Nuovo cemento a Vietri sul Mare: un’alluvione di NO li spazzerà via!

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Prima il Mostro del Fuenti, poi il disastroso Piano Urbanistico Esecutivo di Marina, e oggi un parcheggio multipiano lungo gli argini del fiume Bonea! Non si arresta la cementificazione selvaggia del territorio a Vietri sul Mare! E’ ora di dire basta alle assurde e distruttive politiche urbanistiche dei nostri amministratori locali!

Se gli uomini perdonano e lasciano passare, la Natura – indifferente al destino dell’uomo – non farà sconti a nessuno.

Il corso accelerato dell’esame da parte del Parlamento del decreto “Sblocca Italia” il cui contenuto fa invece pensare a “Rottama Italia”, rende necessario un intervento immediato e urgente di tutti, cittadini e gruppi interessati alla difesa dell’identità fisica, culturale e sociale del nostro territorio. Vietri sul Mare è di nuovo oggetto di un proposito di vera e propria aggressione alle sue risorse naturali, dopo che il “mostro” di Fuenti ha dovuto recedere dal far “mostra” di sé lungo il tratto costiero. Oggi, l’Amministrazione comunale ha in corso la fase preliminare per la realizzazione di parcheggi con il sistema della compartecipazione del capitale privato, e nessuna cura ha posto al fatto che l’area di intervento gode del vincolo di tutela di cui al D.M.15.12.1960 di dichiarazione di notevole interesse paesistico del territorio comunale e della protezione assicurata da leggi europee rientrando nell’area SIC (Siti di interesse comunitario ai sensi della Direttiva 92/43/UE Habitat del 21.5.1992) con codice internazionale IT8050001 Costiera Amalfitana tra Maiori e il fiume Bonea.

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L’idea progettuale prevede:

– la realizzazione di una struttura a due piani nello spazio antistante la scuola media, con 93 box auto, 363 posti auto e 77 posti moto;

– l’allestimento di uno spazio destinato a 12 autobus, 9 posti auto e 39 posti moto nell’area antistante lo svincolo autostradale A3.

Di quest’ultima proposta appare inutile parlare tanto è bassa la credibilità di un intervento in una zona a intenso traffico sul tratto Vietri-Cava de’ Tirreni dell’ex Strada Statale 18, su cui s’innesta il traffico in uscita dell’autostrada A3, e sul quale la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici con nota n.30777 dell’1.12.2011 ha espresso numerosi insuperabili – per chi scrive – motivi di criticità fisici e territoriali.

Dell’intervento nell’area prospiciente la Scuola media “Alfonso Pinto” – già per sé stessa con un involucro poco coerente con l’area circostante – non si possono nascondere gli inconvenienti ambientali che esso determina. L’impatto, come evidenziato dalle planimetrie dell’intervento al livello mt.3,20 e copertura e viabilità, è altissimo, addirittura più alto di quello attuale della Scuola media, aggravato da un sistema di viabilità che altera quello esistente e ulteriormente aggravato dal tratto viario previsto per il deflusso sulla Via Costiera. Va anche considerato che l’intervento avviene ai margini di una zona individuata dall’Autorità di bacino come area a rischio idraulico molto elevato.

Le finalità dell’intervento sono:

– l’incremento della dotazione di posti auto sul territorio comunale;
– la previsione di un servizio di navetta tra le aree di parcheggio e la frazione Marina;
– la realizzazione di un terminal bus di collegamento con la Costiera Amalfitana, che garantirà uno snellimento dei flussi veicolari da e verso il capoluogo.

Tralasciando quest’ultimo obiettivo, che dimostra una limitata conoscenza dei flussi veicolari verso la Costiera Amalfitana, il secondo, in particolare, esplicita il sensocomplessivo dell’operazione, avviata su pressione degli esercenti delle attività turistiche o simili alla frazione Marina e raccolte in modo clientelare dal primo cittadino, residente alla frazione Marina. In particolare si dimostra una completa ignoranza della realtà territoriale del Comune di Vietri presentato come un “piccolo borgo”, anche se subito dopo si parla dei settori commerciale e dell’artigianato “che possono assumere rilievo di componenti economiche strategiche del sistema, in particolare nelle divisioni economiche tipiche di un sistema urbano di qualità (spettacolo, ricettività, ristorazione, commercio di qualità, servizi all’impresa, ecc.)”. Si fa anche riferimento alla possibilità di valorizzare “luoghi ancora a molti sconosciuti attraverso visite guidate alle botteghe, ai musei di ceramica, alle spiagge accessibili solo via mare” con una confusione di idee e di localizzazioni imperdonabile. Vietri non può essere catapultato in un’avventura che si ridurrebbe ancora una volta ad una offesa inguaribile al suo territorio e che dimostra il carico tutto speculativo dell’operazione. Senza che ci sia un’idea precisa sulle esigenze in termini di parcheggio della domanda turistica, limitate, comunque, a pochi giorni di punta del periodo estivo e dei giorni festivi di Natale e Pasqua, e comunque superabili.

La soluzione del problema parcheggi a Vietri va invece affidata alla risorse attuali del territorio comunale, attraverso un intervento equilibrato ed essenziale, che preveda anche l’utilizzo di progetti già approvati e finanziati, come il vettore meccanico dal piazzale antistante la stazione ferroviaria alla piazza.

Chiediamo a tutti gli enti ed organismi in indirizzo di assumersi, ognuno per le sue competenze, la responsabilità di un provvedimento che eviti questo intervento dannoso al territorio ed inutile nelle sue prerogative.

Già alcuni degli enti in indirizzo, per la parte di competenza, hanno espresso pareri provvisori improntati alla cautela di fronte ad uno studio di fattibilità provvisorio e destinato a modifiche in sede di progetto esecutivo, che dovrebbe essere stato presentato entro 90 giorni dalla stipula dell’atto di concessione del 12 giugno 2014. In particolare la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Salerno e Avellino con nota 30777 dell’1.12.2011 ha fornito un parere “non pregiudizialmente contrario alla fattibilità della proposta nel suo complesso, non ravvisando, per la realizzazione del parcheggio multipiano presso la Scuola media, al momento, particolari problematiche d’inserimento nel contesto tutelato”, pur ravvisando, appunto, che trattasi di un territorio riconosciuto con D.M. 15.12.1960 di notevole interesse paesistico, su cui quindi insiste un vincolo di tutela, ribadito anche dal contenuto del D.Lgs. 22.1.2004,n.42. Parere che, pur dimostrando la sua provvisorietà, non appare in linea con una azione di salvaguardia di un’area che comunque ha assunto una fisionomia che non può essere impunemente alterata.

Si tralasciano considerazioni che appartengono ad altri aspetti del progettato intervento, in particolare relative a procedure che lasciano adito a discussione sulla loro regolarità formale, ma non si può non ribadire l’impellenza di una iniziativa contro i progettati parcheggi, in questi giorni in cui si è ricordato l’alluvione del 1954 e si è potuto assistere alla trasmissione televisiva Report di domenica 26, che ha fatto chiaramente intendere come in questi casi l’ente pubblico cede la sua autonomia progettuale aglio interessi speculativi di imprenditori i cui fondi potrebbero essere anche di dubbia origine.

3 novembre 2014

Alcuni vietresi

Per informazioni: 
alfonsogambardella3@libero.it
peschiavone60@hotmail.it

9 commenti

  1. LE RAGIONI DEL NOSTRO NO AL PREVISTO
    “SISTEMA INTEGRATO DI PARCHEGGI E MOBILITÀ CON APPORTO DI CAPITALI PRIVATI” A VIETRI SUL MARE

    Il Comitato cittadino vietrese che si batte contro il suddetto sistema di parcheggi esprime le proprie congratulazioni all’on. Ermete Realacci per l’assegnazione della IV edizione del Premio Vietri sul mare dedicato quest’anno all’ambiente e ispirato all’art. 9 della Costituzione. E’ a tutti noto il suo pluridecennale impegno in difesa dell’ambiente, del paesaggio e della diffusione di una cultura ambientalista nel nostro Paese. Rincresce però dover osservare, e risulta oltremodo paradossale, che ad organizzare una simile, meritoria manifestazione sia una compagine amministrativa, quella guidata dall’avv. Francesco Benicasa (al suo secondo mandato elettorale), che poco o nulla ha fatto in passato per la tutela ambientale, e di recente si è resa anzi protagonista di un attacco senza precedenti all’integrità del nostro territorio. L’attuale amministrazione è erede di una lunga tradizione di malgoverno del territorio, in gran parte riconducibile all’esperienza del centrosinistra. Sono ancora vive nella memoria collettiva il ricordo di antiche e ancora aperte ferite quali il “Mostro del Fuenti”, per la cui demolizione è stato necessario aspettare la bellezza di trent’anni; e, più di recente, il Piano Urbanistico Esecutivo di Marina di Vietri, che a suo tempo la Legambiente definì un “abuso legalizzato”, a cui non è ancora stato posto rimedio, una cementificazione selvaggia della fascia costiera perpetrata con la complicità di tutta la classe politica locale, della prima e della seconda Repubblica.
    L’attuale amministrazione – sempre nell’ottica di una distorta visione dello sviluppo economico, urbanistico, “turistico” del comprensorio vietrese (“crescita economica” e “sviluppo turistico” sono diventate le parole magiche di tutti i politici nostrani – come si può intuire, il sindaco De Luca ha fatto opera di proselitismo) – si appresta ad infliggere una nuova ferita al territorio e al paesaggio con la realizzazione di un mastodontico sistema di parcheggi multipiano in aree notoriamente classificate ad alto rischio-idrogeologico. Uno di questi parcheggi è previsto a ridosso della scuola media “V. Pinto”, in fondo al vallone del fiume Bonea, mentre un altro è previsto all’uscita dello svincolo autostradale A3. Nel contempo si promettono futuristiche, quanto improbabili, ma sicuramente costosissime “opere di mitigazione”, cioè di prevenzione di eventuali fenomeni franosi o alluvionali. Soltanto pochi mesi fa i nostri amministratori hanno pianto (lacrime di coccodrillo, evidentemente) le vittime della terribile alluvione dell’ottobre 1954, una catastrofe non infrequente nella nostra regione e che di naturale ha ben poco, come ci ha ammonito un recente convegno di geologi a Salerno lo scorso autunno (“Basta costruire sui letti o lungo gli argini dei fiumi”). Nonostante questi allarmi e incuranti del “principio di precauzione”, noto a quanti si occupano di difesa ambientale, i nostri amministratori avevano già proditoriamente avviato da lungo tempo (dal 2011), all’insaputa della cittadinanza vietrese, la fase di progettazione di questi parcheggi ed oggi si apprestano a portare a termine i loro piani che, a nostro parere, presentano non poche criticità e risultano del tutto incompatibili con una seria tutela ambientale e paesaggistica del territorio comunale. Si rinvia alla lettura del nostro comunicato-stampa del 3 novembre 2014 (reperibile anche online all’indirizzo:
    http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/11/nuovo-cemento-a-vietri-sul-mare-unalluvione-di-no-li-spazzera-via/ per un’attenta e puntuale esame degli aspetti tecnici e procedurali di tale progetto che destano non pochi dubbi e perplessità per quanto riguarda il rispetto della trasparenza e delle vigenti norme in materia urbanistica e di protezione ambientale, come si evince dai pareri condizionati (“con prescrizioni”) forniti dagli organi preposti al rilascio delle previste autorizzazioni per l’avvio definitivo dei lavori (Autorità di Bacino Regionale in Destra Sele, A.N.A.S., Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici, ecc.).
    Per quanto riguarda, infine, il progetto, in fase di attuazione, del cosiddetto “vettore meccanico”, l’ascensore con annesso sottopasso, che dovrebbe collegare Piazza Matteotti con l’area “a monte” della Stazione ferroviaria di Vietri, ci preme sottolineare che l’amministrazione ha strumentalmente ripreso un vecchio progetto di parcheggio d’interscambio curato e caldeggiato a suo tempo dall’arch. Ovidio Gagliardo, ma stravolgendone del tutto le finalità originarie. In altri termini, l’ascensore aveva come scopo precipuo quello di adibire l’area attigua alla stazione FFSS di Vietri a “parcheggio d’interscambio”, per renderla pienamente fruibile da parte degli utenti della linea circumsalernitana e della futura metropolitana regionale, sia per i flussi in uscita sia per quelli in ingresso. Al contrario per l’attuale amministrazione il vettore meccanico è il classico specchietto per le allodole, un argomento strumentale e pretestuoso, in quanto non hanno alcuna intenzione di realizzare un parcheggio “a monte” (a loro dire irrealizzabile e impraticabile). Il loro vero obiettivo è piuttosto quello di giustificare, agli occhi della cittadinanza, la realizzazione del parcheggio “a valle” della Stazione FF.SS., a pochi passi dal letto del fiume Bonea, che – a nostro dire invece – non può certo definirsi un “parcheggio d’interscambio” in senso stretto. Come già sostenuto in altra sede, è proprio la realizzazione del vettore meccanico a costituire l’elemento decisivo che nega in modo incontrovertibile la necessità del loro “sistema di parcheggi”, in quanto la disponibilità di 200-300 posti auto in prossimità della Stazione FF.SS. – di cui ha parlato anche il progettista arch. Spirito – risolverebbe alla radice il problema parcheggi e definirebbe un nuovo rapporto con il “vettore treno” che negli anni è sempre stato il modo consueto di giungere nel nostro Comune, considerate le deficienze della rete stradale e autostradale locale (Vietri manca ancora di una rampa di accesso autostradale in direzione Salerno, e la responsabilità di tale dolente mancanza pesa non poco sulla classe politica salernitana degli anni ’50-60). Pertanto non vale la pena avviare grossi progetti che hanno tanto il sapore del consueto consumo di suolo, in un’area – il Vallone del fiume Bonea – oltretutto soggetta a vincoli ambientali insormontabili essendo parte integrante di un territorio – la Costiera amalfitana – dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità” sin dal 1997. L’ascensore, per come è stato pensato e per come verrà realizzato, ovvero con criteri di ecosostenibilità, ci appare piuttosto un’ottima occasione per poter valorizzare opportunamente l’area adiacente la Stazione FF.SS. Auspichiamo, dunque, che l’amministrazione Benincasa trovi il coraggio di fare dietrofront per un diverso, equilibrato e pacifico, rapporto con il territorio.

    Vietri s/m 10.01.2015

    Comitato cittadino NO ai parcheggi multipiano

    Per informazioni:
    333.9185709 – alfonsogambardella3@libero.it
    340.1591176 – peschiavone60@hotmail.it

    1. NON E’ NECESSARIO COSTRUIRE ALTRI PARCHEGGI SE SI CAMBIA IL SISTEMA DI MOBILITA’.UNA MOBILITA’FINALMENTE EQUA E SOSTENIBILE!

  2. In questo Paese possono avvenire anche cento, mille alluvioni ed altre calamità naturali(e il Vajont, il caso del Po e la Versilia ne sono esempi eclatanti!) ma ci saranno sempre politici ed Amm.ri pubblici che non avranno imparato un cazzo.
    Si contano i feriti e si piangono i morti, ma passata la disgrazia tutto torna come prima …. come se nulla fosse accaduto.
    E così ogni anno intere popolazione ad ogni cambio di stagione vivono con il solito patema d’animo e lo Stato butta milioni di euro passando da emergenza in emergenza….. senza, però, alcuna certezza che qualcuno possa risarcire infornati e famiglie dei morti.E con le politiche emergenziali ritornano a galla gli stessi speculatori di prima per fare altri soldi sulla bonifiche e la ricostruzione. Ma, come al solito, nessuno paga per quelle disgrazie. A Salerno e Vietri per quanto riguarda gli straripamenti dei fiumi Fusandola e Bonera, una presa di coscienza ci fu e non si operò solo con la logica dell’emergenza, ma si pensò anche al futuro, recuperando le aree di drenaggio delle acque e rifacendo i corsi dei fiumi.Quelle morti si stamparono fortemente nella coscienza collettiva della gente. Dopo quasi cinquantanni da quei tragici eventi, amm.ri comunali e imprenditori edili ritornano alla carica per nuove speculazioni, quasi che quegli eventi non si fossero mai verificati.L’intrattabile, irresponsabile ed irremovibile Kim Sung di Palazzo di Città a Salerno ha fatto scuola e sulla sua scia un altro KimSung alò Comune di Vietri si preparare ad avallare un progetto di speculare edilizia proprio in mezzo a quell’area di drenaggio delle acque che nel ’54 il fiume si era ripreso. Io mi domando questi pp. di Amm.ri del cavolo o sono ignoranti della storia della loro città o fanno i finti tondi per cavalcare una falsa idea di turismo di massa per un luogo che invece dovrebbe puntare su un turismo selettivo e di qualità.Il farsi prendere dalla mania dei grandi parcheggi sperando di poter puntare su turismo generalizzato e di massa da parte di molti AA.PP. non giova agli interessi di una piccola città di mare come Vietri e mette a richio la vita stessa di questi cittadini. Ma il Kim Sung del Comune di Vietri avrà la sensibilità di capire tutto questa o si mostrerà con la stessa cocciutaggine del Kim Sung di Palazzo di Città di Salerno? Onofrio Infantile Sabto 22 novembre 2014

  3. Fermatevi . Avete dimenticato i 120 morti di Vietri dell’alluvione del ’54 .La massa d’acqua del Bonea mista a fango proveniente dalle montagne cancellò la bellezza del paese ingresso della Divina .

  4. Questo è davvero il Paese della bubbazza!

    Possono pure passare mille calamità naturali, si possono piangere pure mille morti.Ma passata la tempesta tutto torna come prima.

    Passata la paura si ricomincia a cementificare e senza alcuna cautela.

    Gli affari di speculatori e di cementificatori possano su tutto!

    E tutti i discorsi sulla salvaguardia della salute, della sicurezza della gente e dell’ambiente, della natura e del paesaggio vanno a farsi friggere.E’ questo un problema che non interessa solo il Sud/Italia ma l’intera penisola italiana.

    Ogni hanno arrivano alluvioni e si riprendono le loro aree di drenaggio, ma subito dopo se le riprende la cementificazione selvaggia.

    E così passiamo ogni anno di disgrazia in disgrazia ma non impariamo mai la lezione.

    E, poi,

    …. diciamo pure di essere un Paese civile!

    La verità è che dagli altri Paesi civili sappiamo prendere ad esempio solo le cose peggiori e le misure poliziesche per reprimere il dissenso – dato che questi signori che ci governano vogliono solo mani libere per loro e gli imprenditori speculatori e disonesti per poter continuare a fare senza intralcio alcuno – ma non le cose migliori.

    Eppure non mancano Paesi dove dalle calamità naturali hanno saputo trarre giuste lezioni ed affinato metodi e sistemi di precauzioni.

    D’altronde mentre in altri Paesi del Mondo chi inquina o procura altri danni all’ambiente e alla salute paga, in Italia, invece gli abboniamo il risarcimento danno e mandiamo in prescrizione le stesse normative vigenti che finora lo hanno consentito. Onofrio Infantile Giovedì, 20 novembre 2014

  5. DOBBIAMO ESSERE GRATI A CITTADINI ATTIVI COME ALFONSO E PEPPE SE CEMENTIFICAZIONI ORRIBILI COME QUESTA NON PASSINO INOSSERVATE O COME OPERAZIONI DI “NORMALE VALORIZZAZIONE” DI UN CONTESTO MERAVIGLIOSO CHE NON HA CERTO BISOGNO DI ALTRE “VALORIZZAZIONI” POICHE’ HA GIA’ SUBITO TROPPE MORTIFICAZIONI A CAUSA DI IRRESPONSABILI SCELTE DELLE AMMINISTRAZIONI DI TURNO. COME PER IL CRESCENT ,DICIAMO ANCORA NO ,NO E POI NO AL CEMENTO E ALL’ASFALTO CHE CI RUBANO IL PAESAGGIO CALPESTANDO PRINCIPI COSTITUZIONALMENTE SANCITI.VIETRI HA UNA STAZIONE FERROVIARIA ANTICA CARA AI VIAGGIATORI DEL GRAN TOUR PER IL SUO MERAVIGLIOSO PANORAMA .FINO ALLA STAZIONE DI PORTICI,RISALENTE AL 1839, E’ UN SUSSEGUIRSI DI SCORCI MARINI INCREDIBILI!USIAMO QUESTE LINEE INVECE DI ABBANDONARLE NEL DEGRADO !LA MEMORIA STORICA , L’IDENTITA’ E LA BELLEZZA DI QUESTI LUOGHI SONO LE UNICHE RISORSE PER UNA POLITICA DEL TURISMO ADEGUATA. E,CARI SINDACI, LASCIAMO IN PACE IL FIUME BONEA E TUTTI I FIUMI D’ITALIA!ERRARE E’ UMANO MA PERSEVERARE IN QUESTI CRIMINALI ERRORI COMPIUTI PER ACCONTENTARE PREVALENTEMENTE APPETITI PRIVATI NON E’ SOLTANTO DIABOLICO! E’ MAFIOSO!

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