No Elettrodotto Fano-Teramo

S. Amico è una delle zone più suggestive della provincia di Ancona. La tipica collina marchigiana qui è ancora intatta ed i vigneti della tipica lacrima di Morro d’Alba sono parte integrante della stupenda cornice paesaggistica. Proprio di qui potrebbe passare l’elettrodotto  Fano-Teramo con tralicci che possono andare da 35 a 70 metri di altezza, con una larghezza di circa 20 metri in alto, ove sono ancorate le terne dei cavi.

Si tratta di un progetto di Terna (lo stesso che interesserebbe le colline toscane del Chianti) che partirebbe da Pescara per trasportare al Nord corrente elettrica a 380 KV.

L’opera è potenzialmente dannosa per la popolazione che si troverà nella prossimità del tracciato (danni alle persone per esposizione alle emissioni elettromagnetiche). Inoltre, il negativo impatto visivo  sul paesaggio e sulla qualità ambientale dell’opera  causerà  un forte deprezzamento dei beni (terreni, immobili) situati sino ad alcuni Km dal tracciato, e  delle attività economiche presenti legate alla qualità ambientale e alla bellezza del territorio (agriturismi, strutture ricettive, aziende agricole).

Ad oggi nella provincia di Ancona sette comuni hanno espresso parere negativo al progetto dell’elettrodotto Fano-Teramo: Monte S.Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, S.Marcello, Santa Maria Nuova, Senigallia.

I nostri amministratori locali hanno per anni silenziosamente definito i tracciati che interesserebbero le zone meno abitate e, quindi, i siti più suggestivi come S. Amico. In questo luogo incantevole ci sono persone che hanno preso alla lettera la voce della “Regione Marche”, promotrice di campagne promozionali di lusso affidate a Dustin Hoffman, ed ha  investito tutto  nell’agricoltura biologica e nel turismo rurale. Il presidente Spacca ancora non si pronuncia: il suo silenzio è inquietante.

Comitato S.Amico per la tutela del paesaggio e del territorio del Triponzio – Morro d’Alba

www.noelettrodotto.it

 

3 commenti

  1. Allego un’iniziativa della Provincia di Ancona:

    Elettrodotto: Ballante (Pdl) presenta un’interrogazione alla Provincia per chiedere informazioni sugli sviluppi

    La capogruppo consigliare provinciale del Pdl, Ivana Ballante, ha presentato una interrogazione in merito agli sviluppi circa la realizzazione dell’Elettrodotto 380 KW per il tratto fano – Teramo il cui testo Vivere Jesi pubblica integralmente di seguito.
    Premesso:
    – che la sottoscritta, unitamente ad altri Consiglieri ha presentato in data 05.09.2011 formale richiesta di convocazione della II Commissione Provinciale affinché venisse affrontato, approfondito e discusso il tema relativo all’ELETTRODOTTO 380 KV per il tratto FANO- TERAMO che interessa nella nostra Provincia i Comuni di Agugliano, Corinaldo, Belvedere Ostrense, Camerata Picena, Castel Colonna, Filottrano, Jesi, Monsano, Monte San Vito, Morro d’Alba, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Polverigi, Ripe, San Marcello, Santa Maria Nuova, Senigallia;

    – che, come da delibera della Giunta Provinciale di Ancona N. 299 del 13.06.2008, la Provincia di Ancona ha attivato la fase di concertazione con la società Terna e gli Enti interessati (a tutt’oggi non ancora conclusa ) per l’individuazione di una fascia di fattibilità ottimale interna al Corridoio previsto dalla delibera Regionale n. 689 del 25.05.2007;

    – che a seguito della richiesta si sono tenute diverse sedute della II Commissione Consiliare a cui sono stati invitati ai fini della loro audizione i Sindaci dei Comuni interessati, i Tecnici della Provincia e della Regione, i rappresentanti del Comitato “ Territorio sostenibile”;

    – che la parte politica della Regione Marche ( Presidente della Giunta e/o Assessore delegato ), seppur invitata, non ha partecipato alle sedute consiliari;

    – che il Consiglio Provinciale, anche in assenza di competenze dirette sull’iter autorizzativo di questa opera, ha ritenuto di doversi fare carico “delle preoccupazione di tanti cittadini e delle amministrazioni coinvolte per i rischi sulla salute umana e per l’integrità del proprio territorio e del paesaggi” e con delibera N. 50 approvata a maggioranza in data 5 aprile 2012 ha impegnato la Presidente e la Giunta provinciale “affinchè sollecitino la Giunta della Regione Marche ad esprimersi riguardo:

    1. all’attualità e sussistenza della effettiva necessità dell’opera, in relazione alle esigenze energetiche locali, al forte sviluppo delle fonti rinnovabili ed a distanza ormai di quasi sette anni dall’iniziale previsione;
    2. alla reale priorità dell’opera e sui tempi ipotizzati di realizzazione;
    3. al possibile contrasto con le strategie delineate nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) che la Regione stessa ha approvato il 16 febbraio 2005;
    4. alla idoneità della soluzione aerea dell’elettrodotto come la migliore rispetto ad altre macroalternative;
    5. alla sostenibilità dell’opera in relazione alle aspettative ed esigenze di sviluppo del nostro territorio e rispetto al danno a carico del paesaggio, quale bene immateriale da trasmettere alle future generazioni, nonché come principale risorsa per l’economia locale basata sull’agricoltura e sul turismo, danno difficilmente quantificabile e risarcibile con le compensazioni economiche previste da Terna;
    6. alla sostenibilità dell’opera in relazione all’eventuale possibilità di azioni biologiche sugli organismi viventi, coinvolgendo gli organi regionali competenti per materia;
    7. quale risarcimento per il danno a carico dei singoli cittadini coinvolti dalla realizzazione dell’elettrodotto, tale da comportare un deprezzamento delle attività imprenditoriali (agriturismo, strutture di ricettività diffusa), che si verranno trovare nella zona dell’opera, con pesanti ricadute economiche e patrimonio”

    Tutto ciò premesso, con la presente INTERROGAZIONE, considerata la necessità di intervenire con celerità anche in considerazione dell’imminente conclusione del mandato amministrativo, si chiede alla Presidente della Provincia di riferire:

    – se e in che modo è stata data esecuzione alla volontà del Consiglio Provinciale illustrando gli eventuali atti e sviluppi della vicenda;

    – se ritiene che sia ancora intenzione della Regione Marche di procedere per la realizzazione dell’elettrodotto in linea con la lettera del 3 febbraio 2011 del Presidente della Giunta Regionale indirizzata a tutti i soggetti firmatari del Protocollo d’Intesa, confermata dall’ulteriore sollecitazione a concludere la concertazione in data 31 ottobre 2011.

  2. Lo stesso problema si presenta nel tratto della provincia di Pesaro e Urbino interessata dal passaggio del traliccio, un’area agricola collinare costellata di centri medioevali e di notevole pregio paessaggistico. Consiglieri provinciali dell’opposizione hanno richiesto alternative all’elettrodotto, quali ad esempio l’interramento accanto all’autostrada (in fase di allargamento) ma ad oggi nessun politico al governo di Provincia e Regione sta ricercando opzioni alternative né tantomeno informando la popolazione.

  3. La FACCENDA DI LUCA è una piccola azienda biologica di S. Amico. Si è deciso avviare 3 anni fa, con il consenso del comune di Morro d’Alba la risptrutturaziobne di una casa colonica in bioedilizia. Peccato che il sindaco si sia dimenticato di avvisarci della possibilità del passaggio dei tralicci della Fano-Teramo nel nostro versante. Le scelte scellerate e miopi delle nostre amministrazioni locali, incapaci di tutelare cittadini e territorio, mettono a rischio la nostra salute ed i risparmi di una vita. Oggi i lavori della “faccenda” sono bloccati.

I commenti sono chiusi.