Carate Brianza (MB): senza condivisione del progetto e compensazione, l’abbattimento dei pini non è accettabile

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Alcuni residenti nella zona interessata, insieme ad altri cittadini caratesi, contestano la decisione di rimuovere alcune alberature senza aver previsto un’adeguata sostituzione. Una scelta ritenuta frettolosa con effetti sulla salute e la vivibilità. Chiedono chiarezza e una variante al progetto che possa quantomeno compensare le perdite inevitabili.

Il progetto prevede l’abbattimento di pini domestici (Pinus Pinea) in due strade della cittadina brianzola, via Cadorna e via Dalla Chiesa, nella frazione di Costa Lambro. Un totale di ben 16 essenze arboree ad alto fusto, senza prevedere alcuna compensazione. Ne abbiamo parlato con Aurelia Zambonin, residente nella via interessata ai lavori, che insieme ad altri cittadini vogliono fare chiarezza sul progetto e sulle sue conseguenze.

Quando nasce la vicenda? Quando avete saputo del progetto di abbattimento degli alberi?

Ne siamo venuti a conoscenza a metà dicembre, dopo l’approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta Comunale. L’Amministrazione comunale ha dichiarato di intervenire su istanza della popolazione residente che negli anni passati lamentava danni provocati dalle radici al manto stradale e ai marciapiedi. A questo si aggiungeva la pressoché totale mancanza di manutenzione del verde presente nelle vie Dalla Chiesa e Via Cadorna. Stiamo parlando però di alcuni cittadini residenti nella zona e dell’iniziativa singola di chi amministra quattro condomini presenti in una delle vie, non della maggioranza, e nessuno di loro ha mai chiesto che venissero abbattuti i pini.

Quali sono le mancanze, i problemi e le critiche al progetto?

Il progetto appare discutibile sul piano dei contenuti e per certi aspetti carente sotto il profilo tecnico in più punti: non rispetta i regolamenti del verde comunale e del parco Valle del Lambro in quanto non prevede nessuna ripiantumazione. La scelta non è supportata da una valida relazione agronomica che attesti l’effettiva pericolosità degli esemplari arborei o il loro pessimo stato di salute, come richiede la legge, né da alcuna perizia tecnica, che documenti in modo esaustivo i danni provocati dalle radici alla rete fognaria. Eppure stiamo parlando di un progetto da ben 75.000,00 euro.

Denunciate inoltre che è mancata la condivisione del progetto, non giustificabile dalla fretta di giungere all’approvazione dello stesso.

Sì, il Consiglio di Frazione di Costa Lambro non è stato consultato dall’Amministrazione comunale prima di approvare il progetto preliminare, come previsto dal vigente regolamento, facendo venire meno la funzione partecipativa della cittadinanza. Anche il Parco Valle del Lambro non è stato coinvolto.

Quali azioni avete già intrapreso?

Il Consiglio di Frazione si è radunato in assemblea ed ha presentato al Comune un’istanza, trasmessa per conoscenza anche al Parco Valle del Lambro. Inoltre siamo andati a parlare con sindaco e assessore ai lavori pubblici senza ottenere nulla di concreto.

Cosa chiedete quindi e cosa proponete?

Abbiamo chiesto di seguire un iter procedurale corretto, rispettando in primis il vigente Regolamento Comunale del Verde di cui il comune di Carate può vantarsi (sono pochissimi i comuni in Brianza che dispongono di un regolamento di questo tipo) e che tutela gli alberi ad alto fustoInoltre ai sensi del DPR n 31/2017 dal momento che il progetto approvato non prevede la ripiantumazione, contestuale all’abbattimento, di altrettante essenze arboree ritenute idonee al contesto urbano, occorre l’autorizzazione paesaggistica da parte del Parco Valle del Lambro, che in ogni caso andrebbe richiesta addirittura prima di approvare il progetto preliminare.

Secondo il cronoprogramma allegato al progetto, i lavori dovrebbero iniziare in primavera.

Quali ulteriori iniziative avete previsto, sia a livello ufficiale sia di sensibilizzazione verso la cittadinanza per una soluzione al problema che tenga conto dell’importanza della presenza degli alberi per la salute e la vivibilità?

Faremo una nuova riunione di tutto il vicinato per poterci confrontare e al contempo informare sugli effetti del progetto definitivo: abbattimenti con rattoppo delle zone dei marciapiedi, manto stradale danneggiato e nessuna ripiantumazione. Siamo pronti a fondare un comitato di cittadini che tuteli il verde e la salute pubblica. Stiamo parlando di strade poco frequentate, ricadenti in una zona residenziale periferica: il verde dovrebbe essere considerato elemento sostanziale di valorizzazione dell’urbanizzato e mantenuto nell’interesse della comunità tutta, non solo di alcuni cittadini. Chiediamo una variante al progetto che preveda il mantenimento delle piante con minori problematiche e la ripiantumazione di essenze idonee contestuale all’abbattimento.

Un aspetto non di poco conto: non solo quelli più sensibili ma tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti dovrebbe tenere un bilancio arboreo secondo quanto previsto dall’art. 2 della Legge 10/13. Carate Brianza ricade in questa casistica.

Luca D’Achille @LucaDAchille