Principina a Mare (GR): residenti e turisti insieme per la difesa del patrimonio turistico-ambientale

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Dalla località della costa Maremmana un efficace esempio di mobilitazione per la salvaguardia delle peculiarità del territorio e per la lotta al degrado: manifestazioni con il coinvolgimento dei turisti e il progetto di un’associazione consortile per il recupero urbano.

Principina a mare, regalo della natura e piccolo angolo di paradiso affacciato sul Mar Tirreno. Così è descritta la località grossetana nel profilo twitter I Love Principina. Per difendere questa zona turistica, bandiera blu per la qualità delle acque a pochi passi dal Parco Regionale della Maremma con le sue dune e spiagge selvagge, cittadini e turisti hanno manifestato insieme con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio turistico ambientale dal degrado e dall’abbandono.
Nella serata del 12 Agosto scorso una partecipata fiaccolata ha visto più di mille persone animare le strade che, come tutto il centro abitato, sono immerse nella grande e bella pineta. La manifestazione ha avuto riscontro sulla stampa e televisione a livello regionale.

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Quali sono gli obiettivi e a chi si rivolge questa protesta? Quali sono le proposte del comitato? Ne abbiamo parlato alla vigilia della manifestazione con Vitaliano Ulivieri, referente del Comitato Spontaneo “Ultima Chiamata”, tra i promotori dell’iniziativa e commerciante storico della località balneare.
Ci rivolgiamo all’Amministrazione Comunale con cui, inizialmente, c’è stata qualche contrapposizione. A luglio infatti si è già svolta un’iniziativa analoga. La riproponiamo perché abbiamo voluto intercettare tutti i frequentatori della località e far conoscere il problema ai turisti sia di luglio che di agosto dando a tutti la possibilità di partecipare.
Manifestazione quindi confermata anche se ci sono già stati dei risultati: dopo la prima fiaccolata c’è stato un sopralluogo con i rappresentanti del Comune e l’Assessore ai Lavori Pubblici ha pubblicamente preso degli impegni per Principina con una lettera aperta ai residenti e villeggianti.

Il comitato spontaneo “Ultima Chiamata”, che non ha ancora un organico definito, è nato a marzo dall’unificazione di due precedenti comitati per avere maggior attenzione nell’interlocuzione con il Comune. Le iniziative del comitato sono condivise e pubblicizzate sui social nel profilo Twitter e nella pagina Facebook I Love Principina. I promotori notano da tempo che Principina è “più invecchiata” e si sono mossi per sollecitare una maggior partecipazione nelle iniziative di tutela del patrimonio pubblico e della qualità del paese parlandone anche all’interno delle assemblee di condominio.
Non è cattiva pubblicità per la località, ma è una giusta richiesta di maggior attenzione e investimenti che il Comune deve fare anche se qui ci sono principalmente seconde case e quindi pochi residenti votanti. Pur considerando le difficoltà del Comune che, come la sua provincia, è tra i più estesi d’Italia, la fortuna di avere un patrimonio naturalistico di così grande valore rende inevitabile puntare sul turismo e la “piccola” località di Principina non può essere esclusa.

Turismo sostenibile e difesa del territorio

Il calo turistico nella località c’è stato, oltre che per la crisi anche per i mancati adeguamenti. Non vogliamo un turismo intensivo ma sostenibile: la pineta è vincolata come bene ambientale. In altre zone di Grosseto, come Marina, si è costruito troppo e lo si vede ora nel calo dei prezzi degli appartamenti. Qui fortunatamente non sono previste nuove cubature ma sono necessari diversi interventi per combattere il degrado e i problemi.
La pineta di pini marittimi e domestici esisteva prima della nascita della località che si è sviluppata all’interno di questo grande polmone verde senza devastanti spianate. Questo lo si può notare osservando le foto aeree dell’area dove predomina quasi per intero il verde degli alberi.

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A luglio ha suscitato molte polemiche l’abbattimento di alcuni pini lungo via del Tirreno. E’ giusto garantire la sicurezza (in molte aree sono ancora esposti cartelli di pericolo caduta alberi) ma le avvisaglie del problema che ha colpito i pini della località (l’infestazione di matsucoccus feytaudi che fa gocciolare la resina e morire la pianta) c’erano già da tempo. Si poteva agire preventivamente per contenere la diffusione con una manutenzione più attenta e cure alle piante. Ora la pineta non è in sicurezza: c’è stato anche un incendio e si è propagato ancor di più a causa dell’incuria.

La naturalità che domina il paese immerso nella pineta causa purtroppo altri disagi che richiedono interventi: nelle strade le radici emergenti creano notevoli dislivelli e anche la rete fognaria, che non è molto vecchia, ha problemi di intasamento a causa delle radici. Serve anche altro, aggiungono dal comitato: l’illuminazione pubblica, rispetto ai comuni vicini, è vecchia e inefficiente. Sono necessari anche nuovi servizi, misure di sicurezza per tutto l’anno e maggior attenzione per le piste ciclabili – richiesta comprensibile considerato l’alto numero di spostamenti con questo mezzo.

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Il progetto di un’associazione consortile per il recupero urbano

Quali sono le prossime azioni del Comitato? L’idea è quella di intercettare i proprietari dei circa 3000 appartamenti di Principina a mare e proporre la costituzione di una Associazione Consortile di Recupero Urbano. Le finalità sono quelle sopra citate: maggior attenzione al verde pubblico e investimenti su strade e strutture. Stiamo raccogliendo le adesioni per poi ottenere il riconoscimento e poter creare fondi da destinare a Principina. Sarà superato l’attuale sistema di ripartizione dei fondi che consideriamo non equilibrato e sbilanciato verso altre attività e località. Come prevede la legge, parte del gettito di IMU (in questo caso elevato perché a Principina ci sono principalmente seconde case) e TASI proveniente da Principina, deve essere reinvestito sul territorio di provenienza e quindi a Principina. Una sorta di tassa di scopo che garantirebbe fondi certi per opere di interesse pubblico indispensabili per proteggere la località dal degrado.

Luca D’Achille

Un commento

  1. Principina a mare è un patrimonio prezioso un esempio da imitare e da conservare facendo continua manutenzione e prevenzione. Il riconoscimento di un luogo come bene comune può e deve passare attraverso momenti di elaborazione e di progettazione partecipata. Principina può diventare un luogo simbolo in cui organizzare momenti di formazione continua sulla difesa del paesaggio, del patrimonio arboreo, sulla innovazione dei modelli e della regolamentazione della manutenzione in cui la responsabilità pubblica e quella privata siano coordinati e rigorosi. Far vivere pienamente la ricettività di Principina durante la stagione estiva, ma anche in altre stagioni può essere oggetto di progetti di gemellaggio, progetti europei e altro

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