Asolo (Tv): pericolo colata di cemento su uno dei borghi più belli d’Italia

Il progetto di un nuovo Piano di assetto territoriale che prevede una vera e propria colata di cemento, è al centro di una controversia tra l’amministrazione comunale di Asolo e i suoi cittadini. Da uno dei borghi più belli d’Italia, sito in provincia di Treviso, arriva la segnalazione di un possibile pericolo per il paesaggio.

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UN PO’ DI STORIA

Asolo è un comune della provincia di Treviso, di circa 10 mila abitanti. Il suo territorio si estende tra la pianura veneta e le colline che anticipano le Prealpi bellunesi. La felice posizione geografica e il clima fecero di Asolo un luogo abitato fin dall’epoca preistorica, e in seguito un insediamento abitato dai Veneti. Sotto i Romani, Acelum ( l’Asolo Romana) attraversò un periodo di grande crescita tra i secoli I a.C. e I d.C., testimoniato dai resti di un Acquedotto un Foro e un Teatro. Ma secoli dopo ( XIV sec.) fu la dominazione della Repubblica veneziana a conferire ad Asolo un periodo di grande splendore: nel 1489 Venezia investì della Signoria di Asolo Caterina Cornaro, ex regina di Cipro, che diede vita ad una sfarzosa corte rinascimentale di artisti, letterati e poeti, lasciando un’indelebile impronta nell’arte e nell’ideale stesso della città. Venezia diede ad Asolo un importante riassetto urbano e la legò a sé e alla propria aristocrazia in maniera imprescindibile fino alla caduta della Serenissima. “Asolo è Venezia e Venezia è Asolo” si dice da queste parti, a sottolineare un’affinità di atmosfera che si manifesta nell’architettura come nello spirito.

IL NUOVO PAT

Purtroppo, le ultime notizie che ci giungono da questo bellissimo borgo non sono positive.

Infatti il Piano di assetto del territorio in via di approvazione prevedrebbe una colata di cemento di circa 350 mila metri cubi per l’edificazione di fabbriche, villette, condomini e strutture di ricezione turistica, da sviluppare tra la zona pianeggiante e la zona collinare.

Come si può rilevare dal fascicolo “ Norme di Attuazione” del PAT, la zona del Comune di Asolo è stata divisa in 3 zone ATO ( Ambito territoriale Omogeneo) distinti in relazione all’assetto fisico, insediativo e funzionale prevalente:
a) ATO 1 Colli Asolani: di tipo ambientale, con funzioni insediative
b) ATO 2 Pagnano: di tipo paesaggistico, con funzioni insediative
c) ATO 3 Casella: di tipo agricolo, con funzioni insediative prevalenti
Proseguendo nell’analisi del documento, si può constatare come per la zona più delicata del territorio, ovvero quella denominata ATO 1 (che tocca il Centro Storico), si prevede con il nuovo PAT una volume aggiuntivo, rispetto al PRG vigente, di circa 50.000 mc tra aree edificabili, di riqualificazione e potenziamento delle attività di ricettività turistica nonché di miglioramento del sistema di accessibilità e sosta. Una vera e propria colata di cemento su un gioiello storico-culturale del nostro territorio.

La suddivisione del territorio comunale di Asolo nei tre ATO previsti nel progetto del nuovo PAT

LE REAZIONI

Naturalmente la presentazione del progetto per il nuovo PAT ha provocato una vera e propria sollevazione popolare nei cittadini interessati e non solo. Come riporta un articolo (versione on-line) del quotidiano La Tribuna del 05 Aprile scorso, secondo gli schieramenti di opposizione in Consiglio comunale si tratta di “un’operazione di devastazione del territorio che non ha senso, specialmente per un centro come Asolo le cui attrazioni principali per i turisti sono proprio il paesaggio collinare, l’ambiente, la storia e l’arte”. Proseguendo nella lettura dell’articolo si legge come pure i cittadini siano stati esclusi dalla conoscenza delle previsioni del nuovo PAT: “…a distanza di quattro anni non è mai stato fissato un incontro pubblico sul tema del Pat, diventato in queste ore sempre più rilevante. I cittadini potranno quindi conoscere le previsioni del Pat solo con la pubblicazione della prossima delibera di adozione, che è stata già inserita nel consiglio comunale fissato per mercoledì prossimo( 10.04.2013), ed avranno solo 30 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni. Che non saranno vincolanti e non saranno esaminate e neppure discusse in consiglio comunale poiché la procedura prevede che la competenza sarà soltanto della Conferenza dei Servizi a cui partecipa il sindaco o l’assessore. Ma per i residenti è importante proteggere il loro territorio”.

Ha così preso vita una mobilitazione generale per la salvaguardia del territorio fatta di appelli e petizioni anche sui social network, perché tale progetto prevederebbe una vera e propria cascata di cemento sul territorio.

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Il progetto, tra l’altro, andrebbe anche contro alla linea di pensiero del governatore regionale Luca Zaia che poco tempo fa aveva espresso il suo personale stop al cemento.

I Gruppi Consiliari di opposizione e molti cittadini chiedono all’Amministrazione Comunale di cestinare il Piano depositato e di procedere all’annullamento dell’incarico al gruppo di progettazione del PAT, assegnando un nuovo incarico per la stesura di un diverso piano che riparta dal Documento preliminare a suo tempo approvato e di cui i gruppi consiliari riconoscono la legittimità.

Vedi anche su facebook: https://www.facebook.com/asoloviva.comitato?

 

2 commenti

  1. l’Ignoranza e la Speculazione stanno distruggendo l’Italia….facciamo qualcosa

  2. Ma i cittadini contano ancora qualcosa per questi politici? O sono stati eletti da extraterrestri? Che schifo!

I commenti sono chiusi.