Sarà necessario azzerare il consumo di suolo: lo afferma Vilma Moronese, presidente della Commissione Ambiente al Senato

Questa mattina abbiamo diffuso una nota nella quale domandavamo (alla cittadinanza attiva ma soprattutto agli attori politici) “Dove è finita la legge per il contrasto al consumo di suolo?“.

Oggi pomeriggio abbiamo ricevuto un comunicato stampa nel quale – così vogliamo credere – è contenuta la risposta da parte della senatrice del Movimento 5 Stelle Vilma Moronese, che è anche presidente della Commissione Ambiente e dunque la sua dichiarazione (riportata fedelmente nel nostro titolo) riteniamo assuma un valore istituzionale e un preciso impegno a riavviare l’iter per l’approvazione del DDL a contrasto del consumo di suolo.

Ma non di “una tra le proposte di legge” presentate al Senato, quanto della nostra proposta di legge. Quella, cioè, “dormiente” da troppi mesi presentata dal nostro Forum Salviamo il Paesaggio. Che è l’unica che parla di “arresto del consumo di suolo”.

Attendiamo ora i passi necessari. Lo prendiamo come un impegno preciso e non più derogabile!

Qui il testo integrale del comunicato stampa.

Roma, 13 ott. – “In questi giorni le nostre commissioni hanno fatto un enorme lavoro per ampliare e sviluppare punti fondamentali per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) utilizzando le risorse a disposizione dell’Italia per un unico grande obiettivo: mettere al centro politiche attive per i cittadini e che tutelino i nostri territori”.

A dichiararlo è la senatrice M5S Vilma Moronese e presidente della Commissione Ambiente nel suo intervento in aula sulle linee programmatiche del Piano di Ripresa e Resilienza.
“Uno dei tre pilastri del Piano di Rilancio del Governo è rappresentato dalla transizione ecologica. Le immagini di questi giorni, i ponti spazzati via come se fossero di cartapesta, le città sommerse, i fiumi che straripano, sono istantanee che non cancelleremo facilmente dalla nostra memoria. Il compito della politica, è quello di lavorare per la cosa pubblica, per il bene di ogni cittadino e fare in modo che questi fenomeni avvengano sempre più raramente”.

“La commissione che presiedo ha dato delle priorità. Parte dei fondi dovranno essere destinati alla prevenzione del dissesto idrogeologico e rischio sismico, nonché sarà necessario azzerare il consumo di suolo.
Fondamentali – continua la presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama – sarà puntare sull’ economia circolare,stabilizzare i greenbonus, da quelli dedicati alla mobilità sostenibile sino al Superbonus 110% per l’efficientamento energetico degli edifici. Puntiamo affinchè venga inserito a pieno titolo il Piano Nazionale per la gestione dei rifiuti, al fine del raggiungimento degli obiettivi indicati nelle direttive europee tenendo ben fermo quanto previsto in fatto di gerarchia dei rifiuti limitando, fino a eliminare, il collocamento dei rifiuti in discarica o negli inceneritori. Così come c’è la necessità di affrontare con un approccio sistemico il problema connesso alla gestione del ciclo delle acque. Un lungo elenco quello fatto dalla commissione ambiente e che indica priorità non più derogabili”.

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza può e deve essere utilizzato per affrontare i problemi che la politica negli scorsi anni non ha voluto affrontare, girando troppo spesso la faccia dall’altra parte. Abbiamo tutti davanti un lavoro immenso da fare. Dobbiamo prepararci a rendere l’Italia un paese più forte, pronto ad affrontare anche nuove sfide che potrebbero arrivare anche dopo quella del Covid”, conclude Moronese.

3 commenti

  1. È il momento di farci sentire e fare pressione affinché la legge vada in porto.

  2. L’eroismo titanico dei furbi:in gran parte del territorio nazionale, nei piccoli centri prevalentemente,si assiste da tempo ad una diffusa richiesta di riduzione o eliminazione di edificabilità ai suoli di proprietà : non esite infatti domanda attuale e prospettiva futura di edificazione per molti suoli e se ne chiede una declassificazione al fine di rifurre gli oneri fiscali.
    Ricordiamolo. Gli stessi eroici amministratori che si riempiono la bocca di “consumo di suolo O ” hanno il coraggio di ridurre l’impatto delle infrastrutture,specie viarie, riducendone sezioni e investendo sul sistema del verde stradale,oramai scomparso (vedi codice della strada devastante)??

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