La caduta di Stalingrado

LA CADUTA DI STALINGRADO.

La Ex Falck di Sesto San Giovanni e le autostrade milanesi: banche e cemento, politica e corruzione nel feudo della sinistra lombarda. L’epicentro di un sistema che divora l’Italia

(Luca Martinelli, Castelvecchi Rx, 2012)

Un pericoloso sodalizio tra banchieri, politici e immobiliaristi: Sesto San Giovanni, storico feudo della Sinistra, è uno spaccato del Paese che cambia. Quella che veniva definita la «Stalingrado d’Italia» vive la trasformazione da «città delle fabbriche» a «città delle case». Un percorso in alcuni casi poco limpido, come dimostra la vicenda del recupero dell’area ex Falck – la più grande zona industriale dismessa d’Europa – su cui la Procura di Monza ha aperto un’inchiesta per un giro di presunte tangenti.

Campari, Marelli, Falck, e l’elenco potrebbe continuare: a Sesto San Giovanni c’erano le fabbriche. Per questo – e perché dal 1948 è stata ininterrottamente amministrata dai comunisti (prima) e dal Centrosinistra (poi) – la città era conosciuta come la «Stalingrado d’Italia». Oggi l’industria non c’è più, e le vecchie fabbriche, diventate gusci vuoti, hanno «regalato» alla città moltissimo spazio per realizzare quartieri residenziali e centri commerciali. Nell’estate del 2011 la vicenda ex Falck ha oltrepassato i confini comunali.

Ci sono state le inchieste giudiziarie, che hanno portato la Procura di Monza a interessarsi delle trasformazioni in atto sull’area, e in particolare all’aumento delle «cubature». Tra gli indagati, per corruzione, l’ex sindaco di Sesto San Giovanni (dal 1994 al 2001) Filippo Penati, poi presidente della Provincia di Milano (dal 2004 al 2009) e – fino all’estate 2011 – vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia. L’area ex Falck rappresenta il più grande ex ambito industriale in trasformazione in Europa.

Il Programma integrato d’intervento adottato dal Comune di Sesto San Giovanni ci presenta una «Grande opera» da quasi 4 miliardi di euro, un’operazione che vede camminare a braccetto enti locali, finanza e immobiliaristi. La storia dell’area ex Falck merita di essere raccontata. Ci aiuta a capire l’Italia, anche quella che oggi è guidata da un governo tecnico in cui siedono almeno quattro personaggi che incontreremo scorrendo le pagine di questo libro.

Nell’ordine: Corrado Passera, titolare dei dicasteri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture; Mario Ciaccia, viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Infrastrutture; Piero Gnudi, ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport; Giulio Terzi di Sant’Agata, ministro degli Esteri.

 

Luca Martinelli, è giornalista e redattore del mensile «Altreconomia». Ha scritto Imbrocchiamola! (2010), L’acqua (non) è una merce (2011), Le conseguenze del cemento (2011) e Salviamo il paesaggio (2012). Tutti pubblicati dall’editore Altreconomia.

LA CADUTA DI STALINGRADO. La Ex Falck di Sesto San Giovanni e le autostrade milanesi: banche e cemento, politica e corruzione nel feudo della sinistra lombarda. L’epicentro di un sistema che divora l’Italia.

di Luca Martinelli.
Pagine: 190
Prezzo: 14,00 euro