Rapporto Ispra : “nuotiamo” nei pesticidi!

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Il 2015 inizia con un preoccupante numero diffuso dall’ISPRA: 134.242 tonnellate di veleni chimici liberamente sparse nelle nostre campagne. Vengono da pesticidi ed erbicidi e sono stati rinvenuti nelle acque.

L’edizione 2014 del Rapporto Nazionale Pesticidi, che si basa sui dati delle Regioni e Agenzie ambientali, ci dice che il numero delle sostanze (ben 175) è in continua crescita rispetto alle tipologie rilevate negli scorsi anni. Le preoccupanti classifiche rivelano che i più diffusi pesticidi si trovano sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee, anche miscelati. Cumuli di molecole residue che aumentano in particolare nelle regioni più colpite che sono Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna (87,5%). L’area padano-veneta, caratterizzata da un’agricoltura di stampo intensivo soprattutto di mais, presenta le contaminazioni più elevate.

I monitoraggi delle acque di superficie hanno fatto registrare per oltre il 17% concentrazioni oltre i limiti di qualità ambientali, in prevalenza erbicidi. Le sostanze attive che più spesso risultano sopra ogni limite sono: il glifosate e il suo metabolita AMPA, il metolaclor, il triciclazolo, l’oxadiazon, la terbutilazina e il suo principale metabolita. Seppur in numero minore (6%) anche nelle sotterranee si registrano superamenti dei limiti. Qui i pericoli sono in particolare i funghicidi (metalaxil, oxadixil e pirimetanil).

Eppure sostanze come l’erbicida atrazina non sono più autorizzate da anni in Europa. Europa che sta cercando di contenere il problema imponendo limiti molto restrittivi soprattutto per erbicidi e insetticidi. Un intervento quanto mai necessario nel nostro paese che in Europa Occidentale è quello che ne consuma di più.

Un Piano di Azione Nazionale (PAN) sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi è stato adottato ma “non contiene proposte concrete per tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente”, affermano le associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica invitate al confronto sul tema in questione. A loro avviso il Piano non prevede una riduzione ma si concentra su prescrizioni che dovrebbero già essere rispettate. Seppur la vendita di pesticidi è calata del 10% – come afferma ISPRA nel rapporto – la contaminazione continua purtroppo ad essere diffusa e cumulata.

Leggi il rapporto completo >> 

La notizia, segnalata dall’Associazione “Vivere in Valdisieve” è tratta dal sito : mieliditalia.it

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