Un “taglio” al Tagliamento, un danno al territorio

Montagne e fiumi, pianura e boschi: un patrimonio naturalistico unico quello della valle del medio Tagliamento. Un ecosistema fluviale di interesse comunitario sotto la minaccia di una nuova autostrada, La Cimpello-Sequals-Gemona, poco utile e molto dannosa.

L’Opera

Stiamo parlando del nuovo collegamento in progetto tra la A28 (Portogruaro-Conegliano) e la A23 (Palmanova-Udine-Tarvisio). Una vera e propria Pedemontana Friulana, da Cimpello a Gemona passando da Sequals. L’autostrada sarà formata da due tratte: quella sud (Cimpello-Sequals), raddoppio dell’attuale superstrada, e quella nord (Sequals-Gemona), tutta nuova, la più impattante.

Nei numeri del progetto si legge chiaramente l’entità dell’impatto sul territorio: 23.000   i mezzi ipotizzati in transito giornalmente nel 2015, 53.000 nel 2050, 2.647.650 le tonnellate di calcestruzzo e asfalto, 19.734.350 le tonnellate di materiale inerte da trasportare, 657.812   i transiti sulle viabilità locale di bilici da 30 tonnellate solo per trasportare gli inerti scavati e da reperire. Il tutto a fronte del guadagno di soli 2 Km risparmiati sul tragitto Gemona-Mestre(*).

(*) fonte: comitato ARCA – l’Autostrada in cifre 

Il contesto

Le Alpi carniche sullo sfondo e la valle del medio Tagliamento in mezzo. Ben 4 Siti di Interesse Comunitario (SIC) coinvolti, o meglio, sconvolti, dal passaggio della nuova autostrada . L’opera con i suoi sovrappassi, viadotti e terrapieni modificherà irreversibilmente l’area golenale del fiume, un’oasi ecologica e un paesaggio naturale unico che sarà tagliato in due. Difficile prevedere possibili mitigazioni: rumore, inquinamento di aria, acqua e suolo e deterioramento del paesaggio saranno difficilmente arginabili.

Chi la vuole e perchè

La Regione sostiene l’interesse pubblico dell’opera e tra i soggetti coinvolti si scova un nome molto conosciuto, protagonista in questo tipo di opere, non solo in Friuli ma un po’ in tutta italia: Impregilo. Per questa come per altre nuove opere autostradali in progetto, il metodo è sempre lo stesso: il project financing, con il privato che progetta, costruisce e guadagna gestendo l’opera per 50 anni, cercando ovviamente di recuperare l’investimento fatto. Come? Con i pedaggi, soprattutto. Ma se poi non sarà così? Ci sarà un intervento pubblico a salvataggio dei privati o un cantiere abbandonato? In ogni caso un danno.

La scappatoia burocratica c’è: il prestito è chiesto alle banche dall’ATI (Associazione Temporanea d’impresa e non dalle imprese stesse. Il costruttore riceve quindi i fondi per costruire l’opera. Se poi a fallire è l’ATI, non c’è nessuna ripercussione ne sul costruttore ne sulle società componenti. La banca infatti dovrà rivalersi per il debito, considerato fuori bilancio per legge, sulla cassa (i pedaggi in questo caso) e non sul capitale delle imprese stesse. Se poi la banca cede il debito a altre banche o istituti di credito specializzati che riescono ad attrarre piccoli investitori e risparmiatori saranno questi a rimetterci.

Chi giustamente si oppone

Gli abitanti che amano la loro terra e le organizzazioni ambientaliste della zona hanno formato da più di un anno il comitato Arca: Assieme Resistiamo Contro l’Autostrada, ed hanno già raccolto oltre 3. 500 firme . E’ possibile firmare la petizione on line anche per chi abita fuori regione.

Quali sono gli errori di questo progetto? E’ un’opera ingiustificata,  scollegata dalla viabilità locale, che non risolve i problemi di traffico. Una bocciatura, non solo dovuta all’istinto di autodifesa delle popolazioni locali, ma giustificata da vere e proprie motivazioni tecniche.

Anche se i promotori dicono che l’opera rilancerà il turismo, il comitato ribatte convinto che è il territorio stesso, se lasciato integro, ad offrire le migliori prospettive di sviluppo di questo settore.

Un commento

  1. sono pienamente d’accordo con chi si oppone alla nuova costruzione e, quindi, all’inevitabile danno prodotto al territorio in certi casi “unico” .
    Inoltre il turismo non verrà certo incentivato dalla nuova autostrada che si limiterà a passare sopra ai nostri paesi e terreni e anzi sarà un incentivo ad andare oltre la nostra zona….

    DA FERMARE SUBITO IL PROGETTO INUTILE E DANNOSO !

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