Il CIPE sblocca la Orte-Mestre (Romea Commerciale), ma i comitati non si arrendono

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Con un inaspettato blitz, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha sbloccato ed approvato il progetto preliminare della nuova autostrada Orte-Mestre, meglio conosciuta come Romea Commerciale. Mai i comitati sono pronti a rispondere con nuove iniziative ed un ricorso al TAR.

Pubblichiamo il comunicato stampa del comitato OPZIONE ZERO

“Un buon Giorno” per il Veneto questo è stato il pensiero del Governatore Luca Zaia alla notizia dell’Approvazione del Progetto preliminare della “Romea Commerciale” da parte del CIPE, dimostrando per l’ennesima volta la sua ipocrisia nel dichiarare che “Nel Veneto si è costruito troppo, non possiamo continuare così. È necessario fermarsi”, o nel dimostrare la sua solidarietà pelosa a Don Albino Bizzotto che solo pochi settimane fa denunciava lucidamente nelle sedi regionali la situazione di devastazione del territorio regionale.

In realtà si tratta dell’ennesimo “GIORNO NEFASTO” – dichiarano i portavoce del Comitato Opzione Zero – “La Orte-Mestre, come la TAV e come il MOSE, è un mostro pronto a divorarsi non solo i territori, ma anche la salute dei cittadini i denari pubblici.”

In tutta Italia le inchieste della magistratura stanno mettendo in luce tutto il marcio che si nasconde dietro alle “grandi opere” e al sistema del project financing. Nel Veneto, dopo anni di denunce da parte dei comitati, le inchieste sul sistema “Baita” e sul MOSE hanno finalmente svelato la mappa del potere della “cricca veneta del cemento”, e se chi ha amministrato la Regione da vent’anni a questa parte non è ancora stato toccato da provvedimenti giudiziari, ciò non toglie che ci siano responsabilità politiche pesantissime da parte di personaggi come Giancarlo Galan, Luca Zaia e Renato Chisso. La Giunta Regionale dovrebbe dimettersi in blocco.

Con l’approvazione del Progetto preliminare della Orte-Mestre Zaia e Chissoi si rendono corresponsabili, con il Ministro Maurizio Lupi ed il presidente del Consiglio Enrico Letta, non solo della devastazione ambientale di ben 4 Regioni, ma anche di un’operazione molto pericolosa per i conti pubblici: infatti oltre al miliardo e mezzo di sconto fiscale, anche gli altri 8,5 miliardi che la GEFIP Holding, società proponente capitanata dall’europarlamentare del PDL Vito Bonsignore (indagato nell’ambito dell’inchiesta CARIGE da Guardia di Finanza, Procura di Genova e Banca d’Italia), dovrebbe anticipare finiranno per essere pagati dalla cittadini. Lo dimostra il fatto che ad oggi non esiste un piano economico finanziario che attesti la sostenibilità dell’opera, e pure le stime sui flussi di traffico previste appaiono inattendibili e sovrastimati. Quindi se i pedaggi (inevitabilmente elevatissimi) non saranno in grado di garantire il rientro degli investimenti sarà lo Stato a dover restituire i soldi alle banche tassando i cittadini e tagliando servizi essenziali.

Ed è incredibile come l’approvazione del progetto preliminare della Orte-Mestre arrivi proprio a pochi mesi dall’approvazione da parte della Commissione Europea del nuovo Corridoio Baltico-Adriatico, una connessione che dovrebbe mettere in relazione via ferrovia i Porti dell’Alto Adriatico con il nord Europa, seguendo la linea Ravenna, Bologna, Padova, Venezia, Trieste. Un progetto per il quale sono previsti ingenti finanziamenti europei e che seppelisce definitivamente ogni marginale utilità della “Romea Commerciale”. Che la Orte-Mestre faccia parte delle reti paneuropee TENT-T è falso.

L’ennesima dimostrazione come questo tipo di opere sono prioritarie solo ed esclusivamente per la Lobby mafiose del cemento e per quei politici che ne promuovono la realizzazione.

Opzione Zero ha richiesto l’immediata convocazione di una riunione della Rete Nazionale Stop Orte-Mestre per coordinare le iniziative di protesta lungo il tracciato e per approntare il ricorso al TAR.

8 novembre 2013, Opzione Zero

6 commenti

  1. Chiedo in anticipo scusa se mi permetto di esprimere il seguente consiglio: nella battaglia per scongiurare questo scempio i comitati chiedano aiuto a pochi giornalisti coraggiosi , ad esempio lo staff di REPORT,ESPRESSO,IL FATTO QUOTIDIANO,REPUBBLICA.

  2. incredibile! non ero a conoscenza del demenziale progetto, dico demenziale perchè i collegamenti autostradali ci sono già. Peccato che il pavido sistema mediatico italiano spreca il suo tempo per dibattiti beceri, mentre il sistema maffioso imperante, in alcune parti dell’economia italiana, completa l’opera di distruzione irreversibile del nostro fragile territorio. Vedi anche l’annientamento definitivo dell’Aquila perpretatato dal sistema berlusconiano nell’indifferenza generale.

  3. In tutto questo, il Movimento 5Stelle, a livello nazionale, cosa sta facendo? Mi sembra nulla!

  4. Il clown Zaia e la sua cricca hanno svelato il loro vero volto, quello di persone senza scrupoli e ipocriti. Devono dimettersi se hanno un minimo di dignità, cosa di cui dubito. Stessa sorte dovrebbe avere Lupi, sempre più colluso con le solite lobbies, anche se questo non è una novità. Questa è la pseudo-classe politica che ci meritiamo, ovvero un corte dei miracoli da schifo.

  5. Salve, mi chiamo Marco Maccio’ e fin dal 2006 ho seguito più o meno da vicino e vicende dell’Orte Mestre. A seguito di un accesso agli atti ho avuto modo di visionare a suo tempo il progetto di massima e quindi di relazionare all’associazione di cui son socio: Legambiente Umbria. Confermo quale ex-tecnico specializzato in costruzioni di strade, autostrade, lo scempio ambientale e il grave spreco di risorse pubbliche. Mi metto a disposizione per tutte quelle iniziative locali e non avverso questa opera antieconomica e dannosa

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