretto, conquistata a duro prezzo con le nostre “bicifestazioni” degli anni ’80. La piazza è stata ripavimentata, inserendo la fontana, ma togliendo l’unico albero che c’era (davanti al bar Sport): ci starebbero bene, invece, molti alberi, con un bel prato; e ogni fine settimana si dovrebbero organizzare delle iniziative, soprattutto musicali, ma anche giochi, artigianato, dibattiti.

Ogni Quartiere storico (Carpenedo, Favaro, Campalto, Marghera, Catene, Chirignago, Gazzera, Zelarino, Trivignano) dovrebbe avere il suo cuore pedonale, col suo mercato settimanale, giochi per bambini, dei bei luoghi di ritrovo, dove rinsaldare i vincoli di amicizia e solidarietà.

Oggi non è così: le cossiddette “piazze” di Carpenedo e Favaro, per esempio, sono poco più di un incrocio stradale; la piazza di Chirignago è stata fatta assassinare da un orrendo manufatto partorito dagli stessi architetti del Candiani, ecc.
La Stazione ferroviaria ora è una kasbah, senza una piazza, quasi senza parcheggi.

Invece di intasare ancora di più una zona così importante, con una raffica di grattacieli, vedrei una piazza con alberi, grande parcheggio per bici, comprese le bike-sharing e parcheggi auto sul lato sud (Marghera).

Abbiamo bisogno degli alberi, di tantissimi alberi: per respirare, riempirci gli occhi di bellezza, rinfrescarci e riposarci d’estate. Il verde dev’essere dovunque, lungo le strade, nelle piazze, alla stazione, nei parchi, che devono moltiplicarsi in tutte le forme possibili.
Quando hanno distrutto il parchetto di via PioX per fare gli interessi di Marinese e Caprioglio, ci era stato promesso che tutto Piazzale Altinate tornava ad essere il vecchio Parco Ponci (distrutto negli anni 50); ora il mostro di bellezza degli amici di Cacciari è lì, potete ammirarlo con tutto il suo allumino, ma del nuovo Parco Ponci abbiamo visto solo un fazzoletto d’erba, quasi in abbandono, con due maxi panchine.

Piazza Barche dovrebbe mantenere ed accrescere il suo corredo arboreo, a far da contorno al mercato bisettimanale, alla scalinata di testa del Canal Salso, con la colonna della sortita ricollocata al suo posto e la Vecchia Posta finalmente restaurata.
Vorrei che Mestre tornasse ad essere città d’acqua, riscoprendo finalmente il ramo sud del Marzenego, da cinquant’anni coperto sotto via Poerio e liberando dalle occupazioni private abusive le rive del Marzenego, nell’area ovest di Mestre a partire dall’area dell’ex Ospedale, per creare magnifici percorsi ciclo-pedonali.

Per andare a Venezia aspettiamo da un decennio che il Comune si accordi con le ferrovie per attivare un treno navetta che vada su e giù ogni 10 minuti, (15 o 20 nelle ore di minor traffico): è la prima e principale tratta della Ferrovia Metropolitana SFMR, prevista dal 1992, con i binari pronti e non ancora attuata.

Non servirebbe buttar via soldi e occupare addirittura una corsia del ponte automobilistico, per il tram a Venezia: il tram arriva da Favaro e Marghera (e speriamo anche da Chirignago e Zelarino) in stazione di Mestre, vero centro di scambio, senza distruggere il verde di piazzale Cialdini (tra via Pio X e viale S.Marco).

Sogno inoltre di poter andare in sicurezza da Mestre a Venezia in bicicletta, anche coi bambini, senza rischiare la vita. Non ci vuole molto, se ne parla da 20 anni.

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lunedì 16 gennaio 2012
Consiglio Comunale “aperto” sul PAT

intervento di Michele Boato
per AmicoAlbero ed Ecoistituto del Veneto

– In 45 associazioni di volontariato, stiamo studiando e proponendo idee sul Pat da vari mesi perchè vogliamo vivere in una città più bella e solidale, invece leggiamo nella proposta di Pat della Giunta Orsoni una serie di indicazioni e scelte che vanno nel senso opposto.

– Personalmente, invece di digiunare, potrei starmene nel mio Alpago a godermi la natura; ma la coscienza mi impone di porre, ai consiglieri comunali che antepongono il bene comune della popolazione all’interesse di pochi speculatori, alcune domande:

– Perchè si dice che, per edificare finalmente lo Stadio, servono i 105 ettari agricoli, gravemente allagabili, comprati in questi anni dalla Save mentre il Comune possiede da tempo l’area di 27,4 ettari, destinata dal PRG proprio a questa funzione, non allagabile e raggiungibile con 500 metri a piedi anche dai tifosi, che arrivano in motonave al terminal acqueo di Tessèra?

– Perchè i 17 milioni di euro deliberati, da 10 anni, dal Comitatone della Legge speciale per la realizzazione delle infrastrutture a servizio proprio dello stadio e del terminal acqueo, il Comune vuole regalarli alla Save di Marchi per costruire nuovi alberghi della cosiddetta “Porta di Gehry” ?

– Perchè, insomma, per lo Stadio, si prevede di scambiare i 27 ettari del Comune, già pronti, autorizzati, vicini, in parte finanziati e non esondabili, con altrettanti nei 105 ettari della Save, esondabili fino a 2 metri, più lontani dal terminal e senza i finanziamenti? Perchè si imbroglia quotidianamente l’opinione pubblica e i tifosi del Venezia?

– Forse perchè così si permette alla Save di cementificare, oltre ai 105 ettari, altri 700 per l’inutile e dannosissima seconda pista dell’aeroporto, che con i sui 3,5 Km di lunghezza andrebbe a intercettare persino le aree archeologiche di Altino, il Dese e l’antica via Annia?

– Ma la coalizione che propone questo Pat non si è da sempre dichiarata contraria a questa sciagurata proposta della Save (che ha già raddoppiato in questi mesi l’altro suo aeroporto a Treviso)?

– Perchè si dice che serve il Quadrante per il nuovo Casinò, se la direzione dello stesso ribadisce che a Cà Noghera devono solo costruire un albergo per i clienti ed hanno già in proprietà tutti gli ettari necessari?

– Perchè si vuol privare la popolazione di Mestre e Marghera della stazione per il Treno ad Alta Velocità, in arrivo da Roma e Milano, portandola all’aeroporto, oltre all’assurdo tram in mezzo alla campagna per 4 Km e alla demenziale pantegana sublagunare.

– Non vi sembra che i 270.000 abitanti del nostro comune dovrebbero essere più importanti della valorizzazione degli affari della Save di Marchi?

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Lunedì 16

15° giorno di digiuno a sola acqua di Michele Boato, accompagnato dall’arch.Corrado Balistreri, docente IUAV, AnnaMaria Ghion e Franco Rigosi di Medicina Democratica.

Al pomeriggio abbiamo partecipato in massa al Consiglio Comunale, a Mestre, con l’apertura della discussione generale sul Pat.

Sono intervenuti anche 5 di noi: oltre a me, Davide Scano dei Grilli di Ve, Mara Franco per i Comitati di Campalto e degli Allagati, Nicola Calenda per CàTron-Città Aperta e No Grandi Navi di Ve, e Stefano Boato docente di urbanistica IUAV.

Titoli dei giornali di oggi:
Gazzettino (due pagine) “Pat, tutti contro Tessera – Consiglio infuocato. Al dibattito sul nuovo Piano urbanistico pertiti e associazioni puntano il dito sulla Save(Aeroporto). Braccio di ferro per ridurre i volumi edificabili” e poi “Cittadini e associazioni: Basta Cemento, così si fa solo speculazione” con foto del nostro striscione “PAT= Pianno di ASSASSINIO del Territorio” e dei nostri cartelli con l’assessore in veste di maghetto Harry Potter che riesce a fare il Pat senza edificare, anche se poi prevede 480 ettari in più di cemento e 60.000 nuovi abitanti. L’articolo principale inizia con queste parole: “Si scrive Pat, si legge Save”.

Nuova Venezia: in prima pagina grande foto di noi con lo striscione Pagina iniziale di mestre all’interno, titolo “Tessera, la città chiede meno cemeto. Raffica di emendamenti e istanze per ridurre l’edificato.L’assessore possibilista’serve una stretta’ “.

Corriere del Veneto: “Dai sindacati agli ultras arrivano in Consiglio, tutti i no a Tessera City- la discussione sul Quadrante oscura il Pat”

Ieri sera bei servizi su due Tv locali: Tele Venezia e Rete Veneta entrambe col servizio di apertura.

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Martedì 17

16° giorno di digiuno, con presidio dalle 12 alle 13 davanti al Municipio di Mestre.
Inoltre ad AmbienteVenezia (Venezia, S.Margherita, ponte San Pantalon) ore 19 assemblea aperta con persone, gruppi e associazioni contrarie a questo PAT in vista del corteo di sabato 21.1.12.

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Mercoledì 18

17° giorno di digiuno di Michele Boato contro la cementificazione del Pat
anche oggi presidio dalle 12 alle 13 davanti al Municipio di Mestre, e un triciclo con due grandi cartelli guidato da Daniela Salmasi. Ha girato per tutta Mestre. domani forse mette anche un nastro registrato con una tromba.

Doveva esserci il dibattito a Cà Tron su “Venezia in vendita”, ma il rettore ha tolto l’agibilità della sala. Incredibile!

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Giovedì 19

Giovedì 19 gennaio, diciottesimo giorno in cui non mangio e bevo solo acqua, per mettere la Giunta (proposta unanime) e il Consiglio Comunale (che vota il 23 gennaio) di Venezia di fronte alle sue responsabilità:

fare un Piano di assetto del Territorio che, dichiarando in premessa che vuole ridurre al minimo il consumo di suolo, moltiplica ubanizzazioni ed edificazioni, prevedendo 60.000 nuovi abitanti, mentre da 24 anni stiamo diminuendo di 2.000 all’anno (46.000 in meno dal 1987 al 2011); per cui identifica oltre 480 ettari da cementificare, quando la legge ne permetterebbe al massimo 60. (Il condizionale indica che la legge sarebbe uguale per tutti)

Di questi, 105 ettari sono in aperta campagna, a nordest dell’aeroporto di Tessèra (Tessera City), in terreno a grave rischio idrogeologico (1,75 m sotto il livello del mare, allagati ad ogni pioggia un pò intensa, e per ciò, per legge regionale, avrebbero il divieto di nuova edificazione).

Sono terreni comprati in questi anni, a prezzo agricolo, dalla soc.Save dell’aeroporto, d’accordo con Galan e Cacciari, principali sponsor di una variante che voleva renderli edificabili due anni fa, e che con una denuncia e un ricorso al Tar, abbiamo fatto annullare. Se il Pat li rendesse edificabili, si perfezionerebbe una speculazione immobiliare colossale, il loro valore passerebbe da 10 a 200 milioni di euro…

E per completare il favore alla Save, il Pat valorizza Tessera City e l’aeroporto con tre altri regali pazzeschi:
1. portare la stazione della Tav, che arriva da Mi e Roma a Mestre, invece che ai margini ovest di Mestre, all’aeroporto, con una galleria di 9 Km sotto la città, in gronda lagunare; in un luogo scomodissimo per gli abitanti Mestre e ancor più di Venezia, e totalmente inutile a chi arriva o parte in aereo.
2. portare il tram fino all’aeroporto, passando per 6 Km in mezzo alla campagna, invece che collegare i quartieri più popolosi (Chirignago e Zelarino col nuovo Ospedale) a ovest di Mestre
3. inventarsi un pazzesco trenino Sub-lagunare, per collegare l’aeroporto (ancora lui!) con Venezia, con un costo altissimo (assolutamente non corrispondente a future entrate dei viaggiattori), pericolosissimo, ambientalmente distruttivo del fondo lagunare e totalmente inutile perchè i turisti a Venezia non vogliono arrivarci sotto terra, come le pantegane (ratti) ma via laguna, con semplicissime linee di vaporetti o motonavi.
filmato con la presentazione dei motivi del digiuno, fatta lunedì 2 gennaio, sotto il municipio di Mestre.

GIOVEDI’ 21
Festa alla facoltà di Architettura
ai Tolentini (P.Roma) anche per finanziare il corteo di sabato.

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Sabato 21

CONFERENZA STAMPA

ORE 12 DAVANTI IL MUNICIPIO DI MESTRE
CONFERENZA STAMPA
(al freddo..)
di Michele Boato
TRE SETTIMANE DI DIGIUNO A SOLA ACQUA
per un ALTRO PAT
BASTANO?
NE VALEVA LA PENA?
NON segue buffet..

CORTEO CITTADINO

alle 14.30 da Piazzale Roma. 
Corteo cittadino contro questo Piano di Assetto del Territorio!

INFO: http://www.ecoistituto-italia.org/cms-4/index.php?q=node/655 

6 commenti

  1. Bravo a tutti quelli che si oppongono così fermamente al partito del cemento. Voi di saviamo il paesaggio cercate un modo per fare rete con tutti quelli che si battono in giro per l’Italia. Dobbiamo unirci e far valere la nostra voce.

I commenti sono chiusi.