Sos per l’antica Città di Penne (Pescara)

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L’antico borgo, un tempo capitale, fa i conti con l’ennesima scelta dell’Amministrazione. Piuttosto che recuperare la struttura della Scuola Mario Giardini, situata nel centro storico e con esigenze di adeguamento sismico comuni a tutti gli edifici costruiti prima del terremoto, si preferisce  la sua delocalizzazione in un’area verde periferica, per il momento di circa 3000 mq, a cui si aggiungerà successivamente ulteriore consumo di suolo per la strada, la palestra e i parcheggi finora non previsti .

(1) Area Carmine (ospedale e carcere), area Scuola madonna della libera, area Tribunale, area Carcere c/o  centrale elettrica, Palazzo Caracciolo, Terme acqua ventina
(1) Area Carmine (ospedale e carcere), area Scuola madonna della libera, area Tribunale, area Carcere c/o centrale elettrica, Palazzo Caracciolo, Terme acqua ventina

In un bellissimo paese, purtroppo già aggravato da tanti scempi (diversi edifici pubblici costruiti, ristrutturati e incompiuti in abbandono (1)) invece di intervenire sulle situazioni esistenti, per metterle in sicurezza ed utilizzarle, si decide di continuare a cementificare.

Questa volta si affida l’incarico ad una azienda privata, costruttrice e finanziatrice, che utilizzerà, attraverso un contratto di disponibilità, un suolo pubblico e in un’area a rischio (2). Questa scelta comporta una mancata attenzione verso:

  • la scuola, caratterizzata da diminuzione demografica, norme che ne prevedono aggregazioni, condivisione di strutture, mobilità personale, difficoltà dei mezzi di trasporto (tutti elementi meno difficili da gestire se le scuole sono vicine e quasi tutte sono nel centro storico);
  • l’antico borgo, che rischia di svuotarsi sempre di più;
  • il  paesaggio che va preservato;
  • l’ambiente per l’aumento del traffico che si creerà in una zona già congestionata e per la gestione dell’area che verrà liberata (3), che seguirà le sorti di un vociferato piano a forte impatto edilizio o la scelta di abbandono totale;
  • i bambini e i genitori per l’inesistenza di mezzi di trasporto, e, sicuramente all’inizio, anche di strutture di supporto (strada, parcheggi, palestra), ma anche soprattutto per l’impossibilità di intervenire a breve sull’adeguamento sismico dell’attuale scuola, previsto e stanziato fin dal 2011;
  • tutti i cittadini, per il forte aggravio di tasse che cadrà ancora più pesantemente su di loro (approssimativamente almeno all’inizio €200.000 all’anno per 25 anni piu’ circa 740.00 finora stanziati dalla Regione per adeguare la precedente scuola), con l’alto rischio di pagare comunque, anche se per qualche motivo l’impresa non riesce a completare l’opera (situazione molto frequente in questo paese). La  proprietà della scuola passerà al Comune solo al pagamento dell’ultima rata.

Siamo disponibili a farvi conoscere  i dettagli di  questa situazione organizzando incontri e visite guidate .

Aiutateci a salvare la nostra città.

Rita Rossi
Comitato Penne
ritarossi1@alice.it

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