Adro, Brescia: nuova città dello sport in Franciacorta?

Un’area verde di 170 mila metri quadrati pronta ad essere tramutata in un imponente centro dello sport e del fitness. Col benestare del sindaco, il leghista Oscar Lancini (già balzato alle cronache mesi fa per la vicenda della scuola elementare tappezzata di simboli e riferimenti al suo partito d’appartenenza), e con un investimento da 77,65 milioni di euro. E’ quello che potrebbe succedere a breve, nel comune di Adro, in provincia di Brescia.

A capo del progetto, un’associazione temporanea di imprese, che può contare sul sostegno economico di alcune banche nazionali. Ci avevano già provato lo scorso anno, col progetto di un polo sportivo integrato da realizzare con capitali privati. Ma il mancato versamento della quota prevista presso l’Autorità garante dei contratti pubblici aveva fatto sfumare tutto. Allora si trattava di 100 euro, cifra irrisoria al cospetto del giro d’affari che il progetto promette di smuovere. Oggi si tratta, invece, di 500 euro (la cifra da versare alla sopracitata autorità si è nel frattempo quintuplicata) e come precisato dal sindaco Lancini, questa volta l’obbligo è già stato adempito. “Stavolta i promotori hanno già effettuato il versamento di 500 euro dovuto all’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici. Adesso si tratterà di passare alla valutazione della proposta dal punto di vista tecnico, con un’apposita commissione di dirigenti e professionisti pubblici”.

L’apertura delle buste per l’aggiudicazione della gara d’appalto (a riguardo della quale il consigliere del PD Diego Peli aveva formulato un’interrogazione pubblica al presidente della provincia Daniele Molgora, non più tardi di due mesi fa) è stata solo una formalità burocratica. Già risolta in favore dell’unica associazione d’imprese in gara. “Una volta ottenuto l’ok dal punto di vista tecnico” – continua il sindaco di Adro – “si passerà alla valutazione economica del progetto. Dopo non resterà che procedere all’acquisizione del terreno, pari a circa 170 mila metri quadri, che attualmente appartiene ad una decina di proprietari“.

Ha fretta il sindaco Lancini. L’affare del resto è ghiotto. Porterà nelle casse comunali una cifra notevole. Soprattutto in considerazione di questo periodo storico, fatto di ristrettezze economiche e di tagli agli enti locali. “Mi auspico che le aree interessate all’intervento possano essere ottenute senza troppe difficoltà. In caso contrario, non esiteremo a procedere con l’esproprio e l’occupazione di urgenza”.
C’è una tabella di marcia ben definita nelle intenzioni del sindaco: acquisizione dei terreni entro marzo 2012 e approvazione, nel frattempo, di un nuovo Piano di Governo del Territorio (il cosiddetto P.G.T). Da lì in poi, l’impresa potrà dare il via ai lavori. “Se tutto andrà come previsto, il nuovo impianto vedrà la luce nell’estate o al massimo nell’autunno del 2014”.

Oltre a campi di calcio, calcetto e tennis, il nuovo impianto prevede la costruzione di un poligono di tiro, di una grande palestra, di un auditorium, di un centro studi, di un parco acquatico e di un complesso dedicato alla fisioterapia sportiva. E dulcis in fundo, ci sarà anche un distributore di carburanti per autotrazione e un’elisuperficie.
A chi avanza dubbi e timori legati all’impatto ambientale (ci troviamo infatti nella rinomata Franciacorta) di una struttura del genere, non solo a livello di urbanizzazione ma anche di traffico automobilistico che inevitabilmente attirerà, si preferisce non rispondere direttamente. Basta far leva sul tema occupazionale, sulla prospettiva di 250-300 posti di lavoro riservati ai cittadini di Adro, come annunciato dal sindaco Lancini.

 

Fonti:

http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/319144__metropoli_dello_sport_di_adro_spunta_lofferta_del_secolo/?refresh_ce

http://quibrescia.it/cms/?p=68498

http://www.bsnews.it/notizia/11440/29_10_2011_Adro_dopo_la_scuola_il_sindaco_Lancini_pronto_al_mega-centro_sportivo_da_77_milioni_

2 commenti

  1. La città dello sport è saltata per la seconda volta per un banale errore del gruppo di imprese che ha risposto al bando. Mi chiedo: è possibile che un progetto tanto impattante e che costerebbe circa 80 milioni di euro si areni su così banali questioni? qui gatta ci cova!!!

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