Veneto: un appello delle forze economiche e produttive per fermare il consumo di suolo

Su tutti i quotidiani veneti in questi giorni è comparso un eloquente messaggio a tutta pagina rivolto alla Regione Veneto e firmato dalle principali Organizzazioni imprenditoriali (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative).

“Basta sprecare territorio!” recita a caratteri cubitali l’incipit del messaggio, che chiede alla Regione l’impegno ad affermare un modello di sviluppo basato non più sul consumo di suolo, ma sulla valorizzazione e rivitalizzazione delle città e dei territori.

La pagina comparsa in questi giorni sui principali quotidiani veneti (clicca sull’immagine per ingrandire)

– dare attuazione ai provvedimenti in tema di riconoscimento e tutela del paesaggio, contenuti nella Convenzione Europea del Paesaggio,
– intraprendere un’azione di Governo Locale condivisa per ridurre a zero il consumo di suolo;
– imporre rigorosi criteri di efficienza negli strumenti di governo del territorio per soddisfare i bisogni attraverso la riqualificazione, il miglior uso delle superfici già urbanizzate e la rivitalizzazione dei centri storici;
– esercitare un maggior controllo sugli Enti Locali in materia di nuovi insediamenti;
– regolare gli insediamenti da riqualificare nel rispetto ambientale: risparmio e fonti energetiche rinnovabili;
– bloccare qualsiasi nuova area produttiva e commerciale nelle periferie e in prossimità dei caselli autostradali.

E’ un segnale molto chiaro e importante che testimonia come anche le forze economiche e produttive abbiano compreso che il futuro non può più essere affidato al “nuovo mattone” e un segnale forte nei confronti delle sensibilità del mondo politico e degli amministratori pubblici.

10 commenti

  1. abito in provincia di Mantova vicino al confine con la provincia di verona. Perchè non parlare dell’autodromo che si voleva costruire nelle campagne di Verona che per prossimità geografica avrebbe stravolto in termini viabilistici e urbanistici la vocazione agricola dell’intero territorio al confine delle due provincie? Pare per ora che la giunta regionale ne abbia stravolto la concessione bloccando di fatto la colata di migliaia di metri cubi di cemento in piena area agricola. Una vittoria però dettata più da un calcolo economico/speculativo in tempi di crisi che da una tutela del territorio e delle sue vocazioni considerate marginali nel sistema economico vigente. Manca insomma una visione culturale lungimirante e di tutela del territorio.
    Dobbiamo forse ringraziare la crisi economica?

  2. scusate signori, ma voi vivete nel mondo delle fiabe? che significa basta SPRECARE territorio? Dove inizia lo spreco? Forse dove termina la convenienza economica? Ho paura di si, visto che queste associazioni per decenni si sono arricchite sullo sviluppo mefitico del modello Veneto.

    Io, e con me decine di migliaia di altri, dico basta CONSUMARE territorio. C’è una bella differenza.

    http://difesasaluteterritorio.blogspot.it/2012/12/le-vacche-magre_20.html

  3. Benvenga che anche le suddette forze produttive si siano accorte dello scempio (alla buon’ora!). Purtoppo, vivendo nel territorio, posso testimoniare che finora e nonostante la crisi tutto procede come al solito: cemento a profusione.
    Spriamo che queste associazioni, che certamente hanno una certa forza, facciano sul serio.

  4. L’ultima volta che ho attraversato il Veneto in auto risale a 10 anni fa. Che disastro! Nessuna pianificazione degli insediamenti, nessuna cura del paesaggio: possibile che poco più a Nord, in Svizzera, nell’Alto Adige, in Austria,lo sviluppo produttivo venga realizzato senza fare a pugni con l’ambiente e le bellezze naturali? il territorio? I turisti vanno in Austria, in Svizzera, in Francia, dove il paesaggio é tutelato seriamente.

  5. Come abitante di questa Regione,dico anchio basta con tutte queste costruzioni di strade ,superstrade capannoni,case,etc perchè hanno distrutto il nostro territorio che una volta era molto bello,ma che per interessi economici e politici hanno devastato.

  6. In realtà Zaia si era espresso qualche mese fa a favore di una forte limitazione all’uso (e abuso) di territorio ma, forse mi sbaglio, non mi risulta siano stati ancora emanati provvedimenti legislativi in tal senso.

    1. Come Legambiente Padova abbiamo ufficialmente chiesto alle associazioni della lettera l’apertura di un tavolo di confronto su proposte pratiche a cui invitare anche la Regione Veneto.
      Speriamo che in tempi brevi si possa arrivare ad un’intesa concreta, che possa coniugarsi con il progetto che stiamo formando: il parco agro paesaggistico metropolitano di Padova.

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