Italia Nostra: “La mafia a Roma esiste da anni”

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Il Forum Salviamo il Paesaggio si unisce ad Italia Nostra Roma nell’esprimere gratitudine per il grande lavoro svolto dalla Procura della Capitale e dal suo capo, Giuseppe Pignatone, nonché dagli uomini delle Forze dell’Ordine impegnati nell’operazione “Terra di Mezzo”, che ha contribuito a far luce su un complesso sistema di potere che, secondo l’accusa, era riuscito a stringere la città in una vera morsa di malaffare politico-mafioso.

A tale proposito pubblichiamo integralmente il comunicato stampa ufficiale di Italia Nostra, associazione da sempre impegnata per la tutela del patrimonio storico e culturale del Paese.

Per le persone oneste di tante imprese economiche come per tanti semplici cittadini era evidente da tempo che esisteva e aumentava a Roma la presenza inquietante della mafia, presenza sempre negata dai Sindaci e dai Presidenti della Regione Lazio. Certo non si poteva pensare che fosse riuscita a ottenere una così diffusa e trasversale “partecipazione” nelle amministrazioni pubbliche della Capitale e nel mondo politico delle larghe intese.

Certamente, si spera, che molti degli indagati riescano a chiarire la loro posizione uscendo da quell’elenco, ma i testi delle intercettazioni dimostrano che vi è stata comunque un generale complicità politica che non è voluta intervenire lasciando questo compito alla Magistratura.

Italia Nostra Roma esprime il suo ringraziamento e pieno sostegno al coraggioso Procuratore Capo, Giuseppe Pignatone che, a soli due anni dal suo arrivo, ha squarciato le note “nebbie” della Procura e ha reso evidente che riportare la legalità nella Capitale è la vera priorità del Comune e della Regione.

Sono tanti i “buchi neri” di molte operazioni urbanistiche, finanziarie, immobiliari, commerciali che devono essere portati alla luce dando la possibilità anche ad associazioni e cittadini di potere visionare gli atti senza dovere sottostare a continui intralci burocratici che impediscono trasparenza e partecipazione.

6 commenti

  1. Non solo politici, ma anche i soliti noi.
    Per meglio comprendere i vari ” INTRECCI” ecco cosa ha pubblicato il giornale on-line “La valle dei templi”.
    A voi tutti una attenta e lucida riflessione fatta da un EX Presidente di un Circolo Legambiente.

    .• Friday, December 05, 2014
    LEGAMBIENTE SE CI SEI BATTI UN COLPO!
    4 dicembre 2014 | Filed under: In evidenza | Posted by: Redazione
    Come tutti sappiamo a Roma è stata scoperta una grande associazione mafiosa che con la commistione di burocrati e politici di destra e di sinistra, lucrava non solo nei settori criminali tradizionali ma anche sugli emigrati e sui rifugiati.
    Uno degli arrestati in carcere si chiama Luca Odevaine un potentissimo burocrate che, scopriamo oggi, si era cambiato il cognome perché in gioventù aveva subito una condanna a due anni per droga.
    Le accuse per Odevaine sono pesantissime. Associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati.
    Premesso che le indagini devono fare il loro corso e che ognuno è innocente fino alla conclusione del giudizio quanto emerge dalla richiesta di arresto è talmente osceno che nessuno può rimanere in silenzio e far finta di niente. Occupare come Odevaine posti di rilievo nella pubblica amministrazione per indirizzare flussi d’immigrati verso strutture mafiose e percepire per questo uno “stipendio” di 5000 euro in cambio del “servizio” è inqualificabile, non esiste un termine per definirne la gravità.
    La stampa e le televisioni ci dicono che Odevaine è un ex dirigente di Legambiente…non è proprio così, non è un ex ma un uomo di primo piano di Legambiente fino a ieri in piena attività.
    Questa differenza è sostanziale non solo per la correttezza dell’informazione ma anche per una questione di moralità, infatti:
    • Odevaine è il Presidente della Fondazione Immigra/azione i cui soci sono Legambiente e la cooperativa sociale Abitus, Il vicepresidente della fondazione è Francesco Ferrante già direttore generale dell’associazione .
    • Odevaine è uno dei cento promotori di Green Italia sodalizio politico vicinissimo a Legambiente.
    Mi chiedo anche, perché nessuno dice quale era nel passato il ruolo di Odenaive nell’associazione ambientalista. Ve lo dico Io, dal 2003 al 2008 era nel collegio dei Garanti a giudicare gli iscritti e gli altri dirigenti!
    Lo so bene perché porta la sua firma, una lettera del 2007 ove si respingevano le accuse di affarismo e eccessiva politicizzazione di Legambiente fatte con un ricorso ai Garanti dai 63 iscritti del circolo di Carovigno di cui ero Presidente.
    Per quella lettera tutto il Circolo si dimise per protesta come accaduto in seguito a tanti altri circoli in Italia. Ora che so chi mi ha giudicato sento un grande disagio.
    Tutti possono sbagliare e tutti possono incorrere in incidenti di percorso in ogni contesto anche in Legambiente ma quando accade le cose si affrontano o dando subito “solidarietà” o “dissociandosi” il silenzio assoluto come quello di Legambiente sulla vicenda è un atteggiamento non degno di una grande associazione ambientalista.
    Poiché cominciano a essere troppe le grosse inchieste giudiziarie che vedono coinvolti dirigenti nazionali di legambiente, come il caso “ Cerroni – Malagrotta” sulla gestione dei rifiuti a Roma o quello del Parco nazionale delle Cinque Terre, credo sarebbe opportuno che il presidente Cogliati Dezza rassegni le proprie dimissioni per consentire un momento di profonda riflessione.
    Elio Lanzillotti

    1. PENSO CHE ELIO ABBIA PROFONDAMENTE RAGIONE!LEGAMBIENTE HA SBAGLIATO TROPPE VOLTE PER NON FARSI UN PROFONDO ESAME DI COSCIENZA,RIFONDARSI SU BASI PIU’ GIUSTE E CORRETTE E SFATARE QUESTO MITO DELLA CMQ. GRANDE E BUONA E CORRETTA ASSOCIAZIONE!!!!!!
      IN BASILICATA , AD ES.,LEGAMBIENTE,TROPPO LEGATA AI POTERI POLITICI-AMMINISTRATIVI LOCALI, NON CI HA AIUTATI A DIFENDERCI DALLE AGGRESSIONI DEL PETROLIO E SI E’ SVEGLIATA SOLO ADESSO, QUANDO ORMAI LO SCEMPIO E’COMPIUTO…. FORSE SOLO PER SALVARE LA FACCIA!

  2. Grazie alla Magistratura, grazie a tutti coloro che si schierano pubblicamente a favore della legalità e contro ogni mafia. Non esiste democrazia senza legalità, ossigeno per una convivenza civile.

  3. Italia Nostra nazionale ha patrocinato il nostro ricorso al TAR contro la riapertura della discarica di Cupinoro (Bracciano/Cerveteri). Ci fa piacere che intervenga su questi temi, perchè il sindaco e il comune di Bracciano si sono costituiti in giudizio contro il ricorso di Italia Nostra. Da anni segnaliamo i buchi neri anche nel nostro territorio, ci auguriamo che la giustizia faccia luce.

  4. Sì, è vero che la commistione tra mala politica ed affari mafiosi sono sempre esistita, ma bisogna fare una seria riflessione sulla metamorfosi che hanno subito i Partiti politici e certi personaggi della politica che hanno riversato sulla P.A. i loro problemi finanziari, nonchè i loro interessi personali a scapito degli interessi della collettività, anche a seguito della riforma elettorale delle Autonomie locali dove Governatori reg.li e Sindaci ed Amm.ni ad Essi collegate nella maggior par parte dei casi hanno governato e governano indisturbati dato che l’opposizione è diventata addirittura inesistente.

    A mio avviso bisogna rivedere il premio di maggioranza che è troppo eccessivo, ridefinire forme di partecipazione democratica dal basso da parte delle Comunità e ragionar bene sulla riconferme a fine di ogni mandato.

    Un Sindaco (soprattutto se eletto con una maggioranza quasi assoluta!) se riconfermato per più di un mandato ha la possibilità con questo sistema elettorale in vigore e manovre coinvolgenti e corruttive di quel minimo di opposizione in Consiglio comunale anche di poter creare nel medio e lungo termine un sottopotere economico, finanziario e politico per sè, la sua famiglia e la sua coalizione di Governo difficile da scardinare.

    Per troppo tempo la politica ha ragionato in termine di concretezza amm.va e di possibilità del fare rafforzando in primo luogo gli esecutivi.

    Oggi il discorso va capovolto.

    Bisogna ricuperare sui contrappesi proprio per riconsentire alla Comunità una maggiore partecipazione alle scelte amm.ve e alla sua gestione e controllo della stessa.

    Oggi, dispiace dirlo, Governo naz.le, Regioni ed EE.LL. sono governati nella maggior parte dei casi da vere e proprie oligarchie che non rispondono più alla collettività, ma a ben altri interessi.

    Onofrio Infantile
    Lunedì, 8 dicembre 2014

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