Biogas: la biotruffa che uccide

Riceviamo e pubblichiamo un volantino del Comitato Cittadini No Biogas

Una centrale a biogas avvelena la terra, l’acqua e l’aria. Distrugge il patrimonio agricolo dei territori. Mette in pericolo la salute dei cittadini, diffondendo il botulismo, la tubercolosi e altri pericolosi patogeni. In più è un investimento-truffa, interessante solo per gli speculatori che approfittano degli incentivi, e non produce occupazione. Biogas significa morte. Altro che bio.

FERMIAMO LA CENTRALE DI PIAN DELLA CARLOTTA.

Il tempo stringe.
Nonostante le proteste dei cittadini, le dubbie autorizzazioni, i vincoli presenti nell’area – inserita nell’elenco europeo delle zone a protezione speciale (ZPS)-archeologico-idrogeologico grazie a tutte le falde acquifere…
I lavori per la costruzione dell’impianto procedono a velocità vertiginosa, con un impatto insostenibile sulla viabilità. Pochi giorni fa abbiamo assistito all’attraversamento da parte di decine di camion e addirittura di cingolati pesanti centinaia di tonnellate sulla strada di Pian Della Carlotta, dove il traffico non è consentito a tali mezzi.
A questo punto la mobilitazione diventa imprescindibile. Chiediamo l’adozione di iniziative e di provvedimenti urgenti da parte del Comune di Cerveteri, il quale ha dato assicurazioni in merito ma si è attestato finora su una posizione interlocutoria.

Morire di biogas.

1) Una centrale a biogas minaccia la salute e l’ambiente: decine di studi scientifici evidenziano l’alto livello di inquinamento prodotto da questo tipo di impianti: emissioni di nitrati, polveri sottili, cambiamento del ph delle acque dei canali circondariali, campi elettromagnetici, rumori, emissioni da parte dei camion adibiti al trasporto, produzione di anidride carbonica, solforosa e solforica, odori sgradevoli. Il digestato prodotto dalla fermentazione e smaltito sul terreno causa la distruzione dell’humus per il suo alto contenuto in ammoniaca. Il suo uso come fertilizzante causa l’erosione del terreno e l’inquinamento da nitrati delle falde acquifere. Sappiamo anche che il digestato può facilmente veicolare le spore del mortale clostridium botulinum e di numerosi altri patogeni, tra cui la tubercolosi. Nei pressi dei 7000 impianti presenti in Germania sono stati stimati ben 3000 casi di botulismo e altre gravissime epidemie.

2) Una centrale a biogas minaccia l’agricoltura sottraendole la terra (problema a livello nazionale e mondiale) e inquinandola, utilizzando coltivazioni soggette all’uso di OGM, pesticidi, fertilizzanti chimici e grandi quantità di acqua, determinando l’aumento del valore dei terreni agricoli, mettendo a rischio le coltivazioni tipiche e biologiche.

3) Una centrale a biogas minaccia l’economia del territorio, soprattutto se è a vocazione turistica, anche a causa dell’impatto visivo, acustico e olfattivo dell’impianto e della presenza e circolazione dei camion. Inoltre non offre prospettive di lavoro e di occupazione.

4) Una centrale a biogas danneggia tutti i cittadini indiscriminatamente perché la produzione energetica di questa tecnologia è fallimentare ed equivale all’energia che serve a produrla. Il business deriva solo dagli incentivi e da una legge che gonfia i guadagni degli imprenditori quintuplicando  il valore dell’energia prodotta da questa fonte, che un legislatore irresponsabile ha considerato rinnovabile.

Quindi noi cittadini paghiamo sulle bollette gli incentivi per la costruzione di un impianto sostanzialmente inutile, pericoloso per noi e per il nostro territorio. Prima paghiamo con i nostri soldi, poi con la nostra salute.
Non possiamo permetterlo.

Un territorio sotto attacco.

La centrale a biogas di Pian della Carlotta, una delle 160 previste nella Provincia di Roma (!). La minaccia della discarica di Roma a Pizzo del Prete. Il raddoppio della discarica di Cupinoro a Bracciano. Il megaimpianto a biogas a Maccarese. Il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino. Ma quanti veleni vogliono ancora buttarci addosso? Parlano di valorizzazione del patrimonio agricolo, storico e paesaggistico,  parlano della risorsa turistica. E intanto continuano a fare scempio della nostra terra.
Siamo all’assurdo. I cittadini che devono lottare contro i loro stessi rappresentanti, politici falsi e parolai in accordo con imprenditori senza scrupoli.  Chiediamo ai Sindaci, alle autorità e a ogni persona che ha a cuore il destino di questa terra di sostenere la lotta con ogni mezzo a disposizione.

Leggi la lettera per il Presidente della provincia di Roma:
Lettera a Zingaretti > 

NO AL BIOGAS. NO ALLA CENTRALE DI PIAN DELLA CARLOTTA.

COMITATI CITTADINI NO BIOGAS

Un commento

  1. Se si dessero ai contadini, in rapporto quantità da trasformare/superficie coltivata, attrezzandoli convenientemente, i residui organici, il problema non ci sarebbe. Sono i mega impianti quelli pericolosi, non è il biogas il pericolo, ma la gestione degli impianti in mano a famelici avventurieri.

I commenti sono chiusi.