Liguria: un appello per salvare il fiume Entella

La Valle dell'Entella
La Valle dell’Entella

Costosissimi ed inadeguati progetti minacciano il fiume Entella ed il suo bacino. Comitati e associazioni propongono una raccolta firme ed un appello da inviare alle autorità per chiedere soluzioni veramente efficaci.

La piana alluvionale dell’Entella, una delle poche pianure della Liguria, oggi è un coacervo di espansioni urbane, strade  insediamenti artigianali, vivai, e superstiti aree agricole. Gran parte dei terreni adiacenti al fiume sono classificati come zona rossa (esondabile) ma di questo i costruttori non si sono preoccupati più di tanto.

Permangono comunque valori paesistici e naturalistici, e il corso del fiume e le sponde sono “Sito di importanza comunitaria” per la ricchezza faunistica e ornitologica.

Ora sono previsti costosissimi progetti, promossi per la messa in sicurezza e la realizzazione di nuova viabilità, che deturperanno l’intero bacino. Interventi che non sembrano portare ad una reale soluzione nè per la sicurezza nè per la viabilità ma anzi sollevano tante perplessità.

Rendering del depuratore
Rendering del depuratore

E’ in previsione la costruzione di un grande depuratore, necessario ma previsto proprio alla foce del fiume, causandone quindi il restringimento. Sarebbe quindi un ulteriore pericolo, evitabile secondo i comitati, con la scelta di un’altra collocazione e con una soluzione più equilibrata ad esempio realizzando impianti più piccoli.

Non convince neanche l’intervento si realizzazione di alti muraglioni lungo il fiume che lo vedrebbe snaturato e più simile ad un canale artificiale. Una soluzione che sembra essere guidata più che dalla esigenza di sicurezza, dall’opportunità di rendere edificabile i terreni limitrofi, oggi classificati come aree sondabili.

Anche le soluzioni proposte sulla viabilità (es. il prolungamento di viale Kasman) sembrano puntare all’inurbamento dell’area. Sarebbero invece preferibili interventi più efficaci sulla viabilità esistente.

Ponti dell'autostrada e della Maddalena
Ponti dell’autostrada e della Maddalena

Tutti i progetti presentano un altro grande punto interrogativo: quello del finanziamento economico. Sono opere attualmente finanziate in minima parte che potrebbero anche rimanere incompiute.

Le associazioni hanno presentato da subito osservazioni, senza però ricevere risposte e denunciano che “non c’è stato uno studio attendo della realtà geografica e delle manomissioni già avvenute”.

Ne è nato un comitato, “Giù le mani dal fiume Entella” (giumanifiumeentella@libero.it), che sta informando i cittadini e ha attivato una raccolta firme.

Ecco il testo dell’appello che invitiamo tutti ad inviare:

DESTINATARI

Copia gli indirizzi qui sotto e incollali nel campo “destinatario

presidente.giunta@regione.liguria.it
ass.ambiente@regione.liguria.it
ass.infrastrutture@regione.liguria.it
info@provincia.genova.it
g.vaccarezza@comune.lavagna.ge.it
sindaco@comune.chiavari.ge.it
sindaco@comune.sestri-levante.ge.it
area.segreteria@comunecarasco.it
sindaco@comune.cogorno.ge.it
giumanifiumeentella@libero.it

OGGETTO: 

Giù le mani dal fiume Entella!

TESTO DEL MESSAGGIO:

All’assessore all’ambiente, Renata Briano
All’assessore alle infrastrutture, Raffaella Paita
Al commissario straordinario per la provincia di Genova
Al Sindaco di Lavagna
Al Sindaco di Chiavari
Al Sindaco di Sestri Levante
Al Sindaco di Carasco
Al Sindaco di Cogorno

Con l’alibi della messa in sicurezza stanno per essere eseguiti i lavori di 4 progetti dai costi elevatissimi che deturperanno per sempre l’intero bacino Entella

E’ noto che gli interventi basati sulla cementificazione causano disastri. Vedi anche solo le recenti alluvioni a Genova (Rio Fereggiano) e nello spezzino.

Tali opere faraoniche, che ammontano nel loro complesso a centinaia di milioni di Euro, sono attualmente finanziate in minima parte e potrebbero quindi rimanere incompiute. Ma anche solo l’inizio dei lavori determinerebbe un considerevole peggioramento della situazione attuale aumentando – invece di mitigare – il rischio idrogeologico e causando uno sfregio irreparabile al nostro territorio.

Le associazioni Italia Nostra e Legambiente hanno presentato osservazioni ai progetti, senza ricevere risposte. Noi cittadini chiediamo a voi Amministratori di prendere in considerazione queste osservazioni e ripensare i progetti nell’ottica del rispetto dell’ambiente e del paesaggio, oltre che del risparmio dei soldi di noi contribuenti.

Cordiali saluti,

[Nome e cognome… ]

5 commenti

  1. L’italia è in mano a questi qualificati professionisti. Per portare un esempio vi fu un ingegnere che avvertì del possibile crollo del ponte di Carasco ma egli non era nel club ufficiali di quelli che contano qualcosa. Cosi circa il progetto in questione , ma più in generale, dico lasciateli fare cosi finisce prima o poi sto circo di nazione. Professionisti puttanieri, e pure di una certa età, ne è piena l italia: non sanno fare il loro lavoro, ricevono incarichi ed appalti per i motivi che ben conosciamo. Maledetti tra le genti. Ricordate tutti i casi ,nel corso degli anni, di denuncie contro sti professionisti , sempre prescritte o chiuse per conoscenze.

  2. alcuni consigli per queste mail-bombing:
    gli indirizzi vanno separati con virgola o punto e virgola, altrimenti non si riesce a spedire, inoltre consiglierei di mettere in CCN, cioe’ come indirizzo nascosto, l’indirizzo email di chi promuove la cosa.
    infine metterei sulla pagina un link (tasto? io non me ne intendo!) per dare la possibilita’ a chi legge di condividere la petizione su facebook
    io partecipo sempre e mi complimento con tutti voi
    buona giornata
    donatella

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