Litorale Romano: la Commissione approverà il piano di gestione della riserva statale

A cura di Italia Nostra Litorale Romano.

Procederemo subito all’approvazione del Piano di Gestione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano”. Lo ha annunciato Oreste Rutigliano, presidente della Commissione di Riserva che ha poteri di orientamento e di veto sull’area protetta, durante il Convegno Paesaggi d’acqua del litorale, svoltosi a Passoscuro (Fiumicino) per iniziativa di Italia Nostra e della Scuola Erminio Carlini.
Sarà questo l’atto definitivo del lungo percorso del Piano, atteso da ben 23 anni. Annunciato anche il completamento della ciclopedonale sulla spiaggia della Dolce Vita a 60 anni dal film.

Il Convegno/seminario dedicato ai fiumi, ai laghi costieri, alle zone umide che garantiscono la biodiversità intorno alla capitale, è stato organizzato nell’ambito della VII Campagna Nazionale di Italia Nostra Paesaggi Sensibili.

All’appuntamento del 19 ottobre alla Scuola Erminio Carlini di Passoscuro hanno partecipato, accanto a Italia Nostra Litorale Romano e Dolcespiaggia, numerose altre associazioni impegnate nell’individuare, tutelare e valorizzare le eccellenze di questa grande Riserva Statale, la più estesa d’Italia.

Presenti fra gli altri FAI, Comitato Fuoripista, Biodistretto Etrusco Romano, Natura 2000, Salviamo il Paesaggio, L’Isola delle correnti, Coll’Arte, Coordinamento Ragazzi della Torre Perla.

Di seguito gli altri annunci importanti usciti dal Convegno.

CICLOPEDONALE E PONTICELLO DELLA DOLCE VITA

La consigliera comunale Paola Magionesi ha annunciato a nome dell’Amministrazione che il progetto per la passerella e il Ponte sul Rio Tre Denari, per collegare la ciclabile di Maccarese a Passoscuro, già approvato dalla Commissione di Riserva con prescrizioni, è stato finanziato e attende il parere del Genio Civile. Magionesi ritiene che questo attraversamento dotato di videosorveglianza (per il quale da oltre dieci anni si rinnova la mobilitazione di gruppi e di cittadini) dovrebbe essere pronto prima della prossima estate. Nel 1959, 60 anni fa, Federico Fellini girava, proprio in questo magico luogo, la scena finale del suo capolavoro, “La Dolce Vita”, uscito poi l’anno successivo.
Da parte loro, Italia Nostra Litorale Romano e Dolcespiaggia ringraziano il Comune di Fiumicino per la recente collocazione di una telecamera nei pressi delle Dune di Passoscuro.

PERCORSO CEDERNA

Il Coordinamento Ragazzi della Torre Perla (gruppo di giovani e bambini che con i propri genitori lavora per tutelare e valorizzare la località di Palidoro) ha presentato una proposta di percorso di intermodalità tra la stazione ferroviaria e Marina di San Nicola che favorirebbe la fruizione dell’area più settentrionale della Riserva del Litorale. Nella sua relazione, Romano Puglisi ha presentato le sue ricerche sugli itinerari ciclopedonali della zona, già raccontati nel libro “Roma e dintorni in bicicletta” (Ediciclo 2012), che in gran parte coincidono con la proposta del Percorso Cederna.

UN ALBERO PER ANTONIO CEDERNA NELLA GIORNATA DEI GIUSTI 2020

Ad Antonio Cederna, che fu tra i promotori di un Parco del Litorale sin dagli anni Ottanta del Novecento, sarà dedicato un albero da piantare presso la Scuola Erminio Carlini di Passoscuro nel mese di Marzo 2020, nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata dei Giusti promosse da GARIWO. Al progetto hanno già dato la loro adesione i figli del grande ambientalista, Camilla, Giuseppe e Giulio Cederna.
Per il Presidente della Commissione di Riserva Oreste Rutigliano “oggi tutto il territorio è sotto attacco”, e chi ha responsabilità istituzionale deve farsi carico innanzi tutto della necessità di salvaguardare le nostre ricchezze naturali e i beni storico-archeologici. Il Presidente ha peraltro stigmatizzato gli equivoci che si generano dalle sacrosante rivendicazioni connesse al risparmio energetico, che portano per esempio alle “praterie” di fotovoltaico o all’uso generalizzato di led a luce fredda. Ribadita la necessità che si arrivi a un vero e proprio Parco del Litorale, sul quale si possa operare in piena autonomia decisionale ed economica. Importantissimo il ruolo dell’agro e della campagna delle Bonifiche.

Mentre da un lato rimane il problema di garantire ovunque una agricoltura di qualità, preoccupa oggi il futuro dei terreni rimasti alla Regione Lazio (ex Pio Istituto Santo Spirito): con la scadenza dei contratti di affitto si ripropone l’annosa questione dei rinnovi e il rischio che si perda la continuità proprio per le realtà meglio gestite.

Presente per la Commissione anche il rappresentante della associazioni ambientaliste Matteo Signori. Nel suo intervento, il geografo Alessio Consoli (Università Roma 3), ha illustrato l’esplosione edilizia che intorno alla capitale ha trasformato completamente enormi aree. Una mappatura degli insediamenti realizzati tra il 1961 e il 2005 evidenzia come il consumo di suolo abbia riguardato in particolare proprio il litorale, tra Civitavecchia e Torre Astura. Si sono salvate solo le aree protette: la Tenuta presidenziale di Castel Porziano a sud, l’Oasi di Torre Flavia a nord, le zone militari chiuse però al pubblico, e –salvo riperimetrazioni e deroghe – i territori compresi nella Riserva del Litorale.
La fortissima pressione antropica, a volte illegittima, ha generato situazioni estreme come gli insediamenti di Passo della Sentinella alla Foce del Tevere. Si impone di conseguenza assoluto rigore nel fermare il consumo di suolo soprattutto a ridosso dei fiumi, delle aree umide sopravvissute e delle stesse aree protette.

Un tema che la giornata non ha voluto ignorare è la piaga dell’erosione marina, che di recente ha colpito soprattutto Fregene, e che ha a che fare con la cementificazione degli alvei dei fiumi e delle coste. Preoccupa, a questo riguardo, il progetto del Porto Commerciale a Fiumicino.

Luigi Plos, autore del libro “Luoghi segreti a due passi da Roma” (Yucanprint 2017), ha raccontato di una serie di ambiti spettacolari, dove l’acqua è protagonista: le cascate e i fossi del viterbese, un misterioso isolotto davanti a Furbara, la Caldara di Palidoro, affascinante ma quasi inaccessibile.

Il convegno vuole portare alla luce anche altri tesori misconosciuti, come lo Stagno (“Laghetto”) e la zona umida a Nord di Passoscuro, o la fantastica Spiaggia della Dolce Vita. La locandina del convegno riproduce un murale realizzato dall’Associazione l’Isola delle Correnti che ritrae proprioil Ponticello sul Rio Tre Denari.

Sul tema inquinamento delle acque è intervenuto il presidente di Italia Nostra Lazio Franco Medici, ingegnere chimico, docente all’Università Sapienza di Roma. Secondo i dati forniti da diverse fonti, tutte le foci del Litorale Romano, compresi spesso lunghi tratti adiacenti, sono non balneabili. Sarebbe necessario un monitoraggio più capillare da parte dell’ARPA Lazio, che registri la situazione dell’inquinamento su tutti i corsi d’acqua, in particolare alla foce. E’ necessario, inoltre, che si imponga un controllo rigoroso sulle cause dell’inquinamento e di conseguenza la repressione dell’illegalità.

Sull’emergenza idrica, il presidente del Fai Lazio Giuseppe Morganti ha illustrato la campagna “Salvalacqua” promossa dal Fondo per l’Ambiente Italiano. Iniziativa volta a far crescere nei cittadini la consapevolezza e il senso di responsabilità su questo tema. Anche il Fai ha avuto un ruolo importante per i paesaggi d’acqua del litorale romano. La prima raccolta firme (per l’interramento dei cavi aerei sulla foce del Tre Denari) risale all’edizione 2009 dei Luoghi del Cuore.

Loris Pietrelli (Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università Sapienza di Roma) ha riferito delle indagini condotte con Goletta Verde di Legambiente, che rivelano dati preoccupanti circa la diffusione di plastiche e microplastiche. Poco si parla del fatto che i frammenti di plastica presenti in superficie, vecchi anche di decenni, assorbono le sostanze nocive con cui vengono in contatto, e possono ospitare colonie di batteri. Viceversa, è stato appurato (anche da una recente indagine sul litorale a nord di Fiumicino) che la maggior parte delle plastiche in mare sono di natura termoplastica, dunque riciclabili. Fondamentale, secondo Pietrelli, diffondere la pratica della raccolta differenziata e del riciclo.