Emilia Romagna: i tanti volti del consumo di suolo, un pericolo che continua ad avanzare

Legambiente Emilia Romagna presenta il dossier regionale sul suolo a rischio. Numeri mappe e casistiche specifiche: per l’associazione ambientalista la nuova legge regionale non tutela veramente dal consumo di suolo

Il comunicato stampa dello scorso 28 aprile parte dai numeri: Tra il 1975 ad oggi il territorio urbanizzato della regione è più che raddoppiato, con oltre 100.000 ettari di campagna “consumata” e una perdita di produzione agroalimentare sufficiente a sfamare oltre 2 milioni di persone. 

Ma non è finita: oltre 1200 ettari di campagna sono attualmente a rischio per diverse tipologie di consumo. Insediamenti terziari, ampliamento di imprese esistenti, centri commerciali e strutture turistiche che si vorrebbe realizzare in pieno Parco del Delta del Po. Tra gli esempi citati ci sono anche il polo logistico di Piacenza (che occuperebbe 1 milione di mq di suolo agricolo), i tanti progetti autostradali e il potenziamento dell’Aeroporto di Parma.

Un’avanzata a cui non sembra esserci, al momento, un argine efficace: la nuova legge urbanistica regionale,  sostengono,  non fa ben sperare: non tiene conto dello stato di fatto. La maggior parte degli esempi citati – anche con legge approvata – non sarebbe nemmeno contabilizzata nel computo del 3% di consumo di suolo massimo consentito!

L’Associazione aveva già affrontato il problema con le osservazioni al al Piano Regionale Integrato dei Trasporti  (link altro articolo). In quest’ultimo rapporto il collegamento viene ripreso segnalando che “le numerose opere di “compensazione” alle nuove autostrade, sono costituite quasi sempre da altre strade di servizio. Sempre più cemento e asfalto quindi.

Cosa servirebbe invece? Sono necessari “vincoli certi al consumo di nuovo suolo” e “un impegno dal basso per leggi che tutelino veramente la campagna”. Partendo dalla sensibilizzazione dei cittadini, a cui si rivolge un nuovo appello sull’importanza di firmare la petizione “Salva il suolo”, per chiedere una direttiva europea che ponga un freno allo sfruttamento del territorio.

Per approfondimenti: il Dossier integrale contenente con le principali aree minacciate dal cemento in Emilia-Romagna e la mappa interattiva.