Bracciano deturpata dalla speculazione edilizia, e il sindaco denuncia i cittadini

In questi ultimi anni il territorio di Bracciano, cittadina dominata dal castello Odescalchi sull’omonimo lago a pochi minuti da Roma, è stato oggetto di forti speculazioni edilizie a danno dell’ambiente e del patrimonio naturalistico.

In un paese di 18.000 abitanti, ci sono già quattro cantieri sequestrati destinati a edifici residenziali e commerciali, autorizzati dall’amministrazione in carica e da quelle precedenti.

La magistratura ha formulato capi d’accusa quali rinvio a giudizio per abuso d’ufficio per il sindaco, per l’assessore all’Urbanistica, per il Capo Area dell’Ufficio Tecnico (quest’ultimo ha collezionato finora 4 rinvii a giudizio), tentata concussione per l’ex vicesindaco e attuale assessore al Bilancio. E’ indagato il responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia, geometri, ingegneri e architetti dell’Ufficio Tecnico, oltre a professionisti e costruttori privati. Un numero che coinvolge circa 20 persone.

La corsa sfrenata al cemento ha sacrificato aree destinate a servizi per la comunità, altre di pregio ambientale per il forte impatto naturalistico come Pisciarelli, e le zone turistiche rivierasche del lago trasformate in agglomerati più o meno di villette a schiera.

Palazzoni imponenti hanno ormai irrimediabilmente deturpato colline e spazi boschivi, alterato l’equilibrio idro-geologico e faunistico.

Alberi di alto fusto abbattuti, colline sventrate, fossi primari non hanno costituito alcun ostacolo alla cementificazione tanto quanto i ferrei vincoli paesistici e ambientali come il Parco Regionale dei Laghi di Bracciano e Martignano. Interpretazioni anomale del piano regolatore e permessi distribuiti spesso in modo discrezionale, fanno di Bracciano un crocevia di vecchi e nuovi speculatori del cemento, attirando anche imprese sospette. Nonostante le centinaia di immobili invenduti, si continua a costruire anche senza le sufficienti opere di urbanizzazione primaria. Un esempio fra tutti il quartiere di Montebello, ideato vent’anni fa dall’architetto Portoghesi, che ottiene l’allaccio fognario solo un anno fa. Stessa sorte per la località Cotognola.

Tutte queste anomalie hanno portato i comitati ambientalisti e le associazioni di cittadini a chiedere spiegazioni all’amministrazione in carica. L’assenza di risposte ha condotto ad una serie di segnalazioni e denunce alle autorità competenti (Polizia Comunale e Provinciale, Carabinieri, Procura della Repubblica, Provincia e Regione, Soprintendenza) stimolando l’interesse della stampa locale e nazionale.

In particolare, un servizio trasmesso da RaiNews in cui si insinuava l’ipotetico dubbio di infiltrazioni mafiose legate alla cementificazione, ha finalmente fatto reagire il sindaco il quale, anziché soddisfare le richieste di cittadini e associazioni per la tutela del bene pubblico, ha scelto di denunciare per danno d’immagine la RAI e i cittadini intervistati. La richiesta di risarcimento del danno ammonta a 3 milioni di euro, che sono già stati inseriti nella previsione di bilancio. Il tutto senza che il Comune si sia mai costituito parte civile.

La prima udienza è fissata il 16 febbraio prossimo. Nel frattempo, associazioni e cittadini di Bracciano hanno aderito all’Associazione Libera di don Luigi Ciotti, costituendo un presidio per la promozione della legalità nel nostro territorio (10 gennaio scorso). A distanza di 48 ore, la giunta in carica ha deliberato di aderire alla Consulta Antimafie della Provincia di Roma. Dopo circa due settimane giunge notizia di 39 arresti del clan Casamonica a Roma e della confisca di un terreno di loro proprietà a Bracciano. E’ il secondo terreno sequestrato in due anni nella zona.

A quanto sopra, si deve aggiungere un sistema di governo locale che nega ogni aspetto di tutela del paesaggio, a danno del degrado della qualità della vita, non ultimo il problema dell’arsenico nell’acqua. Per circa 8 mesi migliaia di cittadini hanno dovuto approvvigionarsi di acqua potabile recandosi con le taniche alle cisterne poste per strada, sostituite poi da fontane pubbliche. Il dearsenificatore appaltato, ancora oggi non è funzionante a causa dell’insufficiente voltaggio dell’ENEL. Il danno ambientale, il malgoverno mascherato da parole inflazionate quali “partecipazione” e “trasparenza”, la speculazione sfrenata trovano conferma nelle centinaia di cartelli di vendita delle case che tappezzano i muri e gli alberi di tutto il paese, mentre aumentano le agenzie immobiliari. Ma chiederne conto pubblicamente si rischiano altre denunce per diffamazione, con richiesta risarcimento danni milionari. D’altra parte siamo in clima di elezioni e il nostro sindaco è “sceso in campo” per la quarta volta!

Le prossime udienze riguardanti vari procedimenti: 14 febbraio (Cassazione), 16 febbraio (Roma), 6 marzo (Civitavecchia), 24 aprile (Civitavecchia), 2 maggio (Civitavecchia).

Associazione Salviamo Bracciano
Aderente al Comitato “Salviamo il Paesaggio” di Roma e Provincia 
salviamo.bracciano@gmail.com
Tel.339.4641014 – 340.4704707

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Leggi l’interrogazione parlamentare (22 febbraio 2012):
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17 commenti

  1. Vorrei dire al Sig. “Salviamo Bracciano dalla stupidità” se è a conoscenza del fatto che il costruttore abusivista a cui si riferisce ha diritto ad edificare per concessione diretta (e quindi non lottizzazione) in seguito ad una sentenza del TAR del 2002. Mi sono informato personalmente su tale vicenda, visto che abito nelle vicinanze della zona in questione, credendo anche io che la Giunta Comunale avesse ragione. Ormai però, grazie ad internet, anche le sentenze del TAR sono accessibili facilmente. Dire “singolare caso di un sindaco cementificatore indagato perchè non rilascia una licenza per costruire ad un costruttore che non ne ha diritto” vuol dire gettare fumo negli occhi dei cittadini. Allora io mi chiedo: se una persona ha un diritto e non riesce ad ottenerlo neanche con una sentenza del TAR in mano, cosa deve fare? Questa è l’Italia (purtroppo).

  2. C’ero anch’io quella mattina del 6 Gennaio 2011 quando una troupe di RAI News riprendeva gli scempi urbanistici in costruzione, in particolare quello all’angolo sulla Via del Lago che oggi, oramai completato, da un’idea nefasta nascondendo alla vista la deliziosa Chiesetta del Riposo. E che dire dei palazzoni in costruzione a Prato Giardino che, una volta terminati, toglieranno definitivamente la visione del lago, unico punto rimasto a Bracciano per dire che anche questa cittadina rientra nelle tre che lambiscono le sue rive e che ha dato il nome al lago, una volta Lago Sabatino. Grazie.

  3. Laddove l’ignoranza regna sovrana, la diffamazione, sollazzo degli stolti, dilaga.
    Nell’ordine:
    1) il sindaco è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio solo per aver sottoscritto una lettera (!) in cui affermava che NON sarebbe stato rilasciato a un costruttore abusivista un permesso per realizzare una faraonica lottizzazione, cui l’abusivista non aveva diritto; dunque, secondo voi si tratterebbe di un singolare caso di un cementificatore che impedisce la cementificazione;
    2) le persone indagate sono state sette e quattro sono state prosciolte in udienza preliminare, vale a dire che il primo giudice che ha letto gli atti ha ritenuto che nei loro confronti non ci fosse neanche abbastanza materia per iniziare il processo;
    3)le costruzioni a cui si riferisce l’articolo sono state rese possibili dal piano regolatore del 1980, anno in cui il sindaco Sala andava all’università, e le concessioni approvate dal sindaco precedente (berlusconiano), oggi non lo sarebbero perché il sindaco Sala ha modificato il PRG dimezzando le aree edificabili;
    4) il sindaco Sala non ha denunciato nessuno, ma il Comune, dopo delibera di giunta, ha citato in giudizio civile chi ha diffamato Bracciano via etere, raccontando le medesime fesserie che vengono qui raccontate, chiedendogli i danni che finiranno nelle tasche del Comune e quindi dei cittadini che in quella città vivono;
    5) confondere i Casamonica, clan di nomadi stanziale a Roma da secoli (http://it.wikipedia.org/wiki/Clan_dei_Casamonica), con la mafia è, a dir poco, da sprovveduti;
    6) secondo il blog la prova delle infiltrazioni “mafiose” a Bracciano sarebbe data dal fatto che uno (uno) dei 39 (trentanove) arrestati appartenenti al clan dei Casamonica (notissima famiglia mafiosa) aveva un (uno) terreno a Bracciano? chissà quanti ne avevano gli altri 38 a Grottaferrata o Forlimpopoli o Pescocostanzo, da oggì da considerare città infiltrate dalla famosa mafia nomade;
    7) quanto agli errori marchiani sulle udienze, basterebbe informarsi prima di mettere insieme tante inesattezze.

    Si dice che gli avvocati siano troppi. Per quelli come voi, troppo pochi.

    1. Guarda caso tutto questo è all’ordine del giorno nei tribunali di Roma, Civitavecchia e Bracciano. Inutile minimizzare con questi pretesti. Giovedì 16 è attesda la prima udienza sulla denuncia per diffamazione, proprio per aver portato a conoscenza dell’opinione pubblica quello che la Procura della Repubblica ha poi confermato. E sempre giovedì 16 la Cassazione si pronuncia sul proscioglimento delle quattro persone citate, alcune delle quali sono già coinvolte in altre indagini analoghe riguardanti il loro operato all’interno del comune di Bracciano. Vedremo se sono “fesserie”!

  4. Mai lette tante inesattezze e parzialità in un solo articolo fino ad oggi. Fate ridere. Così non vincerete mai, anche perché le concessioni edilizie sono per la maggior parte state date dalla precedente giunta. Altro piccolo dettaglio: perché non protestate con la stessa veemenza verso l’Enel che non “allaccia” il dearsenificatore?
    @Giovanni: lei ha prove di quello che dice? Se no, farebbe meglio a stare zitto oppure a rettificare.

    1. Giunta precedente o attuale, a noi non interessa, il risultato è che Bracciano è stata devastata. D’altra parte con lo stesso sindaco per tre volte a capo del comune, non è difficile fare i conti. Come vede, non stiamo nemmeno a specificare il partito. E crede davvero che sia colpa dell’ENEL? Quanto dichiarato in questo articolo è di dominio pubblico. Per le prove, basta documentarsi nelle sedi deputate.

  5. potete specificare meglio, una ad una, cosa riguarda ciascuna delle udienze citate alla fine?
    grazie!

    1. 16febbraio(anzichè il 14): la Cassazione si pronuncia sulla richiesta di rinvio a giudizio di: Roberto Signore, segretario comunale, architetto del Comune Walter Mariani,responsabile dei Servizi Interni Walter Razzino,responsabile Sportello Unico per l’Edilizia, Vanessa Signore, capo Ufficio Tecnico del Comune Luigi Di Matteo.
      16 febbraio a Roma: 1° udienza del processo che vede il Comune di Bracciano contro tre cittadini (Ilaria Starnoni, Armando Tondinelli e Fiorenza Rossetto)e la Rai (RaiNews) per risarcimento danni di 3 milioni di €, “per aver diffamato il buon nome di Bracciano”.
      6 marzo: dibattimento e sentenza per il capo dell’Ufficio Tecnico Luigi Di Matteo nella causa contro Cimaglia.
      24 aprile: ancora processo 1830 al Capo dell’Ufficio Tecnico Luigi di Matteo.
      2 maggio: udienza per la denuncia di diffamazione del sindaco di Bracciano Giuliano Sala contro il consigliere comunale dell’opposizione Armando Tondinelli.

  6. Cosa fare? In un recente passato anche io ho provato a denunciare un abuso edilizio, con la collaborazione professionale e neutrale di un tecnico di un altro paese. Esito? “infognato” tutto e… calunniata. E il colore delle Amministrazioni non entra in merito, ma la consapevolezza dell’importanza del rispetto della nostra povera Terra, intesa come territorio e come Pianeta, sembra lungi dall’aver raggiunto le coscienze dei più.
    In positivo: l’amore per la Natura e le lotte anche di pochi possono fare molto.
    ….ma forse non abbiamo ancora raggiunto il fondo…!

    1. Guai a denunciare un abuso edilizio, si finisce per essere a propria volta vittime di ritorsioni. La Procura di Civitavecchia e i Carabinieri di Bracciano ne sanno qualcosa. Sarebbe utile capire come mai alcuni abusi edilizi passano inosservati anzi, alcuni ricevono addirittura il condono, mentre per altri è intimata la demolizione. Ma la legge non dovrebbe essere uguale per tutti?

  7. Penso che sia una magnifica iniziativa quella di stare alle calcagna del Sindaco e amici.Quella di non mollare, tenerli sulla corda, fargli sentire che c’è gente che ama veramente Bracciano e non vuole svenderlo per cinque denari. Mi fa impressone che proprio un braccianese doc come il Sindco, nato e cresciuto in una abitazione del centro storico si comporti in questo modo scriteriato. Purtroppo ci sono tanti amici e parenti che continuano a sostenere la sua candidatura. Bracciano avrebbe bisogno di un personaggio completamente estraneo, che prenda le decisioni importanti con salomonica giustizia, senza agevolazioni clientelari e soprattutto che ami veramente Bracciano.Ciao a tutti Veronica

    1. Siamo in tanti a lottare per cambiare il sindaco, molti di più di quello che si pensi, non possiamo uscire fuori più di tanto perchè oltretutto questo sindaco è cattivo d’animo, fa ritorsioni e obbliga la gente a fare e dire ciò che lui vuole, insomma è mafioso!

    2. in questo momento il nostro sindaco non se la passa tanto bene. C’è qualche amico che lo sta abbandonando, soprattutto quelli che lui ha coinvolto in operazioni sospette ed ora al vaglio della magistratura.

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